Amianto, il M5S: «Dal governo solo numeri»

Complessivamente, tra Terni, Narni e Foligno, sono state presentate 6.057 richieste di certificazione di esposizione, 4.665 accolte

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Il ministero del lavoro ha risposto all’interrogazione presentata dalla deputata Tiziana Ciprini (M5S), con la quale si chiedeva al governo di verificare la presenza di amianto fino ai tempi più recenti nei poli industriali di Terni, in particolare negli stabilimenti della ThyssenKrupp Ast, della Sgl Carbon e delle Officine Grandi Riparazioni di Foligno e, soprattutto, i motivi per cui sono stati concessi i benefici e le agevolazioni pensionistiche ai lavoratori della ThyssenKrupp e dei poli industriali ternani solo fino ai primi anni ’90, anziché fino al 2003, così come invece è stato riconosciuto per i poli industriali della ThyssenKrupp di Torino e dunque di sanare questa discriminazione di cui sono vittime i dipendenti umbri

ast amianto2La risposta «L’attività di verifica e di certificazione dell’esposizione ad amianto presso il sito siderurgico di Terni, svolta dalla sede territoriale dell’Inail  – ha detto la sottosegretaria Franca Biondelli – si è rivelata particolarmente impegnativa a causa della complessa articolazione dell’impianto, dell’evoluzione dei processi produttivi verificatisi nel corso dei decenni nonché della dinamica dell’assetto proprietario».

I numeri A tal riguardo, ha detto Biondelli, «l’Inail ha precisato che presso la sede di Terni sono pervenute, da parte dei dipendenti della ThyssenKrupp Acciai Speciali Terni e di cinque sue partecipate e/o controllate, 5.117 domande finalizzate al rilascio della certificazione di esposizione ad amianto. Le domande concluse con il rilascio di una dichiarazione di esposizione ad amianto di qualunque durata, anche inferiore ai dieci anni, sono state 4.329 pari all’84,6 per cento. Sono state, invece, definite negativamente, per mancanza dei presupposti previsti dalla legge, 788 domande pari al 15,4 per cento».

ast amianto1Le altre Per quanto riguarda «l’azienda Sgl Carbon di Narni sono state presentate 486 domande finalizzate al rilascio della certificazione di esposizione ad amianto, di cui 105 definite positivamente e 381 negativamente. Relativamente alla Ogr Foligno, le domande di riconoscimento dell’esposizione ad amianto sono state 454 di cui 231 definite positivamente e 223 negativamente».

«Tutto a posto» Relativamente alla presenza di amianto nello stabilimento Ast di Terni, ha spiegato la sottosegretaria, «l’Azienda sanitaria locale Umbria 2 ha riferito che da circa due anni l’amianto è stato completamente rimosso dai reparti produttivi mentre nel resto del sito sono tutt’ora in corso gli interventi di bonifica. Il Ministero dell’ambiente ha, inoltre, reso noto che lo stabilimento Ast è stato incluso nell’elenco dei siti di bonifica di interesse nazionale e il suo perimetro è stato definito con decreto del Ministero dell’ambiente. Inoltre nel periodo dal 1997 al 2006, sono stati effettuati circa 50 interventi di bonifica e le attività di caratterizzazione dei suoli, validate da ArpA Umbria, non hanno evidenziato nei campioni prelevati superamenti delle concentrazioni limite per il parametro amianto».

Tiziana Ciprini

Tiziana Ciprini

Ciprini La parlamentare del M5S dice di giudicare «la risposta del governo del tutto insoddisfacente ed evasiva. Il Governo si è limitato laconicamente a fornire alcuni dati sulle domande finalizzate al rilascio della certificazione di esposizione ad amianto, ma nulla ha detto sul riconoscimento dei conseguenti benefici che spetterebbero ai lavoratori per la suddetta esposizione fino all’ottobre del 2003. Il governo ha preferito ‘glissare’ alla nostra domanda e nulla ha detto su questa palese discriminazione. Insieme ai lavoratori umbri, sostenuti dall’associazione Osservatorio nazionale amianto, incalzeremo il Governo su questa inaccettabile ingiustizia. I diritti non possono essere oggetto di arbitrio da parte del potere politico e la messa in sicurezza dei luoghi di lavoro, la salute dei lavoratori con la doverosa assegnazione dei benefici contributivi a coloro che sono stati esposti all’amianto rappresentano gli obiettivi della battaglia politica per restituire verità e legalità ai cittadini».

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