Ati addio, nasce Auri per acqua e rifiuti

Perugia, via libera della giunta regionale all’Autorità umbra per la gestione dei rifiuti e del ciclo idrico

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Stretta finale della giunta regionale sulla costituzione dell’Autorità umbra per la gestione dei rifiuti e del ciclo idrico (Auri). Su proposta dell’assessore alle riforme Antonio Bartolini infatti, la giunta ha approvato una delibera che fissa termini molto precisi per la costituzione dell’Auri e la conseguente soppressione dei quattro Ati che fino ad oggi si sono occupati di queste materie.

Il decreto «Vogliamo stringere i tempi ed arrivare entro fine anno all’attuazione di una così importante riforma che fa parte dell’azione della giunta regionale verso politiche di razionalizzazione e di migliore funzionamento della pubblica amministrazione, con l’obiettivo di raggiungere risultati concreti a favore dei cittadini che sono gli utenti finali di servizi così delicati come i rifiuti e la gestione delle acque. La presidente della Regione, nei prossimi giorni, emanerà il decreto di istituzione – spiega Bartolini – e dal quel momento abbiamo previsto che scattino i novanta giorni complessivi per giungere alla piena operatività dell’autorità regionale» .

I tempi In particolare, dice l’assessore, «il consiglio delle autonomie locali avrà quindici giorni per convocare l’assemblea che, in caso di mancata convocazione entro questo termine, sarà convocata dal presidente della giunta regionale. L’assemblea dovrà insediarsi entro trenta giorni dall’emanazione del decreto presidenziale ed entro i successivi sessanta giorni dovrà procedere ad eleggere il consiglio direttivo, approvare lo statuto, il regolamento di organizzazione, la ricognizione dei rapporti giuridici attivi e passivi (che, nel frattempo, ciascun Ati ha definito con particolare riferimento alla disponibilità di risorse umane, strumentali e finanziarie a disposizione per lo svolgimento delle funzioni in materia di servizio idrico integrato e di gestione integrata dei rifiuti), nonché il primo bilancio di previsione».

L’iter Alla fine del percorso l’Auri diventerà l’unica forma associativa dei Comuni che opererà su tutto il territorio regionale per la regolazione del servizio idrico integrato e del servizio di gestione integrata dei rifiuti. Le funzioni invece che svolgeranno gli Ati in materia di politiche sociali e di turismo passeranno direttamente ai Comuni. «In particolare per accelerare le procedure per l’insediamento degli organi e delle attività dell’Auri – spiega l’assessore – abbiamo anche predisposto uno schema di statuto e di regolamento di organizzazione che forniremo, come base di riferimento, agli enti locali al fine di agevolare la loro adozione e approvazione da parte degli organi dell’Auri».

Lo schema di statuto, indica i contenuti delle regole di organizzazione e funzionamento dell’ente e prevede il numero dei componenti del consiglio direttivo. I Comuni dovranno tener conto, nell’elezione del consiglio direttivo, che due componenti siano i sindaci dei due comuni di maggiori dimensioni demografiche della regione; dovrà essere assicurata una rappresentanza dei Comuni con popolazione inferiore a cinquemila abitanti e delle diverse aree territoriali della regione, anche con riferimento ai Comuni in cui insistono i maggiori impianti di trattamento e smaltimento dei rifiuti ed infine una rappresentanza di Comuni per ciascuna provincia, non inferiore a un terzo dei componenti del consiglio direttivo stesso.

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