Amianto: «In Umbria lavoratori penalizzati»

Audizione a Perugia, in seconda commissione del consiglio regionale e poi assemblea a Narni, anche con i lavoratori di Terni

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«Esposti all’amianto, licenziati e anche senza benefici previdenziali: i lavoratori delle fabbriche della ThyssenKrupp di Terni, della Sgl Carbon di Narni, delle Officine grandi riparazioni di Foligno e degli altri grandi siti umbri sono stati discriminati rispetto a quelli degli stessi gruppi industriali che svolgevano le stesse mansioni in altre zone d’Italia». La mobilitazione dell’Osservatorio nazionale amianto (Ona) prosegue per ottenere il prepensionamento dei lavoratori umbri attraverso il riconoscimento dei ‘benefici amianto’ fino al 2 ottobre 2003.

Ezio Bonanni

Ezio Bonanni

La «discriminazione» I ‘benefici amianto’, «riconosciuti dal governo per lavoratori esposti ad amianto in diversi siti industriali italiani, tra cui quelli della ThyssenKrupp di Torino, fino alla data del 2 ottobre 2003 – dice il presidente di Ona, l’avvocato Ezio Bonanni – non sono stati invece previsti per i lavoratori dei siti dell’Umbria, per i quali i benefici si fermano alla data del 31 dicembre 1992, nonostante l’amianto sia rimasto presente fino a tempi molto più recenti». A quella che l’Osservatorio nazionale amianto ritiene una «inaccettabile ingiustizia», sarà praticamente dedicata l’intera giornata di lunedì in Umbria.

Paolo Pennesi

Paolo Pennesi

In Regione In mattinata è prevista l’audizione, da parte della seconda commissione del consiglio regionale, del direttore dell’Ispettorato nazionale del lavoro, Paolo Pennesi e del presidente dell’Ona, Ezio Bonanni, che poi – dopo aver fatto il punto in una conferenza stampa – si sposterà al Comune di Narni dove, nel pomeriggio prenderà parte ad un’assemblea pubblica alla quale prenderanno parte anche Nicolò Francesconi, esperto in criminologia clinica e due rappresentanti del M5S: il senatore Stefano Lucidi e il capogruppo in consiglio regionale Andrea Liberati.

Diritti uguali per tutti «Il diritto ai benefici amianto non può essere una gentile concessione – dice Bonanni – frutto di una concezione del diritto come speciale concessione del feudatario. Invochiamo l’applicazione del principio di eguaglianza. La discriminazione di cui sono vittime i lavoratori umbri è inaccettabile e il beneficio amianto deve essere anche a loro riconosciuto fino al 2 ottobre 2003, tanto più tenendo conto che i lavoratori di identici siti in altre regioni hanno ottenuto il riconoscimento fino a quella data e quindi c’è stato un prepensionamento quasi completo di tutti i lavoratori dell’amianto».

Eros Brega

Eros Brega

L’audizione L’incontro fissato dalla commissione, presieduta da Eros Brega è «un primo passo importante da parte della Regione dell’Umbria per portare alla luce anni di silenzio. Il riconoscimento dei benefici contributivi per esposizione ad amianto porterebbe al prepensionamento di lavoratori che sono stati già esposti ad amianto per decenni e sono stati penalizzati dall’introduzione delle nuove norme della legge Fornero, e quindi rischiano di non poter mai godere della pensione, in quanto verranno falcidiati prima di raggiungere l’età pensionabile alla soglia dei 70 anni».

ast amianto6La politica In parlamento, spiega l’avvocato Bonanni, «i parlamentari Tiziana Ciprini, Filippo Gallinella, Davide Tripiedi, Silvia Chimenti, Claudio Cominardi, Matteo Dall’Osso e Roberta Lombardi, hanno interrogato i ministri del Lavoro e dello Sviluppo Economico, mentre in Regione Andrea Liberati e Maria Grazia Carbonari hanno dato voce istituzionale ai lavoratori e ai cittadini esposti e vittime dell’amianto e ai loro familiari. In qualità di consiglieri regionali, hanno infatti citato il recente ‘Studio Sentieri’, nel quale è contenuto un esplicito riferimento all’eccesso di mesoteliomi negli uomini a Terni (+164% rispetto alla norma, periodo 1996-2005). Intendiamo sapere se, anche dopo il 1992, parte delle maestranze siano state esposte a tale materiale, come è possibile sia accaduto, sulla base delle molteplici testimonianze conosciute al riguardo, anche di tipo documentale e fotografico».

IL PIANO DI BONIFICA DI USL2

L’auspicio La Regione Umbria vuole fare le cose sul serio? «Crediamo di sì – dice il presidente di Ona – e ci auguriamo che questo buon inizio da parte della Region sia il preludio di una effettiva ed efficace presa di coscienza per la definitiva messa al bando del minerale killer attraverso la bonificazione dei territori e dei siti lavorativi laddove l’amianto è ancora presente e sta mietendo, e purtroppo continuerà a mietere, centinaia se non migliaia di morti, in Umbria come nel resto d’Italia».

La Uilm La Rsu Uilm della ThyssenKrupp Ast «apprezzando l’iniziativa istituzionale, ritiene che tale argomento debba essere dibattuto con determinazione ed estrema celerità, visto che l’amianto è rimasto presente fino a tempi molto più recenti». E per questo chiede che venga equiparato il trattamento.

 

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