David Raggi: «Perché intitolargli la piazza»

Il comitato che si batte perche ciò avvenga spiega le proprie ragioni

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Riceviamo e volentieri pubblichiamo

del Comitato ‘David Raggi’

L’iniziativa di intitolare una piazza a David Raggi è nata da un gruppo di amici, non solo per ricordarne la memoria, ma per lasciare una testimonianza viva dei valori di cui David nella sua breve esistenza si è fatto portatore e che, all’indomani del tragico avvenimento, sono stati fatti propri da un’intera comunità che si è riconosciuta nelle parole di non violenza e integrazione della famiglia del ragazzo.

Testimonianze corali, unanimi e senza colore politico, che poco spazio hanno lasciato al rancore, all’odio e ai risentimenti.

Una comunità che ha ribadito con forza questi principi e questi valori davanti all’intera nazione, scrivendo così un momento della sua storia, la cui memoria vorrebbe essere oggi affidata all’intitolazione di una piazza a chi come David aveva fatto di quei valori i cardini della sua vita.

Il percorso il cambiamento della denominazione di piazza dell’Olmo viene portato avanti in maniera rigorosa, nel pieno rispetto delle regole, non da ‘rispolverare’ ma da applicare, in quanto normativa vigente.

L’ordinamento giuridico italiano, in materia di toponomastica, non conosce regole ‘ad capocchiam’, ma definisce presupposti e procedimenti ben precisi che è bene ricordare, per sgomberare il campo da qualsiasi inopportuna mistificazione.

Il Regolamento della toponomastica del Comune di Terni fissa regole e competenze per l’intitolazione di vie e piazze o per il cambiamento di precedenti denominazioni, definendo specificamente le competenze del sindaco, della giunta, del Prefetto e della Deputazione della storia patria dell’Umbria.

Il quadro normativo nazionale è invece descritto dalla legge 1188/1927 che prevede il requisito dei dieci anni dalla morte per l’intitolazione di nuove strade e piazze pubbliche, la variazione del nome di quelle già esistenti, nonché l’approvazione di targhe e monumenti commemorativi. La stessa legge, all’articolo 4, consente una deroga a favore di persone decedute da meno di dieci anni che si siano distinte per particolari benemerenze, affidando tale competenza al ministero dell’interno.

Con circolare numero 18 del 29 settembre 1992, il ministero dell’interno, a partire dal 1 gennaio 1993, ha delegato alle Prefetture tale potere di deroga e susseguente autorizzazione.

Il Comitato per l’intitolazione della piazza a David Raggi ha formalmente depositato presso il Comune di Terni la propria richiesta ai sensi dell’articolo 9 del Regolamento per la toponomastica, motivando anche sulla deroga al requisito dei dieci anni, in ragione della particolare benemerenza.

Probabilmente, una fredda sequenza di norme è meno avvincente della descrizione dei presunti scenari politici che farebbero da immaginifico sfondo a questa vicenda; è sicuramente più rigorosa di una narrazione che punta al dato emozionale, ignora i valori di civiltà in cui la collettività ha mostrato di riconoscersi e scade nella più retorica illazione pseudo politica.

Settemila firme (quando il regolamento per la toponomastica ne ritiene sufficienti 50) dimostrano che la coscienza civica di una città, la sua ‘storia popolare’ è fatta anche dei valori di cui David è stato espressione nella sua giovane vita e che oggi vorrebbero fossero testimoniati da una piazza.

Gli organi competenti nel procedimento, applicando la legge, esprimeranno la loro decisione sull’intitolazione della piazza a David.

Il Comitato ne prenderà atto, nella consapevolezza che il ricordo di David non si esaurisce nella presenza di una targa o altro simbolo.

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