Narnia Festival 2016: «La musica ci unisce»

Giù il sipario sulla quinta edizione: 28 eventi in 13 giorni, 5 orchestre sinfoniche e circa 300 musicisti provenienti da diversi Paesi

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Si è conclusa la quinta edizione del ‘Narnia Festival’ che quest’anno ha proposto 28 eventi a ingresso gratuito in 13 giorni, ospitando 5 orchestre sinfoniche e circa 300 musicisti, tra allievi e professionisti, provenienti da tanti Paesi.

Le culture Sono, infatti, giunti a Narni – sede principale del festival -, artisti da Stati Uniti, Canada, Sud America, Cina, Corea, Giappone, in Europa, oltre che dall’Italia, da Austria, Germania, Spagna, Inghilterra, Francia, Croazia, Ungheria, Romania, Norvegia e persino dall’Africa, in particolare dal Kenya. «Narni – dichiara il direttore artistico del festival, Cristiana Pegoraro – è stata cosi luogo di incontro tra culture unite dal linguaggio universale della musica e dell’arte». Concerti e spettacoli hanno fatto registrare il tutto esaurito. Tra i più scenografici e suggestivi, ‘Una musica per il Giubileo’ in piazza Duomo a Terni e il concerto sinfonico al Duomo di Orvieto.

Gli ospiti Nella proposta del festival sono state tre le settimane di campus, con corsi di perfezionamento artistico, cinque le città, oltre a Narni, in cui il festival ha fatto tappa: Orvieto, Terni, Acquasparta, Perugia e, fuori regione, Roma. Di calibro internazionale gli ospiti del mondo della musica e dello spettacolo, come Danilo Rea che ha aperto l’edizione 2016 al pianoforte con Cristiana Pegoraro, Maria Rosaria Omaggio, Stefano Masciarelli ed Enrico Vanzina a cui si sono aggiunti personaggi sportivi, Agostino Abbagnale, Nicola Pietrangeli e Lorenzo Porzio, quest’ultimo anche in veste di direttore d’orchestra e direttore musicale del festival.

Un cartellone articolato con concerti e spettacoli di genere diverso che hanno permesso di andare dalla musica classica alla sinfonica a quella sacra passando per i concerti dedicati ai giovani, dall’opera al teatro fino a spettacoli multisensoriali, dal tango argentino al flamenco. Ad arricchire l’offerta culturale del ‘Narnia Festival’, aprendo alle arti visive, novità di quest’anno, una collettiva d’arte e la mostra fotografica ‘World!’ curate da Artelive360. Inoltre, percorsi enogastronomici e una milonga di tango argentino.

Il territorio «Il ‘Narnia Festival’ – spiega la Pegoraro – punta anche alla scoperta del territorio. Sono state, infatti, organizzate escursioni per poter apprezzare i luoghi coinvolti. Le visite hanno riguardato il sito archeologico di Carsulae, la Cascata delle Marmore e il lago di Piediluco a Terni e le città di Perugia, Assisi, Deruta, Aquasparta, Orvieto e Roma. Insieme ai ragazzi allievi del campus sono arrivate le famiglie che hanno approfittato, come i tanti turisti attratti dagli spettacoli, per conoscere e vivere Narni e i suoi dintorni. Il nostro festival, che per le sue eccellenze ha ricevuto anche la medaglia del presidente della Repubblica, è un’occasione per il nostro territorio e per dare a tutti la possibilità di accedere alla cultura, alla musica e all’arte».

De Rebotti e Giombolini «Anche quest’anno – il commento del sindaco di Narni e dell’assessore comunale alla cultura – un’edizione importante che ha permesso di raggiungere l’obiettivo di far incontrare musica e culture e di arricchire Narni sotto molti punti di vista. Un evento che contribuisce ad innalzare il livello culturale inserendosi a pieno titolo nel ricco cartellone di iniziative che Narni può offrire da inizio primavera a fine estate e che ogni anno porta in città migliaia di persone, aiutando anche le attività del centro storico e delle zone limitrofe. Un ringraziamento particolare a Cristiana Pegoraro, al suo staff e a tutti gli artisti per la qualità di un festival in grado di contribuire a diffondere il nome di Narni e – concludono – il suo appeal turistico in Italia e all’estero».

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