Legambiente: «Umbria amica degli animali»

Dal quadro offerto da ‘Animali in città’ emerge che Terni e Perugia collezionano giudizi positivi, sia in termini di servizi che di spese

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«Il randagismo rimane un fenomeno grave, in alcune regioni decisamente persistente e l’anagrafe canina viene utilizzata solo dai più responsabili». Un quadro non propriamente luminoso, quello offerto da ‘Animali in città’ di Legambiente, il quinto rapporto che raccoglie ed elabora i dati forniti dalle amministrazioni comunali capoluogo di Provincia e dalle Aziende sanitarie locali rispetto alle politiche relative agli animali d’affezione e, in generale, per la migliore convivenza in città con animali padronali e selvatici. L’Umbria, però, si inserisce tra quelle che hanno ottenuto un giudizio positivo.

Terni al top La maggior parte dei Comuni e delle Aziende sanitarie dovrebbe mettersi nelle condizioni di dare buone risposte alle esigenze dei cittadini e dei loro amici ‘pelosi’. Ancora oggi, per, secondo l’indagine di Legambiente, tra le amministrazioni comunali raggiungono una performance sufficiente – almeno 30 punti su 100 – 35 città sulle 91 che hanno risposto al questionario. Solo due città superano i 50 punti, ossia Terni e Modena. Tra le Aziende sanitarie, invece, raggiungono performance sufficienti – almeno 30 punti su 100 – 35 Aziende su 73. Solo 12 raggiungono una performance buona – 40 su 100 – tra queste c’è la Usl Umbria 1.

Regolamenti e costi Rispetto al quadro dei regolamenti comunali relativi agli animali, risultano superare il 50% del punteggio massimo totalizzabile, 22 città tra cui Terni. Rispetto, invece, all’organizzazione delle strutture e dei servizi offerti, 12 città superano il 50% tra cui Terni e Perugia. Infine, rispetto alle attività di controllo e alla sua organizzazione ed efficacia, risultano 5 città, tra cui Terni. Anche per quanto riguarda i costi sostenuti, tra le 5 amministrazioni comunali che dichiarano di investire di più, c’è anche Terni.

Anagrafe canina Dall’indagine emerge anche che il 73,62% dei Comuni dichiara di conoscere il numero complessivo dei cani iscritti all’anagrafe canina del proprio territorio. Terni e Perugia risultano tra i Comuni in positivo, rispettivamente con un cane ogni 3,5 cittadini e uno ogni 5. Infine, l’84,9% delle Aziende sanitarie dichiara di conoscere il numero complessivo dei cani iscritti all’anagrafe canina. La Usl Umbria 1 e 2 sono tra quelle in positivo, rispettivamente con un cane ogni 4 cittadini e uno ogni 2,59.

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