Anteprima speciale per ‘Popoli e religioni’

Il festival è in programma dal 12 al 20 novembre a Terni. Domenica 2 ottobre ad Assisi la presentazione del film ‘Il sogno di Francesco’ con Elio Germano

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di Fra.Tor.

Sarà ‘Babele’ il tema dell’edizione 2016 del festival ‘Popoli e religioni’, declinato nelle sue accezioni più varie: plurilinguismo, difficoltà di comunicazione, sfida tecnologica, aspirazione umana all’elevarsi oltre la propria condizione, ricerca di Dio. Il festival è organizzato dall’Istituto di studi teologici e storico sociali di Terni (Istess), diretto da Stefania Parisi, con il sostegno della fondazione Carit e la Regione Umbria, la collaborazione del Miur, dell’Ufficio scolastico regionale e dell’associazione ‘Mirabil Eco’, il patrocinio del Comune di Terni, del Pontificio consiglio della cultura e della Chiesa Valdese.

‘Babele’ Il titolo della 12sima edizione di ‘Popoli e religioni’, che si colloca quest’anno dentro il grande Giubileo della Misericordia, «nasce, come ogni anno, dalla riflessione sulle caratteristiche dominanti del nostro ‘oggi’, caratteristiche che coinvolgono tutti, da oriente a occidente, credenti delle diverse fedi e non credenti», ha spiegato Stefania Parisi. «Babele, anzitutto, evoca il imito biblico secondo cui l’umanità, quando ancora parlava una sola lingua, si accordò per costruire una città e una torre la cui cima toccasse il cielo e, così sicura, potesse l’umanità non essere dispersa sulla terra. Ma Dio sconvolse quel progetto che nasceva dalla superbia degli uomini che ritenevano di costruirsi una felicità senza la relazione con il Dio creatore e senza riconoscere il proprio limite creaturale. L’umanità, cioè, secondo il mito biblico, presunse di sé e quell’eccesso fu il peccato. Il peccato è sempre un eccesso, un porsi fuori e oltre la propria verità esistenziale, un presumere di se».

L’INTERVISTA A STEFANIA PARISI E AL VESCOVO PIEMONTESE – IL VIDEO

Duplice accezione Nel film festival si intende interpretare il mito di Babele «proprio nella duplice accezione – è intervenuto il vescovo Giuseppe Piemontese -, l’una negativa di confusione, caos e incomunicabilità, e l’altra positiva di ricchezza delle diversità di popoli e culture. Il messaggio immediatamente diviene così metafora anche del nostro tempo, caratterizzato come non mai da confusioni esistenziali e conflittualità a tutti i livelli e da eccessi tecnologici che si configurano come sfide estreme alla pace e alla vita. La scienza, con i poteri conferiti oggi alle applicazioni tecniche, informatiche, biologiche, chimiche, militari, spaziali, pone interrogativi etici fondamentali, non solo per il senso del vivere, ma anche per la convivenza pacifica e la stessa sopravvivenza del pianeta».

L’anteprima del festival Il premio alla carriera, assegnato nelle precedenti edizioni a Krysztof Zanussi, Franco Battiato, Alessandro D’Alatri, Giuliano Montaldo, Liliana Cavani, Pupi Avati, Jerzy Stuhr, Renato Scarpa, Eugenio Barba, Dario Edoardo Viganò, Amos Gitai e Ascanio Celestini, «verrà assegnato quest’anno – ha anticipato Arnaldo Casali – a Elio Germano nel corso della serata dedicata all’anteprima del film ‘Il sogno di Francesco’, domenica 2 ottobre ad Assisi».

Focus francescano Quest’anno, dopo l’anteprima del 2 ottobre, il focus francescano all’interno del festival prevede, «oltre alla replica della proiezione di ‘Il sogno di Francesco’, anche un incontro con la più importante francescanista vivente, Chiara Frugoni, una degustazione incentrata sui mostaccioli, i dolci preferiti da Francesco d’Assisi, un focus sulla melodia ritrovata del ‘Cantico delle Creature’ e un documento esclusivo e inedito: la lettura del ‘Cantico delle Creature’ eseguita da Giorgio Albertazzi alla Cascata delle Marmore».

La serata inaugurale del festival – sabato 12 novembre -, «si aprirà con la proiezione al Cityplex di Temi del film ‘Babel’ di Alejandro Gonzalez Inarritu – ha detto ancora il direttore artistico – e vedrà la partecipazione del Cardinale Gualtiero Bassetti, presidente della Conferenza episcopale Umbra, e delle autorità istituzionali dell’Umbria. Sarà inoltre dedicata a ‘In arte Nino’, il film sulla giovinezza di Nino Manfredi diretto dal figlio Luca girato in gran parte nel temano, che ha contribuito a rilanciare il polo cinematografico dell’Umbria».

Altri appuntamenti Sono previsti, tra l’altro, «un focus dedicato alla Romania, una serata incentrata sulla lingua dei segni, la proiezione del classico del muto ‘Nosferatu’ con colonna sonora appositamente composta per l’occasione ed eseguita dal vivo, numerose anteprime assolute, incontri dedicati al rapporto tra islam e terrorismo, ma anche la proiezione del film ‘The Player’ del regista ternano Daniele Poli, autentico ‘spot’ di promozione delle bellezze dell’Umbria sta riscuotendo premi in tutto il mondo (Hollywood compresa) facendo conoscere talenti e bellezze del territorio. Il programma completo del festival – ha concluso Arnaldo Casali -, che proseguirà fino al 20 novembre, sarà comunque presentato i primi di novembre».

Il cinema Una delle novità di quest’anno riguarda la nascita della ‘Rete dei festival del cinema dell’Umbria’, costituita insieme al ‘Perugia social film festival’, il ‘Festival del cinema di Spello’, ‘Le vie del cinema di Narni’ e ‘L’Umbria film festival di Montone’ e la collaborazione con il festival ‘Religion today’ di Trento. «Continua l’impegno della Regione Umbria per rilanciare il tema del cinema. Il festival cinematografico ‘Popoli e religioni’ – ha spiegato il vicepresidente della giunta regionale Fabio Paparelli – rientra nell’ambito delle iniziative promosse dalla Regione e dalla Conferenza episcopale umbra per il Giubileo. Continuiamo a sostenere questo festival, nato per fare del cinema e dell’arte un veicolo di dialogo tra culture e religioni, integrazione delle comunità degli immigrati, promozione turistica del territorio e valorizzazione del polo cinematografico».

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