Gesenu, il prefetto proroga i commissari

La conferma è arrivata solo martedì sera, ma sembrava l’unica strada obbligata da percorrere per evitare un nuovo caos nella gestione dei rifiuti.

La proroga Così martedì il prefetto di Perugia Raffaele Cannizzaro, ha disposto la proroga per altri sei mesi della gestione temporanea delle società Gesenu S.p.A. e Gest S.r.l. da parte dei commissari straordinari. Una proroga che, di fatto, fa rimanere sotto ‘tutela antimafia’ le due aziende fino al prossimo dicembre mentre Gesenu è stata costretta ad esternalizzare il servizio per continuare a gestire la raccolta con i privati dal momento che l’interdittiva prevede solo che rimangano in essere gli appalti con il pubblico.

I commissari Rimarranno, quindi, a capo della società Salvatore Santucci, già presidente di Gepafin, Mario Donato Pezzuto e l’avvocato dello Stato in pensione Antonio Mancini. Al momento sembrerebbe già scontato il ricorso al Consiglio di Stato mentre dalla prefettura fanno sapere che «il provvedimento si è reso necessario in quanto, nell’imminenza del termine odierno di originaria scadenza del commissariamento, il Comune di Perugia e le stazioni appaltanti interessate hanno rappresentato il permanere dell’interesse pubblico alla prosecuzione – sia pure per un periodo limitato nel rispetto dei principi di legge – dei contratti con le suddette società a garanzia della continuità di funzioni e servizi indifferibili, la cui interruzione, trattandosi di attività collegate all’igiene urbana ed alla raccolta e smaltimento dei rifiuti, andrebbe ad incidere gravemente su diritti fondamentali costituzionalmente garantiti». Analogo provvedimento di proroga è in corso di valutazione anche per la società Ecompianti S.r.l.

Il consigliere Scarponi E intanto dopo il botta e risposta Scarponi – Pd, il consigliere di Ncd torna sulla vicenda Gesenu. «Intanto mi stupisco che solo ora il PD che é il maggior partito di opposizione in consiglio comunale nonché il partito che ha amministrato per anni il nostro comune, si svegli solo dopo delle esternazioni fatte da un consigliere di maggioranza, senza muoversi per tempo – afferma Scarponi – É Pacifico che qualsiasi politico con un minimo di visione strategica il giorno in cui é arrivata l’interdittiva su Gesenu aveva il dovere di interrogarsi sul futuro dell’azienda, sapendo che di fatto la gestione dei servizi da parte di un azienda comommissariata é sicuramente svantaggiata rispetto a non esserlo». La vicenda Gesenu, non é una vicenda che nasce oggi, ma che ha una storia, un percorso, e cercare ora di strumentalizzare un problema dando colpe a amministrazioni appena insediate che si è trovata a gestire un emergenza è riduttivo e ripeto strumentale. D’altra parte è dovere ora di questa amministrazione come già a tempo pieno sta facendo sindaco e assessore competente, di gestire al meglio per il comune e per i dipendenti di Gesenu (perugini) questa emergenza.

 

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