«Giornale dell’Umbria punta di un iceberg»

Silvano Rometti (Socialisti riformisti): «Sostenere il sistema dell’informazione in Umbria per garantire la pluralità»

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Silvano Rometti
capogruppo dei Socialisti e riformisti in consiglio regionale

Sostenere il sistema dell’informazione in Umbria per garantire la pluralità e la sostenibilità economica, ma anche tutelare e valorizzare il ruolo, le condizioni lavorative e le professionalità dei giornalisti coinvolti nel sistema editoriale locale.

L’ho proposto, con una mozione dal titolo “Interventi relativi al mondo dell’informazione e dell’editoria in Umbria con particolare riguardo alla situazione del Giornale dell’Umbria”.

La chiusura del Giornale dell’Umbria è solo l’ultimo caso di una situazione che vede un comparto attanagliato da una crisi che, seppure di dimensioni nazionali, in Umbria ha colpito in maniera particolarmente forte e devastante. Tutto questo ha pesanti ripercussioni a livello occupazionale e nel panorama dell’informazione, con la possibilità di compromettere i valori irrinunciabili del pluralismo, della democrazia e della libertà.

Il Giornale dell’Umbria il 27 agosto del 2015 è stato ceduto alla società Gifer, dell’editore Giuseppe Incarnato. La vecchia proprietà, in particolare la società Financo, ha garantito per tre mesi un contratto pubblicitario che è servito per il pagamento degli stipendi dei dipendenti fino a novembre, mentre nel mese di dicembre gli stipendi sono stati pagati grazie al contributo pubblico all’editoria (circa 800 mila euro) e al momento risulta non pagata la mensilità di dicembre.

La nuova proprietà non ha mai presentato un piano editoriale (obbligatorio) e sono state effettuate scelte che hanno comportato un aumento dei costi ed un rapido depauperamento della redazione attraverso una significativa riduzione dei giornalisti.

A dicembre 2015 la situazione economico-finanziaria della testata giornalistica è precipitata, con un debito che ha toccato oltre un milione e 300 mila euro e che ha portato i giornalisti, a gennaio 2016, ad attuare un lungo sciopero, fino ad arrivare, lo scorso 14 gennaio, alla messa in liquidazione del Giornale dell’Umbria.

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