Perugia, con ‘Libera’ contro la mafia

Perugia, assieme a Torino e Messina, centinaia di giovani in piazza per ricordare le vittime della criminalità organizzata

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L.P.

Non solo Torino e Messina. Quest’anno la Giornata della memoria e dell’impegno in ricordo delle vittime innocenti delle mafie’ organizzata da Libera ha fatto tappa anche a Perugia.

Il corteo in viale Indipendenza

Il corteo in viale Indipendenza

Il corteo Tanti, tantissimi i giovani e gli studenti che hanno sfilato lunedì mattina in un corteo che, partito da piazza del Bacio, si è ritrovato intorno alle 11 in piazza IV Novembre dove un maxischermo ha permesso di seguire in diretta le celebrazioni di Messina. Migliaia gli studenti umbri e le scuole che hanno aderito a «Una primavera della verità e della giustizia sociale» come ha ricordato don Luigi Ciotti, il parroco antimafia che guida l’associazione. Ad aderire alla manifestazione, oltre alle istituzioni e a tante associazioni, anche la sinistra universitaria Udu Perugia e la Rete degli studenti medi dell’Umbria con uno striscione che recita ‘La più grande arma contro la mafia è la memoria’.

Libera corteo antimafia

L’arrivo in piazza IV Novembre

Sul palco, a Perugia, ospiti come Yòlanda Moran Isais che ha raccontato l’esperienza dei desaparecidos messicani o Matteo Luzza che ha voluto ricordare l’uccisione di Giuseppe Russo per mano della ‘ndrangheta. Poi, in contemporanea con le altre città italiane, sono stati letti i circa mille nomi delle vittime innocenti. Tante le forze dell’ordine e le istituzioni presenti, tra cui anche la presidente dell’assemblea legislativa Donatella Porzi che ha voluto ricordare come la Regione, già nel 2010, ha approvato un’apposita legge in ricordo di tutte le vittime.

Uno striscione appeso alla Fontana Maggiore

Uno striscione appeso alla Fontana Maggiore

Porzi «Siamo al fianco di Libera che ogni 21 Marzo, primo giorno di primavera, celebra questa Giornata perche’ nel risveglio della natura si rinnovi la primavera della verita’ e della giustizia sociale – ha detto la Porzi – Partecipare a questa iniziativa e’ doveroso, ma e’ importante soprattutto far proprio quel messaggio che il giovane magistrato Rosario Livatino condenso’ in poche parole: ‘Quando moriremo non ci verra’ chiesto se siamo stati credenti, ma credibili’. Il nostro impegno a favore della legalita’ non puo’ che partire dai giovani e dalle scuole, cercando di aiutare le nuove generazioni a formarsi nel rispetto di qui valori e quegli ideali che possono costruire un mondo migliore. E la legalita’ – conclude la presidente – e’ sicuramente uno dei cardini attorno a cui edificare il nostro futuro».

Giovani in corteo

Giovani in corteo

Leonelli Anche il consigliere Pd Giacomo Leonelli è intervenuto sulla Giornata della memoria esprimendo soddisfazione per la massiccia partecipazione dei giovani. «L’antidoto più forte contro le infiltrazioni da parte di ogni tipo di mafia – ha detto Leonelli – è rappresentato dal fatto che venga sempre tenuta alta la guardia: da parte dell’opinione pubblica, di chi ha responsabilità nel campo della formazione dei giovani, delle istituzioni e di chi riveste ruoli politici o amministrativi. A questi ultimi è inoltre assegnato il ruolo fondamentale di sensibilizzare e informare i cittadini su quanto viene fatto per contrastare questi fenomeni criminali di elevatissima pericolosità sociale».

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