Ostello Ponte Felcino: «Tutto da rivedere»

Perugia, in IV commissione passa l’odg di De Vincenzi che impegna la Giunta a rivalutare il progetto di accoglienza dei migranti gestito da Arci

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L.P.

I residenti da un lato, il Comune e l’Arci dall’altro. In mezzo tutti quei giovani, donne, uomini, bambini provenienti dall’Africa subsahariana che attraversano il mare di notte, a bordo di un gommone. E che dopo una breve sosta nei centri di prima accoglienza arrivano a Ponte Felcino, all’ostello Giardino.

L'Ostello Villa Giardino

L’Ostello Villa Giardino

L’ostello, di proprietà comunale ma gestito dall’Aig, è stato al centro di una spinosa polemica a partire dallo scorso ottobre. Quando parte della cittadinanza ha sollevato numerosi dubbi e questioni circa l’opportunità che una struttura pubblica, ristrutturata con fondi pubblici, fosse destinata all’accoglienza di migranti gestita da Arci solidarietà. «Non siamo razzisti», si erano affrettati a dichiarare quei cittadini che hanno raccolto più di quattrocento firme per chiedere che l’Ostello tornasse alla sua originaria destinazione, cioè una struttura alberghiera. E dopo l’interessamento del consigliere del gruppo misto Sergio De Vincenzi, a cavalcare la protesta popolare ci aveva pensato la Lega nord.

L’odg Intanto lunedì mattina un primo risultato i cittadini lo hanno raggiunto. Mentre il Pd, presente in IV commissione durante la discussione, abbandonava l’aula al momento del voto e il M5S si asteneva, è passato l’ordine del giorno che impegna ora la Giunta a rivedere l’intera situazione. «La presentazione dell’ordine del giorno – ha commentato De Vincenzi – è stato un atto doveroso in risposta ai cittadini del quartiere e visti i fatti che si sono susseguiti intorno all’ostello in questi mesi e presenti nella cronaca locale».

Gli ospiti

Gli ospiti

Criticità Nel testo approvato si legge che l’ostello, «a seguito dell’adesione al progetto ‘Accoglienza solidale’ è stato sottratto alle disponibilità della locale comunità residente» e che nessuna delle locali associazioni cittadine sono mai state consultate in merito alla destinazione. Gli arrivi, poi, avvengono spesso a notte inoltrata, «con facilità di fuga di un certo numero di essi prima delle operazioni di identificazione» e questo, per il consigliere, grava su una frazione che presenta di per sé già molteplici problematiche, «prima fra tutte quella della sicurezza e che negli ultimi tempi da parte dei pontefelcinesi viene denunciata sempre più frequentemente, nell’area dell’ostello e nelle zone verdi limitrofe, una situazione di degrado e cattiva manutenzione dello stabile e di una non corretta gestione nell’accoglienza dei profughi». Ma chi all’ostello ci lavora ha sempre confermato che non ci sono mai stati problemi di sicurezza né, tanto meno, di criminalità. 

Verifiche e controlli Per questo sindaco e Giunta dovranno, ora, verificare sul corretto impiego della struttura, le condizioni dello stabile e delle suppellettili, nonché le modalità di gestione che l’Aig sta attuando dell’immobile e delle zone verdi limitrofe alla struttura, anch’esse di proprietà comunale. C’è, poi, qualche dubbio circa la legittimità del rapporto che si è instaurato tra l’Aig e l’Arci, in merito all’utilizzazione dei locali dell’ostello, dal momento che, come aveva sottolineato il presidente del comitato territoriale Arci Perugia Franco Calzini, essendo un progetto ‘in emergenza’, non c’è mai stato tempo per stabilizzare un accordo tra privati com’è quello tra l’associazione di promozione sociale e l’associazione italiana alberghi della gioventù. E, qualora il tempo ci fosse stato, non sarebbe toccato a loro farlo.

Gli arrivi Nell’odg è prevista anche una verifica dei protocolli di gestione degli immigrati da effettuare assieme a Prefettura e Questura, oltre che il numero dei soggetti presenti nello stabile. E la giunta si dovrà impegnare, se necessario, anche a ripensare la destinazione dell’ostello, «riassegnandone la disponibilità alle iniziative aggregative della frazione».

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