Pensionati, Cna umbra: «Aumenta il disagio»

La povertà cresce. Lo dimostra il rapporto sul ‘fisco e l’inadeguatezza dell’indicizzazione’ presentato venerdì pomeriggio a Orvieto

Condividi questo articolo su

cna, rapporto pensionati, orvietoPregi e difetti del sistema pensionistico italiano. Di questo si è parlato al convegno regionale promosso dalla Cna Pensionati Umbria. All’evento, tenutosi nella sala del Consiglio comunale di Orvieto, hanno partecipato Sergio Ginebri, professore dell’Università degli studi ‘Roma Tre’, Maria Beatrice Tragni, segretario nazionale Cna pensionati, Fabiano Coletti, funzionario Cna Umbria, Manola Martellotti, direttore provinciale Terni e coordinatore regionale patronato Epasa Itaco, Monia Burani, direttore provinciale Perugia patronato Epasa Itaco, Claudio Pagliaccia, responsabile Cna Orvieto e Giuseppe Germani, sindaco di Orvieto.

I lavori Giancarlo Fucili, presidente Cna Pensionati Umbria, ha coordinato i lavori, esprimendo parole positive sull’impegno speso da Roberto Giannangeli (assente per impegni istituzionali), direttore Cna Umbria, Il quale «ha promosso un processo di riorganizzazione riuscendo a unificare la struttura in tutta la regione. Un risultato che ha permesso alla Cna di aumentare il numero di iscritti, sia imprenditori sia pensionati, che hanno avuto modo di verificare l’operato della nostra organizzazione, sempre attenta alle loro necessità». Attualmente la Confederazione Nazionale dell’Artigianato e della Piccola e Media Impresa umbra ha circa 7 mila associati lavoratori ed oltre 6 mila pensionati.

cna, rapporto pensionati, orvietoI saluti Subito dopo Germani ha portato i saluti della città di Orvieto, dove la Cna opera in maniera molto attiva: «Grazie alla collaborazione con la vostra Confederazione siamo riusciti a rigenerare un po’ di aziende di giovani. Quello dell’artigianato e della media e piccola impresa è un settore da incentivare. Credo che la Cna faccia percepire di essere vicino a queste persone e stia contribuendo con un’attività positiva sul territorio».

Rapporto sul fisco Il primo intervento è stato quello del professor Ginebri che ha illustrato il rapporto sul ‘Fisco ed inadeguatezza dell’indicizzazione allargano il disagio fra i pensionati’, promosso dal centro Europa ricerche ed il Cupla (Comitato Unitario Pensionati Lavoro Autonomo) e terminato lo scorso settembre. Dall’analisi effettuata è emerso che le condizioni di povertà fra i pensionati si sono aggravate negli ultimi anni a causa del prelievo fiscale e dell’inadeguatezza del meccanismo di indicizzazione delle pensioni. «Far fronte al disagio sociale di questi soggetti significa – spiega Ginebri – affrontare le cause di quel disagio, cioè correggere le disparità di trattamento fiscale e porre rimedio alle inadeguatezze del sistema di rivalutazione automatica delle pensioni. Sul versante del meccanismo di indicizzazione occorrerebbe utilizzare un indice dei prezzi che rifletta maggiormente le caratteristiche del paniere di spesa dei consumatori poveri, in cui cioè sia adeguatamente ampio il peso di beni alimentari ed energetici. Inoltre, andrebbe utilizzato l’indice dei prezzi armonizzato per tutti i paesi dell’Unione europea (Ipca), abbandonando l’indice dei prezzi per le famiglie di operai e impiegati, che negli ultimi quindici anni ha registrato una minore inflazione cumulata pari al 4 per cento».

Evoluzione del sistema pensionistico I direttori provinciali del patronato Epasa Itaco, Manola Martellotti e Monia Burani, hanno parlato, rispettivamente, dell’evoluzione del sistema pensionistico italiano e delle maggiori richieste che vengono fatte ai patronati a causa delle continue riforme, che necessitato sempre maggiori competenze in materia previdenziale e velocità nell’elaborazione delle pratiche. Mentre Fabiano Coletti, portando i saluti del direttore Giannangeli, ha sottolineato che la Cna Umbria con i suoi circa 14 mila associati è la prima associazione di rappresentanza di imprese autonome.

cna, rapporto pensionati, orvietoUna realtà positiva Ha chiuso i lavori il segretario nazionale pensionati che ha parlato di «Cna come una realtà positiva vista l’attuazione di politiche adeguate per il territorio. Il lavoro che stiamo facendo con il Cupla vuole dare voce alle esigenze di tutti. Vogliamo far capire che l’Italia ha bisogno di ossigeno». Secondo Tragni, la Cna deve fare da trade union tra i cittadini e la politica. «Dobbiamo rappresentare di più gli interessi dei nostri lavoratori e pensionati. Dobbiamo trasmettere il valore della rappresentanza cercando di dare un messaggio di speranza e di cambiamento. Dobbiamo trovare soluzioni per il futuro, per dare un’opportunità a tutti evitando grandi conflitti e dialogando con le istituzioni e la politica».

Condividi questo articolo su
Condividi questo articolo su

Ultimi 30 articoli