Terni, mense a scuola: tregua con i genitori

I due comitati ricevuti in commissione: «Buona l’apertura del Comune sul tavolo di concertazione. Ora passi concreti»

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Le rappresentanti del

Le rappresentanti del comitato commissari mense

di S.F.

Il proposito era battagliero: il ‘Comitato commissari mense’, uno dei due gruppi di genitori – l’altro è il CoSec – che spinge per la conservazione del servizo di preparazione dei pasti all’interno delle scuole ternane, aveva fatto sapere che dall’audizione, in programma nel pomeriggio di giovedì a palazzo Spada, voleva uscire conoscendo la data in cui «verrà insediato il tavolo di lavoro come indicato dal consiglio e promessoci dal sindaco».

L’audizione Se dalla seconda Commissione, avevano detto «non verrà indicata, inviteremo tutti i genitori, le associazioni dei consumatori, i Servizi educativi comunali e con loro il CoSec, e la cittadinanza tutta a scendere in piazza uniti per difendere i diritti dei nostri bambini». Atto sventato, per ora. Dopo la riunione alla quale era presente anche l’assessore al bilancio Vittorio Piacenti D’Ubaldi, invocato a gran voce dal CoSec per l’illustrazione dei dati, e che si conclusa con la promessa che entro la settimana prossima il ‘tavolo’ sarà attivato.

Stefano Romani e Chiara Dottori del CoSec

Stefano Romani e Chiara Dottori del CoSec

L’apertura Per, Chiara Dottori, Stefano Romani e Rodolfo Graziani, del Cosec, un primo passo è stato realizzato: «Apprezziamo l’operazione dell’amministrazione, ora valuteremo se poi dal tavolo di lavoro emergeranno elementi a favore della nostra tesi: dobbiamo capire le proposte ed i costi del Comune, e ciò che pensano di risparmiare. Ormai siamo dentro e vigileremo su ciò che avverrà in merito alla refezione scolastica. Inizialmente – spiega la Dottori – sembrava che nel processo di sviluppo del bando tutto fosse nelle loro mani, senza interloquire con nessuno: ora la situazione è cambiata. Noi rimaniamo convinti sull’idea che non si possa passare da 36 cucine ad una unica».

Bando e tavolo di concertazione Step positivo, ma la strada è lunga: «Dalla settimana prossima – aggiunge la Dottori – siamo convocati e si inizierà a lavorare produttivamente nel merito della questione con numeri, dati e proposte: per il momento, però, D’Ubaldi ce ne ha forniti alcuni, ma ne chiediamo altri che sono utili alla discussione. L’assessore ci ha esposto verbalmente le sue considerazioni: in definitiva ci sono ancora molte cose da acquisire. Noi non ci fermiamo qui, lavoreremo seriamente all’interno del tavolo di concertazione e vogliamo partecipare fisicamente alla stesura del bando, non solo sulle linee guida. Per ora va bene così, giovedì è iniziato qualcosa e vedremo cosa succederà da ora: saremo ‘garanti’ sull’operato dell’amministrazione».

commissione cosec mense24 comitatoSulla stessa lunghezza d’onda Marta Frittella, rappresentante – con lei Patrizia Marinelli, Cristina Feliziani e Roberta Brilli – del Comitato commissari mense: «Da quel punto – spiega sull’apertura in merito al tavolo di concertazione la Frittella – di vista siamo soddisfatti anche noi, ma ci auspichiamo che il tavolo di concertazione venga attivato realmente dalla prossima settimana, come ha chiesto Filipponi: l’assessore D’Ubaldi è un po’ in difficoltà perché deve far quadrare i conti, però i ‘tagli’ riteniamo che debbano essere fatti in altri ambiti e non sui bambini. Finalmente ci siamo visti e va bene, tuttavia i numeri che ha portato giovedì in commissione sono molto vaghi e poco convincenti, gli stessi – 11 euro a pasto cucinato dalle cuoche comunali – che ci sono da agosto. Spero che si convochi il tavolo per la settimana prossima, anche perché l’approvazione del Dup e del bilancio scade a breve e dunque non c’è tempo da perdere per la discussione del bando. C’è anche la questione legata al capitolato, non è un lavoro che si può fare in un giorno».

Vittorio Piacenti D'Ubaldi e Francesco Filipponi

Vittorio Piacenti D’Ubaldi e Francesco Filipponi

Atti concreti «Devono convocare – continua Frittella – questo tavolo di concertazione, come fatto nel 2008, con tecnici dell’Asl, commissioni mensa e lega consumatori. Noi a questo punto siamo disponibili h24, perché non vogliamo che arrivi la sorpresa ‘trasportata’: sappiamo che la situazione del bilancio è quella che è, e siamo disposti a parlare anche delle rette. Coscienti che non possiamo chiedere di continuare a pagare l’attuale – 77 euro – importo: va bene l’aumento, ma solo se associato ad un’ottima qualità del servizio, come quello odierno. Vogliamo che continui ad essere un vanto per Terni. Il punto di partenza – conclude la rappresentante del comitato commissioni mense – è quello di essersi visti, ora vogliamo il tavolo di lavoro ‘vero’».

Soddisfazione Il presidente della II commissione consiliare, Francesco Filipponi, spiega infine che «la commissione è soddisfatta, abbiamo avviato – sollecitata inoltre l’attivazione sulla piattaforma PrendoParte – un percorso di partecipazione: i comitati sono inseriti all’interno del tavolo di concertazione. Ho richiesto alla giunta che venga convocato a partire dalla prossima settimana e l’assessore ha dato il suo ok». Ora tocca agli altri.

 

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