Ferrovie in Umbria: «Più soldi in arrivo»

La Camera dei deputati approva un ordine del giorno del M5S che impegna il governo a sbloccare i fondi. Esultano i pendolari, che però chiedono di fare presto

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La Camera dei deputati, mercoledì pomeriggio, ha approvato un ordine del giorno – presentato dal M5S, primo firmatario il deputato Filippo Gallinella e co-firmato da Tiziana Ciprini – che punta al rilancio della rete ferroviaria dell’Umbria. L’atto impegna il governo Renzi a valutare «se destinare parte delle risorse previste nel disegno di legge di conversione del decreto numero 193 dell’ottobre scorso al potenziamento e alla messa in sicurezza della ex Fcu e al raddoppio della tratta Terni-Spoleto».

fcu treno busitalia84 (FILEminimizer)Gallinella Alla Camera, commenta Filippo Gallinella, «è prevalsa la ragionevolezza e non il pregiudizio su un ordine del giorno proposto dal M5S volto a far uscire l’Umbria dal suo isolamento infrastrutturale e a garantire ai cittadini umbri un trasporto ferroviario sicuro ed efficiente. Il disegno di conversione del decreto 193 del 2016, all’articolo 10 autorizza un finanziamento per investimenti nelle Ferrovie dello Stato. E’ prevista una spesa di 320 milioni per quest’anno e di 400 milioni nel 2018 quale contributo al contratto di programma di Rfi. Non solo. Tale contratto è stato già sottoposto al Cipe nella seduta del 10 agosto scorso, il cui esito non risulta ancora pubblicato in Gazzetta Ufficiale, nel corso della quale è stato previsto uno stanziamento di nuove risorse per un totale di 8,935 milioni di euro da destinare alla sicurezza, all’efficientamento anche tecnologico della rete ferroviaria e allo sviluppo delle infrastrutture. Qualunque sia la cifra finale che il governo indicherà si tratta di un tesoretto e una parte di questo tesoretto deve essere necessariamente investito nel sistema ferroviario umbro, carente nei collegamenti sia interni sia verso le altre regioni d’Italia, da nord a sud. Un sistema noto purtroppo per le pessime condizioni in cui versa la ex Fcu e per la presenza ancora oggi di tratte che si sviluppano su un solo binario, come la Terni-Spoleto. Ora, ci aspettiamo che il governo traduca presto quest’impegno in investimenti concreti».

Treni pendolari3I pendolari Gianluigi Giusti, portavoce dei comitati dei pendolari umbri, nell’esprimere «soddisfazione, ricorda che «sono anni che denunciamo le carezze infrastrutturali delle ferrovie in Umbria sia ex Fcu che FS. Sappiamo che riprenderanno i lavori di raddoppio sulla Campello-Spoleto, così come speriamo riprenda presto lo studio di fattibilità da parte di Rfi del raddoppio tra Terni e Spoleto. E questo documento di impegno per il Governo che è stato approvato alla Camera, crediamo e speriamo possa essere il volano che permetta all’Umbria di uscire da questa situazione di carenza. Ciò vale anche per la ex Fcu stanti i gravi disagi che giornalmente chi ne fruisce deve scontare. Chiediamo, ora, ai nostri politici; siano essi deputati, senatori, consiglieri regionali, come anche alla presidente della Regione; a fronte di questo documento di cercare di portare a buon fine il risultato».

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