Forza Italia, i giovani alla guerra contro Ast

Terni, attacco frontale – sulla legalità – contro la multinazionale, mentre il più esperto Nevi parla del Cromo e la cita solo di passaggio

Condividi questo articolo su

I giovani, sì sa, sono impulsivi. Ma quelli del Coordinamento provinciale di Terni di Forza Italia, stavolta rischiano di creare un ‘incidente diplomatico’ mica da ridere: «Molto spesso la strada che conduce verso l’inferno è lastricata di buone intenzioni. Un esempio calzante di tale massima – dicono i ragazzi di Forza Italia – possiamo riscontrarlo in questi giorni a Terni, tra l’altro lungo una delle arterie stradali più importanti della città: Viale Brin. Qui l’Ast ha pensato bene di far affiggere una moltitudine di manifesti inneggianti la legalità con tanto di esortazione ad uscire “Fuori dall’ombra, uniti contro la corruzione”. A prima vista un classico esempio di impresa etica. Tutto a posto, dunque? Fino ad un certo punto».

La corruzione Perché, dicono, «proviamo ad immedesimarci in colui che la per la prima volta giunge a Terni e che magari decide di stazionare davanti alla sede delle acciaierie. Leggendo il contenuto di tutti questi cartelli, minimo penserà che la città nella quale si trova sia vittima da anni di una corruzione imperante o che la stessa Ast abbia qualcosa da farsi perdonare da un punto di vista legale. Ma qualcosa di grande davvero. Insomma, questa campagna comunicativa non è un granché per la promozione dell’immagine cittadina. Con tutta onestà, se proprio si voleva condurre una battaglia di natura ‘civile’, ci saremmo aspettati ben altro dall’Ast: ad esempio un contributo realmente concreto per analizzare in maniera approfondita la situazione ambientale della città. In tal senso gli ultimi dati riguardanti i livelli di concentrazione del cromo esavalente sono molto decisamente preoccupanti. Ebbene, reputiamo che questo sia l’ambito sul quale l’Ast potrebbe, anzi dovrebbe, intervenire».

La stoccata Poi, però, i giovani di Forza Italia si infilano in una situazione che, questa sì, potrebbe provocare reazioni: «Un dubbio che speriamo – dicono – possa essere presto confutato: è sicuro che l’affissione selvaggia dei manifesti lungo viale Brin sia propriamente…legale? Ecco, altrimenti non vorremmo che per parlare dei grandi sistemi poi si perda di vista una delle virtù alla base di una impresa realmente etica: la coerenza». Ovvio che questa è una posizione dei giovani di Forza Italia: difficile ipotizzare, infatti, che la multinazionale possa averli messi senza permesso.

Il Cromo Uno più esperto e ‘navigato come il presidente del gruppo di Forza Italia in Regione, Raffaele Nevi, la prende molto più larga e, parlando della presenza di Cromo nell’aria e nell’acqua della ‘Conca’, nei confronti della multinazionale fa un riferimento molto blando, mentre ovviamente se la prende con chi governa città e Regione: «Mi pare che occorra, come dico ormai da anni, uno scatto da parte delle istituzioni che invece si caratterizzano, come al solito, per l’assoluta inerzia su un tema centrale per i cittadini. Già quando in Regione approvammo il piano della qualità dell’aria sollecitai, anche attraverso la presentazione di una proposta di ordine del giorno, la definizione di un piano straordinario e sperimentale proprio per la nostra città coinvolgendo tutte le istituzioni locali, la fondazione, i medici, fino ai ministeri dell’Ambiente e della Salute. Ad una timida apertura da parte della giunta regionale alla mia proposta nulla o molto poco ad oggi è stato fatto».

Le cose da fare Alla luce del nuovo studio Arpa, dice Nevi, «non si può più attendere ed è necessario che le istituzioni recepiscano le conclusioni dello studio e si mettano a lavorare insieme alle imprese, a cominciare da Tk-Ast, per affrontare le questioni andando anche ad approfondire le analisi fatte, fino ad oggi. Occorre immediatamente fare quello studio epidemiologico che i tecnici auspicano e che ritengono fondamentale. Annuncio che nei prossimi giorni presenterò una mozione in consiglio regionale affinché l’assemblea legislativa impegni la giunta regionale a prendere immediatamente in mano la regia su questo tema per definire, finalmente, delle azioni concrete. La popolazione ternana non può continuare a convivere con la paura e l’immobilismo, di chi come il Comune e la Provincia se ne infischiano di questo problema, forse anche per non alterare i buoni rapporti con le grandi imprese, a cominciare dall’acciaieria. A noi interessa la salute dei cittadini ed è abbondantemente passata l’ora di capire bene, definitivamente, scientificamente, come siamo messi e cosa fare per migliorare la qualità dell’aria che respiriamo quotidianamente».

Condividi questo articolo su
Condividi questo articolo su

Ultimi 30 articoli