Consiglio regionale, Biancarelli fa ricorso

Perugia, l’esponente di ‘Umbria più uguale’ si rivolgerà al Consiglio di Stato

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La sentenza del Tar dell’Umbria, che ha estromesso dal consiglio regionale Giuseppe Biancarelli (Umbria più uguale) ed ha assegnato lo scranno a Carla Casciari (Pd) finirà davanti al Consiglio di Stato. Ad annunciarlo è lo stesso Biancarelli.

L’annuncio «Con il senso di responsabilità che da sempre mi contraddistingue, prendo atto, pur non condividendone il contenuto, della decisione del Tribunale amministrativo regionale dell”Umbria avverso la quale mi accingo a proporre appello davanti al Consiglio di Stato. Sono convinto che alla fine prevarrà la corretta interpretazione dello spirito della legge elettorale regionale che, come si evince anche dai lavori preparatori, intende favorire una rappresentanza politica plurale nell’attribuzione del premio di maggioranza alla coalizione vincente. Mi batterò – conclude – per l’affermazione di questa verità, soprattutto come impegno dovuto nei confronti degli oltre 9.000 elettori che hanno dato fiducia al progetto politico della lista ‘Umbria più uguale’, risultata importante per la vittoria della presidente Marini».

La curiosità Giuseppe Biancarelli, eugubino, a fine giugno aveva provocato scalpore quando, con un post su Facebook, aveva rivelato che dal 10 (giorno della proclamazione ad ‘eletto’) al 30 del mese gli erano stati accreditati «5.398 euro per le competenze di consigliere regionale. Provo un certo imbarazzo – aveva scritto – considerato anche che in questo periodo non si è lavorato molto. A breve proporrò qualcosa di diverso, a partire da me stesso e senza cercare di impoverire nessuno».

 

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