Piediluco: «Il paese affonda nel suo lago»

Terni, la denuncia del Movimento 5 Stelle: «Un vero e proprio dissesto idrogeologico»

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Piediluco frana conferenza m5s (1)

I residenti in piazza

di Fra.Tor.

«Il paese sta scivolando verso il lago e noi ci soffermiamo sulle olimpiadi». Il Movimento 5 Stelle regionale e comunale, sabato mattina, ha organizzato a Piediluco una conferenza stampa itinerante in cui «vogliamo mostrare le incredibili conseguenze del dissesto idrogeologico delle sponde del lago, con paurosi fenomeni di instabilità delle abitazioni».

LE CREPE NEGLI APPARTAMENTI – IL VIDEO

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I massi

Effetto catapulta «Secondo una perizia del tribunale regionale delle acque pubbliche – spiega il capogruppo regionale Andrea Liberati – i danni enormi sono stati causati da scarsa tenuta del terreno di fondazione, dall’impoverimento dei terreni per effetto dei moti di filtrazione generati dalle giornaliere oscillazioni del livello che il lago di Piediluco subisce a scopo idroelettrico e consistenti modificazioni dei luoghi per effetto dei lavori realizzati da parte del Comune di Terni. Un effetto catapulta generato da massi buttati qualche anno fa per costruire la passerella lungo lago».

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Una crepa su un muro

I danni Il tribunale delle acque si è, però, «dichiarato incompetente a giudicare – aggiunge Liberati – e i residenti vanno avanti, da circa 10 anni, rimbalzati da un tribunale all’altro. Il tribunale civile di Terni sono due anni che deve fissare l’udienza». I danni reclamati «superano i 2 milioni di euro, ma sono soltanto pochi quelli che li hanno reclamati. Noi proponiamo che, adottando il principio di precauzione, la centrale vada ad acqua fluente. Quindi si smetta di utilizzare il lago come bacino di carico e si ripristini lo stato originario rispettando pienamente il senso, anche paesaggistico, naturale. Andando avanti in questo modo si amplifica ulteriormente il problema».

Piediluco frana conferenza m5s (5)

La crepa in un appartamento

Le richieste Come Movimento 5 Stelle, conclude Andrea Liberati, «chiediamo, quindi, di riconoscere il dissesto idrogeologico del paese, che sia classificato come area di frana e che vangano attivati gli opportuni strumenti di tutela, perché bisogna assolutamente difendere, custodire e preservare questo bacino naturalistico evitando che sia ancora sfruttato come bacino di carico. Sospendere assolutamente la variazione idrometrica che sta generando danni grandissimi».

 

 

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