Arrestati a Stroncone: «No gogna mediatica»

Terni, dopo i sette dipendenti comunali arrestati, la capogruppo di minoranza esterna e parla, addirittura, di «giustizialismo»

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di Elisabetta Corbucci
Capogruppo di Stroncone Democratica

Gli avvenimenti di cui siamo venuti a conoscenza dalla stampa che hanno coinvolto il Comune di Stroncone, portandolo alla ribalta delle cronache nazionali, impongono la massima cautela per la loro gravità e per la percentuale di persone coinvolte. Riponiamo la massima fiducia nel lavoro della magistratura e dei Carabinieri e attendiamo il corso della giustizia.

Come gruppo consiliare di minoranza ci faremo promotori di una interrogazione al prossimo Consiglio Comunale per chiedere al Sindaco, da cui è partito l’esposto, di ripercorrere nel dettaglio il percorso che lo ha spinto a fare l’esposto/denuncia per verificare se prima di questo atto estremo, una volta venuto a conoscenza di comportamenti irregolari, siano stati messi in campo i dovuti provvedimenti disciplinari, volti anche a verificare l’esistenza e la correttezza dei controlli da parte delle figure competenti.

Chiederemo, inoltre, come il Comune pensa di affrontare sul piano organizzativo ed economico la grave emergenza che si verrà a creare per la mancanza improvvisa di tutto il personale addetto a servizi esterni. Vigileremo che l’eventuale affidamento a soggetti esterni dei servizi del Comune avvenga nel rispetto delle procedure.

Alcune riflessioni di natura politica ci sembrano però doverose fin da oggi.

Che accade ad una comunità così piccola quando l’Amministrazione abdica al proprio ruolo di gestore, controllore e garante dei servizi al cittadino rimettendolo completamente nelle mani della magistratura? Cosa è venuto a mancare nella costruzione del rapporto fra il Sindaco e la struttura tecnico/organizzativa che è stato uno dei cavalli di battaglia di questa Amministrazione in campagna elettorale? E’ l’inizio di una campagna moralizzatrice contro tutti i dipendenti comunali fannulloni o si è colpito qualcuno come deterrente per prevenire/curare comportamenti irregolari di altri? Siamo di fronte ad un evento che ha impatti e risvolti più incisivi sul piano sociale o su quello economico?

Qualora la gravità dei fatti emersa dalle indagini fosse confermata in sede di giudizio, occorre che tutti, passati i clamori che un evento come questo provoca in un territorio di provincia, ci fermiamo a riflettere: da un lato su cosa sia successo all’interno del tessuto sociale stronconese se un nutrito gruppo di suoi cittadini, dipendenti del Comune, non ha saputo onorare responsabilmente il privilegio di avere un lavoro e di essere al servizio della propria collettività; dall’altro, se un ben più nutrito gruppo di cittadini gli si accanisce contro usando la gogna mediatica dei social.

Stroncone ha bisogno di ricostruire una propria narrazione, una prospettiva ampia, una speranza, un futuro per le nuove generazioni. La ricerca di giustizia che si trasforma in giustizialismo disseta la disillusione e la rabbia di tanti cittadini verso la cosa pubblica ma se non ci assumiamo la responsabilità della costruzione di una solida coscienza civica non permetteremo alla nostra città di intraprendere un cammino di rinnovamento.

di Marco Torricelli
Direttore di umbriaOn

La presa di posizione di Elisabetta Corbucci, che ricordo si era candidata alla poltrona di sindaco alle ultime elezioni amministrative, contiene alcuni elementi che meritano una riflessione. Corbucci lascia intendere che nessuno (Stroncone ha meno di 5 mila abitanti e il Comune ha – aveva – circa 28 dipendenti) si fosse reso conto di niente. Ma i carabinieri in Comune c’erano andati: nessun consigliere comunale ne ha saputo nulla? Strano. Poi Corbucci, dopo l’annuncio di voler sapere dal sindaco se ha preso dei provvedimenti nei confronti dei sette dipendenti arrestati,  parla di ‘gogna mediatica’ e ‘giustizialismo’ dei quali – a suo modo di vedere – sarebbero vittime. Magari mi sbaglio, ma mi sa tanto di cerchiobottismo: se le accuse troveranno conferma, sapremo che i sette arrestati hanno, prima che il Comune, preso in giro gli abitanti di Stroncone. Che pagando le tasse gli garantivano lo stipendio. Punto.

 

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