Area di crisi, ministero incerto su Terni-Narni

Le indiscrezioni sono preoccupanti. Intanto Gianluca Rossi (PD) lancia l’allarme anche per la possibile modifica della cassa integrazione

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di M.T.

Il parere è di quelli definiti come ‘non richiesti’ e quindi è riservato ed è stato rimesso direttamente nelle mani del ministro. Ma pare proprio che ci sia e la notizia non è per niente buona.

Area di crisi Perché il parere che arriva dai vertici dirigenziali del ministero dello Sviluppo economico è tendenzialmente negativo rispetto al riconoscimento dello status di ‘Area di crisi complessa’ per l’area di Terni e Narni. Un provvedimento che, invece da più parti – regione compresa– veniva dato come acquisito. Mentre la Cgil aveva più volte l’allarme, ma il problema non è – per quanto gravissimo – l’unico con il quale ci si dovrà confrontare.

L’allarme «Le aree della ‘Antonio Merloni’ e quella di ‘Terni-Narni’ – dice infatti il senatore del Partito Democratico, Gianluca Rossi – variamente interessate dall’utilizzo della cassa integrazione, sono elementi cardinali per l’economia dell’Umbria: ho quindi chiesto al Ministro del Lavoro Poletti di mantenere inalterate le prerogative d’accesso alla cassa integrazione, così come richiesto dalla giunta regionale dell’Umbria, senza che l’accordo firmato il 6 settembre scorso tra Ministero, Confindustria e sindacati incida negativamente sulla nostra Regione».

La ‘cassa’ Rossi annuncia di aver depositato un’interrogazione in cui si chiede conto delle possibili variazioni della Cassa integrazione: «L’interrogazione che ho presentato, sottoscritta anche dai senatori umbri Valeria Cardinali, Nadia Ginetti e Miguel Gotor – spiega Rossi – mette in evidenza la necessità di un’iniziativa volta a tutelare l’accordo di programma per la Antonio Merloni e non penalizzare l’area Terni – Narni, territorio tra l’altro in attesa del riconoscimento come ‘Area di crisi complessa’».

La paura Ma il fatto stesso che in quell’accordo le due aree umbre non fossero comprese, alimenta le paure su quella possibile decisione finale del ministero e relativa proprio al riconoscimento dello status di ‘Area di crisi’: se le indiscrezioni fossero confermate, per l’encomia regionale si tratterebbe di un autentico colpo basso. Peraltro a tradimento.

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