La terra trema ancora, loro non se ne curano

Nuove forti scosse, ma i vigili del fuoco continuano senza sosta a svolgere il loro prezioso ed insostituibile lavoro. Importante anche il contributo dell’Enpa

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Mentre la terra continua a tremare – e mentre si danno gli ultimi strazianti saluti alle vittime – i vigili del fuoco dell’Umbria continuano ad operare in Umbria e nelle altre zone colpite dal terremoto.

scossaLe scosse La giornata di domenica è stata caratterizzata da una serie di nuovi fenomeni tellurici – avvertiti distintamente anche a Terni e nelle zone limitrofe – che a Novcia hanno avuto intensità fino ad una magnitudo di 4.4, i vigili del fuoco hanno continuato a lavorare con speciali unità per la ricerca di vittime sotto macerie integrate da unità cinofile e da particolari strumenti (telecamere, termo camere, geofoni ed altro ancora) in grado di rilevare segni della presenza di persone.

vigili del fuoco terremotoLe zone Il personale delle unità cinofile si trova a Arquata del Tronto, quello esperto in tecniche Saf (speleo alpino fluviale) e la sezione operativa di colonna mobile composta da 10 unità e mezzi si trovano ancora a Cittareale (Rieti) dove stanno operando nella ricerca di persone. Le altre squadre operative che hanno operato sin da subito ad Arquata del Tronto, nella notte anno fatto rientro in sede dopo aver estratto alcune persone vive dalle macerie e, purtroppo anche diverse vittime.

vigili del fuoco terremoto1L’Umbria In provincia di Perugia l’attività di soccorso è stata richiesta e viene richiesta alla sala operativa del 115 per la presenza di lesioni con la conseguente necessità di verificare la possibilità di utilizzare o meno gli edifici interessati e quelli limitrofi, per il recupero dei generi di prima necessità (come farmaci o indumenti) all’interno delle abitazioni che erano state abbandonate dopo le scosse sismiche. In alcuni casi è stato necessario intervenire per mettere in sicurezza gli impianti del gas che presentavano perdite con conseguente rischio di esplosioni. Sin dal primo giorno operano in modo incessante oltre 100 unità richiamate in sevizio straordinario che si sommano alle normali squadre operative della sede centrale e dei vari distaccamenti della provincia di Terni e di Perugia.

vigili del fuoco terremoto2Norcia Anche con il concorso dei vigili del locale distaccamento volontario sono stati costituiti presidi nelle frazioni di San Pellegrino e Castelluccio, oltre che nei pressi di piazza Romana a Norcia Paese. Altre squadre operano a Preci, a Cascia ed a Monteleone di Spoleto. Sono oltre 30 i mezzi operativi dei vigili del fuoco presenti in zona.

vigili del fuoco terremoto3La prevenzione Altri interventi sono stati eseguiti ed alcuni sono ancora in corso sia nel comprensorio di Foligno sia in quello di Spoleto ove vengono segnalate lesioni ai fabbricati, distacchi di gronde e di intonaco. In particolare nelle zone di Castelluccio e di San Pellegrino di Norcia gli interventi per la rimozione di parti pericolanti (tegole, comignoli, gronde, intonaci) hanno consentito di ridurre in modo significativo l’entità della ‘zona rossa’ cioè quella zona non più accessibile alla popolazione che conseguentemente deve essere alloggiata in altre strutture
Enpa terremotoL’Enpa All’attività dei vigili del fuoco si affianca anche un’altra opera importante, quella del personale dell’Enpa, l’Ente nazionale per la protezione degli animali. Cristiano Romiti, il coordinatore provinciale di Terni, che con Elisa Carletti, Roberta Carnassale e Ilaria Bassetti ha subitro raggiunto le zone colpite dal sisma, racconta che «anche la salute degli animali, sia domestici che di allevamento, deve essere salvaguardata in queste drammatiche evenienze e noi cerchiamo di fare del nostro meglio».

I soccorsi Cure costanti «sono rivolte anche ai cani dei soccorritori, per le ferite riportate alle zampe a causa del contiunuo scavare tra le macertie. Li abbiamo anche rifocillati con acqua e cibo, mentre stiamo mettendo in sicurezza degli allevamenti, i cui animali non potevano essere alimentati in quanto i titolari non potevano ricevere i rifornimenti di cibo necessari. Stiamo anche provvedendo allo spostamento di tre colonie feline, per allontanarle dalle abitazioni e metterle al riparo da possibili nuovi crolli».

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