Assisi: «Adesso basta con consulenze d’oro»

Il sindaco accusa le precedenti amministrazioni e denuncia «spese che sottoporremo all’attenzione degli organi competenti. Chi ha sbagliato pagherà»

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La seconda seduta del nuovo consiglio comunale di Assisi ha regalato momenti di tensione. Il dibattito, praticamente assente nella prima fase, si è acceso quando si è affrontato il tema della ratifica di una variazione di bilancio con prelevamento dal fondo di riserva per l’affidamento di incarico ad un consulente esterno, voluto dalla giunta precedente, guidata dal sindaco facente funzione Antonio Lunghi. Il sindaco Proietti ha denunciato come «lo stesso consulente abbia percepito per affidamenti diretti, nelle amministrazioni Bartolini, Ricci e Lunghi, importi di oltre 65 mila euro all’anno, per un totale che sfiora i 400 mila solo negli ultimi sei anni, pur essendo l’organico comunale dotato di professionalità in grado di effettuare le medesime mansioni. Denunciamo con forza le enormi spese per consulenze esterne senza gara effettuate dalle passate amministrazioni – ha affermato Proietti – perché si tratta di soldi dei cittadini spesi con troppa leggerezza, accendiamo un faro su queste situazioni che con noi non si ripeteranno più, e se qualcuno ha colpe per questo pagherà».

Assisi hotel SubasioL’hotel Altra questione affrontata, quella della revoca della licenza alla società che ha gestito l’Hotel Subasio, dove, in risposta alle esternazioni del consigliere Lunghi, che ha dichiarato di non essere stato a conoscenza della questione nella sua interezza e dopo i dubbi espressi dal consigliere Bartolini, il sindaco Proietti ha ricordato con dovizia di particolari come, di fronte agli elementi fattuali e documentali in possesso del Comune di Assisi dai primi mesi 2015, non fosse possibile esitare ulteriormente: «Non capiamo ancora come il già facente funzione Lunghi e il suo predecessore non abbiano agito immediatamente, per scongiurare qualsiasi commistione con infiltrazioni della malavita organizzata sul territorio di Assisi, e questo è tanto più grave se si pensa che l’Hotel Subasio è un bene di diritto pubblico. Non ci possono essere esitazioni di fronte alla mafia: va combattuta senza se e senza ma, e noi in soli 30 giorni, in pieno accordo con la Prefettura e gli altri organi preposti, abbiamo dimostrato che per farlo servono solo coraggio e volontà».

Antonio Lunghi

Antonio Lunghi

La piscina Ad Antonio Lunghi che ha criticato lo spostamento di fondi da uno studio di fattibilità per una riqualificazione della piscina alla sistemazione vera e propria dello stadio degli Ulivi (spogliatoi, recinzione del complesso, accumulo dell’acqua) per renderlo completamente fruibile con inizio lavori a settembre, il sindaco Proietti ha risposto che, «per effetto delle scelte della precedente amministrazione, oggi la piscina versa in condizioni drammatiche. La vasca è stata rivestita con ingenti spese, ma inutilmente, visto che la struttura è del tutto impraticabile e pericolosa: per di più poiché il rivestimento si sta spaccando per il sole, è stato necessario riempire la piscina di acqua, pulirla e coprirla con un telo (con ulteriori spese) per evitare che diventi addirittura un pericolo, visto che il complesso è abbandonato e la recinzione è fatiscente. Queste sono spese che sottoporremo all’attenzione degli organi competenti in materia, perché non si può scherzare coi soldi dei cittadini né tanto meno prendere in giro gli elettori, anche in questo caso chi ha colpe pagherà».

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