Perugia a scuola, ecco la mensa alternativa

Dall’associazione ‘Ya Basta!’ nasce un progetto di refezione «attento all’alimentazione, al portafogli e all’inclusione sociale». Giovedì 23 la presentazione

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L.P.

Si chiama ‘Mensa con la tua testa’ e per tanti genitori alle prese con il lavoro e il doposcuola dei figli potrebbe diventare l’alternativa a pasti preconfezionati e cibo spazzatura. E chissà poi, viste le battaglie tutt’ora in corso, che non possa diventare anche una valida alternativa per l’amministrazione comunale alle prese con il nuovo bando d’appalto del servizio per le scuole a tempo pieno.

La locandina dell'iniziativa

La locandina dell’iniziativa

L’idea, tanto semplice quanto geniale, è quella di ampliare e migliorare l’offerta del servizio mense per le scuole elementari del capoluogo, salvaguardando il portafogli di mamma e papà e senza rinunciare alla qualità. Sinonimo di prodotti del territorio, chilometro zero e bio, ‘Mensa con la tua testa’ vuole offrire il servizio pasti per tutti quei bambini che frequentano la scuola non a tempo pieno, ma che durante il pomeriggio sono coinvolti nelle attività che vengono svolte negli stessi istituti scolastici da parte di associazioni e cooperative. Oltre alla qualità degli alimenti, il progetto prevede la partecipazione delle famiglie e l’inclusione sociale di giovani richiedenti asilo.

No grande distribuzione «In un mondo in cui i servizi di base vengono sempre di più esternalizzati e privatizzati – spiega Riccardo Fanò Illic – questa vuole essere una soluzione che metta d’accordo tutti nel miglior modo possibile. Non solo i nostri figli potranno mangiare prodotti tipici del territorio, in base anche alla stagionalità degli stessi, ma allo stesso tempo si creano delle opportunità per i richiedenti asilo e si torna a coinvolgere le famiglie nella vita scolastica dei propri bambini». Già perché il servizio che è ormai pronto a partire – la scadenza per le domande è infatti il prossimo 15 luglio – conta di avere circa una cinquantina d’utenti per il prossimo anno scolastico. «In questo modo possiamo permetterci di mantenere i prezzi in linea con la concorrenza. Solo che un prezzo basso non è per forza a discapito della qualità che, con questo progetto, viene prima di tutto».

Equo e solidale L’iniziativa, infatti, oltre a essere stata finanziata dalla Regione Umbria con il fondo sociale regionale, vede anche la partnership di Aiab Umbria, l’associazione italiana per l’agricoltura biologica, la cooperativa di commercio equo Ponte Solidale e la Direzione didattica 3 del comune di Perugia, i cui studenti saranno i primi diretti interessati del progetto. «Un pasto medio costerà circa sui 4 euro a bambino, ma non appena aumenteranno le richieste i costi si abbasseranno e lì entreranno in gioco le famiglie», spiega ancora Riccardo. Sì, perché come quando il servizio mense delle scuole era appannaggio dei genitori, anche in questo caso i genitori saranno parte attiva nel decidere come reinvestire i soldi che, eventualmente, dovessero avanzare. «Potranno scegliere di ampliare l’offerta formativa dei bambini oppure di abbassare la retta per il servizio mensa o, in alternativa, di fare altri acquisti».

Genitori partecipi Altro aspetto innovativo del progetto è rappresentato dalla piattaforma online interattiva, grazie alla quale i genitori interessati potranno relazionarsi direttamente con l’esperta nutrizionista ed esprimere opinioni e suggerimenti sulla composizione dei menù, nonché sulla gradibilità dei prodotti da parte dei bambini, offrire spunti e soluzioni per cucinare al meglio ogni prodotto salvaguardando il gusto e le produzioni.

Inclusione sociale Ma il progetto non farà solo bene a bimbi e genitori, dal momento che offrirà concrete possibilità di inserimento sociale ad alcuni ragazzi rifugiati. «L’inclusione sociale è un tema a noi molto caro – prosegue Riccardo di Ya Basta! – in questo modo riusciamo a dare un’opportunità di lavoro a due giovani che vengono da fuori e che hanno già seguito anche un corso d’italiano e uno di avvio alla professione da cuoco co-finanziato dalla Regione. Se il progetto avrà un seguito poi, con Garanzia giovani potremo dare delle certezze in più anche a loro».

Presentazione Dopo più di un anno di assemblee, proteste, comunicati stampa e diffide, chissà che una buona idea non venga presa in considerazione anche da parte dell’assessore Wagué. Intanto per chi vuole saperne di più, la presentazione ufficiale del progetto sarà giovedì 23 giugno al Bosco didattico di Ponte Felcino, a partire dalle 18.30.

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