Leonardo alla Cascata, Terni recupera terreno

Dalla Regione si chiarisce che «il programma della giornata in cui si darà l’annuncio ufficiale è ancora in fase di preparazione. Basta con polemiche da paese»

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di M.T.

«Polemica da paese», così – a livelli istituzionali decisamente alti – viene definito il malumore che accompagnava la preparazione dell’evento del 12 dicembre prossimo, quando verrà ufficializzato quello che umbriaOn ha anticipato il 25 novembre scorso: il famoso ‘Paesaggio con fiume’ di Leonardo Vinci in realtà ritrae la Cascata delle Marmore di Terni. Probabile.

La Cascata delle Marmore vista da Leonardo da Vinci

La Cascata delle Marmore vista da Leonardo da Vinci

Il programma Il problema sia era posto, in verità, quando Laura Pernazza, sindaco di Amelia, aveva detto che «a gestire l’evento sarà il Commissario alle belle arti e ai musei del Comune di Amelia, Vittorio Sgarbi. A deciderlo è stata la Regione dell’Umbria dopo un confronto, sereno e costruttivo, che c’è stato con la presidente Marini, con il vice presidente Paparelli e con il sindaco di Terni, Di Girolamo». E proprio la ‘gestione’ aveva fatto sorgere qualche perplessità.

Sgarbi Perché a Vittorio Sgarbi – sul quale la Regione punta forte, sotto tutti i punti di vista, per rilanciare la propria immagine – aveva pensato di mettere Amelia, in onore del ruolo che vi svolge, al centro della giornata di lunedì prossimo, con annuncio al Teatro, alla presenza di personalità varie e poi trasferimento a Marmore, per una doppia vista: prima dal basso, cioè dall’attuale Villa Graziani, lungo la strada Valnerina; poi dall’alto, con un’escursione sui sentieri che portano al punto dal quale Leonardo da Vinci avrebbe immortalato la Cascata delle Marmore.

Terni «Siete fuori strada, il programma è ancora in fase di preparazione – dicono dalla Regione – e vedrete che Terni avrà il suo giusto ruolo», anche perché la Fondazione Carit, che ha percepito in fretta quale potesse essere la ricaduta d’immagine che il ‘paese’ della polemica di cui sopra – cioè Terni, in questo caso – avrebbe potuto e dovuto avere, si è mossa con decisione. E il programma «è ancora in fase di preparazione». Bene.

Comune tace Da palazzo Spada – peraltro impegnato con altri problemucci – non esce nessun tipo di presa di posizione, a conferma che si è preferito il ‘basso profilo’: si tace e si lascia fare alla Regione, che ha evidentemente offerto solide garanzie.

 

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