Antimafia: «Regione e associazioni partner»

Necessario un maggiore coinvolgimento di attori sociali ed istituzionali: si pensa alla nomina di una figura di coordinamento tra la regione e le associazioni.

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In prima linea contro le infiltrazioni mafiose. E’ questo l’obiettivo della Commissione d’inchiesta regionale, presieduta dal consigliere Leonelli, che è tornata a riunirsi venerdì mattina e che ha ascoltato i rappresentanti delle associazioni come Libera, Cittadinanzattiva, Legambiente e Mente Glocale che fanno parte dell’osservatorio regionale sulle infiltrazioni mafiose e l’illegalità.

Associazioni E proprio sul ruolo delle associazioni – l’Umbria è infatti l’unica regione in Italia con un osservatorio permanente costituito dalle realtà della società civile – e sul loro contributo alla commissione d’inchiesta che i consiglieri intendono puntare. Tra le altre priorità, l’analisi dei dati, audizioni con i soggetti presenti sul territorio, il ripristino del sito internet istituzionale dove era contenuta e consultabile tutta l’attività della precedente commissione dopo la decisione della regione di costituirsi parte civile nel processo ‘Quarto passo’.

L’osservatorio Presenti, in audizione, Tonio Dell’Olio, Marusca Ceccarini e Flavia Fortunati di Libera, Alessandra Paciotto per Legambiente, Silvia Barontini e Ornella Ciani di Cittadinanzattiva. Per tutti «l’osservatorio è riuscito ad unire la commissione con la società civile. Quello sviluppato nel corso della precedente legislatura è stato un lavoro importante che si è sviluppato in maniera dinamica sull’acquisizione di informazioni rispetto ad infiltrazioni mafiose, riciclaggio e narcotraffico, ma anche ecomafie. È stato fatto un ottimo lavoro con le scuole. É importante monitorare con costanza i fenomeni criminosi ed i processi collegati, come pure informare i cittadini e mettere in campo strumenti adeguati per combattere le infiltrazioni».

Partecipazione attiva Per questo si rende necessario un maggiore coinvolgimento di attori sociali ed istituzionali, lavorare su formazione e informazione per accrescere la consapevolezza dei cittadini rispetto ai fenomeni malavitosi e la diffusione, attraverso i canali informativi, del lavoro sviluppato. «L’osservatorio ha permesso la partecipazione attiva dei cittadini attraverso le associazioni di volontariato, ma deve avere maggiore continuità operativa, dovrebbe essere prevista come struttura permanente, svincolata dalle scadenze proprie della commissione e sarebbe auspicabile una maggiore collaborazione con gli uffici». A tal proposito si pensa alla nomina di una figura di coordinamento tra la regione e le associazioni.

Il presidente Leonelli ha assicurato che le attività della commissione andranno avanti per tutto il mese d’agosto, senza alcuna pausa. «Quello che possiamo garantire è che non metteremo mai la testa sotto la sabbia e che intraprenderemo ogni percorso possibile per rimarcare la cultura della legalità. È nostra intenzione incontrare a breve i sindaci e le amministrazioni comunali per capire di quali strumenti hanno bisogno per agire meglio in questo ambito». A breve, dunque, nuovi incontri sul territorio e, secondo Claudio Ricci, sarebbe necessario attivare delle convenzioni per mettere insieme le informazioni degli enti locali con quelle delle forze dell’ordine, soprattutto rispetto ad autorizzazioni commerciali.

Cultura e legalità Sul tema della cultura e della sensibilizzazione è invece tornato a parlare il consigliere 5 stelle Andrea Liberati che ha sottolineato come «i magistrati siano soli senza la società civile. In Umbria spesso le voci diventano ‘sottovoci’ e a Terni stanno emergendo gravi situazioni legate alle ecomafie». Nella stessa Terni, ha ricordato anche Emanuele Fiorini, dove una parte del carcere è stata riservata a detenuti in regime di 41 bis e questo nel tessuto sociale della città si sente. «Dietro ad alcune attività commerciali si nascondono situazioni poco chiare – ha riferito il consigliere di Lega Nord – ben venga l’osservatorio, ma la classe politica deve essere attenta e pronta denunciare ogni situazione particolare».

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