Castello San Girolamo: altre 4 archiviazioni

Terni: escono dall’indagine Giampaolo Cianchetta, don Francesco De Santis e gli ex assessori Simona Bozza e Roberta Isidori

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Dopo ‘don’ Vincenzo Paglia, altre quattro persone escono definitivamente dall’indagine sulla compravendita del castello narnese di San Girolamo. Il gip del tribunale di Terni ha infatti archiviato, su richiesta dal pm Elisabetta Massini, la posizione di altre quattro persone inizialmente indagate. Si tratta del presidente dell’istituto diocesano per il sostentamento del clero, Giampaolo Cianchetta, l’ex vicario generale della diocesi di Terni, monsignor Francesco De Santis, e due ex assessori del comune di Narni: Simona Bozza e Roberta Isidori. L’avallo del giudice è arrivato lo scorso 9 dicembre.

Motivazioni Per Giampaolo Cianchetta il pubblico ministero afferma che «non c’è stata alcuna consapevolezza dell’illiceità delle condotte tenute, con lo stesso che si è trovato nell’impossibilità di opporsi alla prosecuzione della compravendita con le modalità che erano state ormai avviate da Galletti e Zappelli, avallate da Pasqualini e in un certo senso appoggiate dallo stesso Paglia che inconsapevolmente, ritenendo di poter comunque reperire i fondi necessari, consentiva a Galletti e Zappelli di proseguire la loro attività illecita».

Il vicario «Analoghe considerazioni – scrive la Massini – devono farsi per don Francesco De Santis che ha ribadito la sua aperta contrarietà all’operazione San Girolamo e che si è trovato a presiedere il consiglio di amministrazione dell’Istituto per il sostentamento del clero esclusivamente per un impegno improvviso del vescovo Paglia».

Gli assessori Quanto a Simona Bozza e Roberta Isidori, «il prosieguo delle indagini non ha fatto emergere alcun legame tra le due indagate e i veri ideatori e promotori degli illeciti contestati».

Il vescovo Padre Giuseppe Piemontese, «avuta notizia dell’archiviazione del procedimento nei confronti di monsignor Francesco De Santis, già provicario generale della Diocesi, e del dottor Giampaolo Cianchetta, presidente dell’Istituto diocesano per il sostentamento del clero, esprime la propria soddisfazione per la conclusione del procedimento che ha riconosciuto la loro estraneità dai fatti che erano stati contestati. Del resto la consapevolezza della buona fede e del retto operare di entrambi nella vicenda della compravendita del castello-convento di San Girolamo non è mai venuta meno, come pure è stata sempre viva la fiducia nella Magistratura. Resta in attesa che la verità possa finalmente venire alla luce per il buon nome della Diocesi e il risarcimento di quanto ingiustamente le è stato sottratto».

Il commento Gli avvocati Giuseppe Marazzita ed Ermanno Ventura, difensori di monsignor Francesco De Santis, sottolineano con soddisfazione il passo compiuto: «La positiva conclusione della vicenda ci rende pienamente soddisfatti- spiegano – anche per le modalità in cui è avvenuta, grazie all’operato del pm Elisabetta Massini che ha chiesto ed ottenuto dal gip l’archiviazione dell’indagine che riguardava il nostro assistito. In tal modo la procura e il tribunale di Terni hanno riconosciuto la completa estraneità di monsignor De Santis nella vicenda dell’acquisto del cosiddetto Castello di San Girolamo. Acquisto, peraltro, a cui il medesimo prelato è sempre stato contrario».

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