Canottaggio, Piediluco cresce grazie all’Ast

Terni, inaugurato a Piediluco alla presenza di Malagò lo spazio riqualificato accanto al ‘D’Aloja’: «Plus per la città». Scordo (Clt): «Coronato un sogno»

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di S.F.

Il pontile

Il pontile

Un edificio per spogliatoi e servizi igienici, una passerella di collegamento con l’area più rilevante del centro remiero federale ‘Paolo D’Aloja’, una struttura per il rimessaggio barche, illuminazione, pontile d’attracco, recinzione, ‘apertura’ sul lago, pulizia del fosso di Leonessa e la riqualificazione è servita. Il tutto, per poco meno di 100 mila euro, finanziati dall’Ast e – su tutti – tecnici e atleti della sezione canottaggio del Circolo Lavoratori Terni possono esultare: dopo anni di peripezie logistiche i giovani canottieri gialloblù hanno una sede ‘regolare’. Mercoledì mattina inaugurazione con massiccia presenza di istituzioni sportive e politiche: tra loro il presidente del Coni Giovanni Malagò. «Sono onesto, non capiì bene la cosa quando dissi ad Abbagnale di fissare una data per l’evento, ora è chiaro: questo è un grande plus per Terni e Piediluco». ‘Messaggio’ per il sindaco Di Girolamo – al seguito gli assessori Bucari e Giacchetti – per la prossima visita in zona: «Mi farebbe piacere venire per la posa della prima pietra del palazzetto dello sport». Autoinvito benaugurante.

LE PAROLE DI GIOVANNI MALAGÒ, MASSIMILIANO BURELLI, GIUSEPPE ABBAGNALE E GIOVANNI SCORDO

Il ponte pedonale di collegamento con il ‘D'Aloja’

Il ponte pedonale di collegamento con il ‘D’Aloja’

Una riqualificazione che ha visto iniziare il suo iter ad inizio anno, con i primi lavori avviati ad agosto: l’inaugurazione è arrivata dopo quattro mesi alla presenza – oltre a Malagò – dell’amministratore delegato dell’Ast Massimiliano Burelli (a Piediluco anche il direttore di stabilimento e di produzione, Massimo Calderini), del numero uno della Fic Giuseppe Abbagnale, del presidente del Coni regionale Domenico Ignozza – con lui il delegato provinciale Stefano Lupi – del presidente del Clt Giovanni Scordo, del vice prefetto vicario Andrea Gambassi, dei rappresentanti dell’amministrazione comunale e delle forze dell’ordine. Gioia per tutti, in primis però per tutti coloro che in quel lago coltivano i loro sogni di gloria: gli atleti, guidati dallo storico – e vincente – tecnico Fabio Poletti. Per loro una sede che consegna quella sorta di ‘normalità’ che finora mancava.

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Il rimessaggio canoe

Il rimessaggio canoe

Una realtà speciale Malagò è arrivato a Piediluco poco dopo le 11.30: ad accoglierlo all’ingresso i canottieri gialloblù, stretta di mano con tutti e giro tra spogliatoi e pontile per visionare i risultati del lavoro. «Penso che queste siano realtà – ha spiegato in riferimento alla frazione ternana – abbastanza speciali, uniche in un contesto di grande rispetto della natura: si mettono in condizione i giovani di fare sport, di organizzare scuole sport e di permettere alle società di fare promozione. In considerazione che qui c’è un centro remiero, un fiore all’occhiello di una federazione con storia formidabile». Per lui curiosità legate al punto di partenza e allo spazio di regata: a fare da ‘cicerone’ e dare spiegazioni ci ha pensato Abbagnale.

Il plus Malagò, dopo alla nuova sede Clt, commenta con un «tutto molto bene; so che c’è stato molto lavoro alle spalle tra autorizzazioni e permessi: siamo felici perché questo è il cuore dell’attività del canottaggio e da sempre c’è un memorial, il ‘D’Aloja’, che dà avvio alla stagione e che è intitolato ad un personaggio leggenda della disciplina. Credo che Terni e, Piediluco nello specifico, siano conosciuti anche per questo. Un plus per la città. Sono orgoglioso che ci sia qualcuno che abbia la sensibilità per investire nello sport, è tutt’altro che scontato».

