Carsulae e la sua storia in una mostra a Terni

Le sale della fondazione Carit ospitano, dal 20 gennaio al 19 febbraio, l’allestimento ‘Carsulae 1951-2016. Dai grandi scavi di Umberto Ciotti alle ultime ricerche archeologiche’

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di Fra.Tor.

La storia della scoperta di un sito archeologico, quello della città romana di Carsulae, dal 1951 ad oggi, è racchiusa nella mostra ‘Carsulae 1951-2016. Dai grandi scavi di Umberto Ciotti alle ultime ricerche archeologiche’, allestita nelle sale della fondazione Carit di Terni dal 20 gennaio al 19 febbraio.

terni fondazione carit mostra carsulae 4Approfondire «Come Fondazione – ha sottolineato il presidente Luigi Carlini – crediamo molto negli scavi archeologici di Carsulae. Grazie all’associazione Astra Onlus, che ha una concessione di scavo, noi abbiamo proseguito nel nostro lavoro finanziandone nell’attività». La mostra, secondo il presidente, «è un’occasione per visionare i risultati di questa attività di scavo, confrontati da qualcosa che ci è stato concesso dal museo del Caos. Credo che Carsulae sia un patrimonio che va sviluppato e approfondito. E cosa c’è di scavare per approfondire? Un’attività che sosteniamo con forza perché potrebbe portare a qualcosa di importante a livello artistico e culturale, ma anche per lo sviluppo del territorio».

L’INTERVISTA AL PRESIDENTE LUIGI CARLINI – IL VIDEO

terni fondazione carit mostra carsulae 6Umberto Ciotti La riscoperta del sito «è iniziata in maniera sistematica a partire dal 1951, grazie all’iniziativa di Umberto Ciotti», ha raccontato Luana Cenciaioli, direttrice dei museo archeologici nazionali di Perugia e Orvieto. «Da quel momento si susseguirono una lunga serie di lavori di scavo, restauro e ricostruzione parziale di quelli che erano i monumenti principali, che si protrassero fino al 1972. Lì la città assunse la veste e l’aspetto che ancora oggi possiamo ammirare visitando il parco archeologico, divinamente immersa in una natura quasi incontaminata, in una cornice paesaggistica di rara bellezza».

terni fondazione carit mostra carsulae 3La prima sezione della mostra ha come oggetto una selezione di materiali provenienti dagli scavi di Umberto Ciotti, tra cui una serie di frammenti in avorio provenienti dal teatro di Carsulae, scoperti nel 1951 e originariamente appartenenti ad una cassa decorata o a una klyne, insieme a una lucerna in bronzo, due teste in marmo e altri oggetti di piccole dimensioni, conservati presso il Museo archeologico nazionale di Perugia. Arricchiscono l’esposizione due statue in marmo di epoca imperiale, in prestito dal Museo civico archeologico di Terni.

terni fondazione carit mostra carsulae 2Le indagini «Solo da pochi anni, grazie al sostegno economico della fondazione Carit e grazie all’impegno di un gruppo di archeologi e restauratori, dai quali è poi sorta l’associazione culturale Astra – ha spiegato inoltre Luana Cenciaioli -, sono riprese le ricerche e si sono riportate alla luce strutture e materiali di un settore completamente inesplorato della città, il ‘Quartiere nord-est’. Le indagini dirette dagli archeologi Luca Donnini e Massimiliano Gasperini, si sono svolte a partire dal 2012, dapprima sotto la direzione scientifica della Soprintendenza, poi in regime di concessione ministeriale rilasciata all’associazione Astra Onlus».

terni fondazione carit mostra carsulae 5I reperti Nella mostra si presentano tre reperti rinvenuti nel corso dei recenti scavi: un oscillum in forma di maschera teatrale in marmo, raffigurante una kore della ‘Commedia Nuova’, un pendaglio raffigurante Arpocrate e un castone di anello in corniola con incisa l’immagine di Minerva. Sono, inoltre, esposti numerosi frammenti di ceramica sigillata italica provenienti dallo scavo di un importante butto di materiali ceramici di epoca augustea ubicato nel saggio D e indagato nel corso del 2016. I frammenti recano il marchio di fabbrica impresso sul fondo o decorazioni realizzate a matrice lungo le pareti del vaso.

‘Carsulae 69 d.C. Back to life’ L’inaugurazione della mostra è stata, inoltre, occasione per presentare il video finanziato dalla Fondazione: ‘Carsulae 69 d.C. Back to life’; una ricostruzione storico-architettonica di come era Carsulae. «Il video – ha aggiunto Carlini – lo doneremo alle scuole e al sito archeologico di Carsulae. Potrà essere un video promozionale per i turisti con la speranza di tradurlo anche in lingua inglese, in modo da essere ancora più divulgativo».

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