Foligno, Comune e Vus: doppio premio ‘Attila’

Dopo Terni e Norcia, il presidente dell’associazione ambientalista Sauro Presenzini punta il dito contro il sindaco e l’azienda

Condividi questo articolo su

E’ il premio meno ambito dell’anno quello che il Wwf, ogni 365 giorni, consegna all’amministrazione che peggio si è distinta per le protezione dell’ambiente.

Vus e Mismetti Dopo Terni e Norcia, il presidente dell’associazione ambientalista Sauro Presenzini punta il dito contro il sindaco di Foligno Nando Mismetti e l’azienda Vus. Nessuna novità, tra il Wwf e l’amministrazione folignate negli ultrimi tempi non scorre buon sangue e la testimonianza più tangibile è la battaglia a colpi di comunicati stampa e osservazioni sulla vicenda del Biodigestore di Casone, per il quale la Regione ha già concesso il terreno ad Asja Italia Ambiente per installare l’impianto.

Criticità «Rifiuti da separare, da raccogliere, da trasportare, lavorare e conferire, il tutto con l’aiuto dei cittadini che in gran parte s’impegnano, percentuali di raccolta gridate e annunciate come eccezionali, quasi miracolistiche, peccato che alla fine di tutto ciò, la montagna partorisce il topolino…e il cittadino continua a pagare a piè di lista per un servizio che da anni ormai continua a non produrre quanto ci si aspetterebbe dai professionisti del rifiuto» scrive in una nota Presenzini. Tra le motivazioni di questo premio, che arriva a Foligno per la seconda volta, anche la richiesta di collaborazione del comune di Foligno alle associazioni ambientaliste, salvo poi vedersi chiudere la porta e rifiutare l’aiuto richiesto.

Tracciabilità rifiuti «Il Wwf comunque già ora evidenzia – scrive ancora Presenzini – come la prima e macroscopica falla nel ciclo della corretta gestione dei rifiuti, nasce dal fatto che a distanza di anni dalla prima collocazione dei cassonetti per la raccolta differenziata, ancora oggi non si è giunti alla copertura totale del servizio sull’intero territorio, con quartieri ancora scoperti come Sassovivo, Casabasse e alcune frazioni, con la conseguenza imbarazzante, di avere in ingresso a Casone, parte dei rifiuti conferiti in maniera differenziati, ed altri no». Un altro limite secondo Presenzini è anche una raccolta dei rifiuti «alla cieca, raccogliendo tutto quello che viene conferito, sia il buono che il cattivo conferimento. Senza essere dei tecnici, si capisce al volo, che la mancata attuazione della tracciabilità del rifiuto non consente né di individuare quei cittadini che hanno posto in essere dei comportamenti virtuosi, premiandoli ad esempio con la riduzione della tariffa, e né allo stesso tempo, è possibile individuare chi la raccolta la fa male o non la fa per nulla».

Buone pratiche I bidoncini tracciabili con un codice a barre, i sacchetti nominativi permetterebbero, se tracciati a campione all’atto della raccolta, di individuare il singolo nominativo e il numero dei conferimenti effettuati, la quantità e la qualità del rifiuto differenziato, ed è l’unico modo per aumentare la qualità, valutare la correttezza del conferimento e volendo, risalire e individuare con certezza il responsabile di ogni singolo smaltimento . Secondo il Wwf a Foligno mancano ancora molte cose, mentre altre potrebbero essere fatte a costo zero o a costi irrisori. Così, ad esempio, la collocazione in tutti i quartieri periferici di bidoni per la raccolta degli olii vegetali esausti di provenienza domestica, la collocazione, di preferenza presso centri commerciali, di macchine che schiacciano e triturano le bottiglie di plastica, l’emissione di un’ordinanza sindacale con la quale si obbliga tutti gli esercizi commerciali del territorio a dotarsi e usare buste per frutta e verdura e sacchetti per la spesa esclusivamente in materiale biodegradabile in Mater-bi di origine organica.

Mater-Bi «I residui di buste di nylon che ritroviamo nel compost – spiega ancora Presenzini – è uno dei componenti indesiderati, che lo qualificano come appetibile al mercato, o di scarsa qualità, condannandolo a tornare in discarica dopo la inutile, quanto costosa lavorazione, …come ancor oggi accade a Foligno. E’ per questo motivo che il Wwf di Perugia, per la seconda volta conferisce il premio Attila contro l’ambiente sia alla dirigenza della Vus che al sindaco di Foligno, per non aver posto dei correttivi alla raccolta dei rifiuti, a fronte di fatti noti e di semplice attuazione. Per non avere dimostrato concretamente, una sensibilità e una cultura ecologista, che non si può di certo chiedere a chi non ce l’ha e fa un altro mestiere».

Condividi questo articolo su
Condividi questo articolo su

Ultimi 30 articoli