Lo spogliatoio maschile

Lo spogliatoio maschile

Riposizionamento a Norcia Un pensiero anche per Norcia, duramente colpita dal sisma del 30 ottobre: «Ne abbiamo parlato a lungo con Ignozza – ha aggiunto Malagò – ed è indispensabile riposizionarci in quelle realtà attraverso delle iniziative ‘speciali’».

Il ‘finanziatore’ L’ad di Ast, Burelli, si gode il presente con un sguardo al futuro: «Questo centro remiero permetterà ai ragazzi e alle ragazze del canottaggio di avere una sede decorosa e ben struttura. Ad oggi poi stiamo valutando altre opportunità per avvicinare ancora di più l’azienda al territorio, garantendo ad un centro di eccellenza come il Clt un pool di servizi e strutture sempre più adeguate: Ast ha sempre – ha concluso – spinto per favorire la pratica sportiva».

Malagò accolto dai canottieri dal Clt

Malagò accolto dai canottieri dal Clt

Sviluppo e ‘D’Aloja’ A Piediluco non manca di certo il sostegno del numero uno della Fic, Abbagnale, da poco rieletto per il quadriennale olimpico che si concluderà nel 2020: «Già lo dissi quattro anni fa e lo ribadisco, a Piediluco c’è il centro remiero di preparazione olimpica ed è il contesto in cui ruota la nostra maggior attività: un luogo molto adatto alle nostre caratteristiche e non posso che essere felice visto che il lago si arricchisce di una società che opererà qui. Il Clt ha fatto bene e continuerà a farlo: non può che rinfoltire le speranze della federazione in merito allo sviluppo dei giovani per, magari, vestire la maglia azzurra. Quest’opera è bella, ma anche funzionale. Interventi per il centro remiero? Siamo già oltre le aspettative, si parte per un nuovo quadriennio e speriamo che, all’inizio di questo percorso, si possa arrivare ad una rapida conclusione. Soprattutto – ha terminato – in riferimento alle barriere architettoniche».

Il percorso di accesso al lago

Il percorso di accesso al lago

Sogno coronato Per Scordo un problema risolto: «La gioia dei ragazzi e delle ragazze del canottaggio ci ripaga di tante difficoltà ed ostacoli che siamo riusciti a superare. È il coronamento di un sogno, dopo più di dieci anni: il Clt ha finalmente una sede adeguata in confronto ai risultati ottenuti, in una sfida che era assolutamenta da vincere nello sviluppo di un percorso lungo e difficileIl prossimo anno il circolo compirà 90 anni, sempre trascorsi al servizio della comunità».

Conflitti alle spalle Di Girolamo ha voluto fare un excursus sui rapporti tra Ast e Terni per arrivare all’inaugurazione odierna: «Questo è un luogo di vita e di passione. Due anni e mezzo fa ci sono stati conflitti tra la città e l’azienda: lottammo tantissimo per trovare un punto d’incontro e, in questa occasione, possiamo dire che quella battaglia ha portato i suoi frutti. In molti si sono prodigati affinché tutto andasse a buon fine: una bella giornata, le prospettive per Piediluco ci sono».

Giovanni Malagò

Giovanni Malagò

Tiro alla fune e ricordi Prima del buffet di chiusura ‘lavori’, a Malagò sono stati consegnati gagliardetti – Ast, Clt – e due quadri di valenza storica da parte di Scordo e Burelli: rigorosamente in bianco e nero, rappresentanti una gara di tiro alla fune nel vecchio stadio di viale Brin e un ‘puzzle’ delle attività legate all’Ast nel 1942. Quindi la ripartenza per Roma preceduta – accompagnato da Abbagnale – ad una veloce visita al centro federale.

Il palazzetto Malagò vuole esserci quando, in concreto, il palasport inizierà a crescere. E Bucari, che ha assistito all’intera cerimonia, durante il buffet ricorda che «in tal senso siamo nelle tempistiche, nessun problema; mercoledì uscirà il bando». Sperando che non vada a finire – rinvii su rinvii – come per il camposcuola ‘Casagrande’.

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