Passaggi di livello: l’Ast rinvia i pagamenti

Gli accordi erano stati salutati con grande entusiasmo, ma la Uilm aveva frenato, dissociandosi e parlando di «occasione persa». I sindacati chiedono spiegazioni

Condividi questo articolo su

La motivazione ha – in teoria – una sua logica. Non essendoci un capo del personale (il nuovo, che prenderà il posto di Francesco Auregli e che dovrebbe essere Mauro Bossi, ex Danieli, sarà a Terni la settimana prossima), la firma sulle carte non poteva essere messa e, quindi, bisogna aspettare.

I livelli Resta il fatto che quegli accordi – salutati con stendardi e fanfare – che prevedevano il passaggio di livello per qualche centinaio di lavoratori Ast (salire di livello significa, brutalmente, guadagnare di più) dovranno aspettare per essere applicati. O, meglio e sempre brutalmente, molti lavoratori sono stati effettivamente inquadrati ai livelli superiori rispetto a quelli precedenti, ma i soldi, un’ottantina di euro a testa – almeno per adesso – non li vedranno.

Imbarazzo Inutile dire che dentro la fabbrica c’è un po’ di malumore e – soprattutto da parte di quei delegati che si erano attribuiti meriti personali per la stipula di quelle intese – c’è pure un discreto imbarazzo. Ma sarà superato in fretta, ci si può scommettere. Mentre resta marcata la differenza di valutazione tra la Uilm e le altre quattro sigle sindacali, con la prima che si era dissociata dagli accordi siglati, parlando di «occasione persa per dare delle giuste risposte e trasmettere dei corretti segnali ai lavoratori».

La nota Intorno all’ora di pranzo si fanno vivi i sindacati: «Con l’ arrivo delle prime buste paga relative alle giornate lavorative di dicembre si sta notando che non tutti i lavoratori interessati hanno percepito i riconoscimenti professionali spettanti secondo gli accordi sottoscritti in precedenza. Pur evidenziando che non vi è attualmente un responsabile del personale, Le RSU di FIM FIOM FISMIC UGL, firmatarie di tali accordi, affinché ciò venga rispettato hanno in mattinata scritto una lettera al Direttore di stabilimento, di produzione, all’ufficio del Personale e anche all’Amministratore Delegato Burelli, nella quale si chiede da subito il rispetto di quanto sottoscritto dalle parti e che lunedì in un incontro gia convocato dall’Azienda vengano dati chiarimenti in merito. A fronte di mancate risposte si intraprenderanno tutte le iniziative necessarie a far rispettare ciò».

Condividi questo articolo su
Condividi questo articolo su

Ultimi 30 articoli