San Valentino: «Ecco chi ha sbagliato»

Terni, la documentazione sull’ascensore per la basilica sta in archivio, nessuno la cerca e tutto resta bloccato. L’Unmil: «Dirigenti e funzionari fannulloni»

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di Francesca Torricelli

C’è chi dice che San Valentino «non abbia pace», ma anche il contesto che lo circonda non scherza. Lunedì mattina, il presidente della Unmil Gianfranco Colasanti, è andato dal geometra del Comune di Terni, Federico Nannurelli, a «chiedere spiegazioni per la brutta figura fatta domenica. Il funzionario comunale era ancora più arrabbiato di noi. E ci ha spiegato che il problema è più ampio di ciò che immaginiamo».

Terni San Valentino ascensore (2)Il percorso pedonale «Facciamo un po’ di chiarezza», ha esordito Nannurelli, contattato telefonicamente da umbriaOn. «Prima di tutto va spiegato il motivo per il quale, domenica mattina, il percorso pedonale che porta alla basilica di San Valentino era transennato. A causa di atti – presumibilmente – vandalici, si è staccato un gradino lungo il nuovo percorso inaugurato nel novembre 2015 e per motivi di sicurezza abbiamo provveduto a chiuderlo temporaneamente, fino a quando il problema non sarà risolto». Per quanto riguarda, invece, l’ascensore, «la storia è molto più lunga».

L’ascensore Durante i lavori di abbattimento delle barriere architettoniche alla basilica, «abbiamo provveduto a rinnovare anche l’impianto dell’ascensore, per il quale abbiamo tutta la documentazione necessaria per l’agibilità. L’ultimo ‘via libera’ spetta all’Ustif – un organismo certificatore per gli impianti di trasporto – perché quell’ascensore, essendo istallato all’esterno, viene considerato un mezzo di trasporto e quindi necessita di certificazioni differenti rispetto agli ascensori interni». Qui arriva l’intoppo.

La documentazione Tra i documenti da presentare all’Ustif, ha spiegato il geometra, «dobbiamo includere, ovviamente, anche le certificazioni, autorizzazioni e collaudi vari, effettuati negli anni in cui il percorso – compreso l’ascensore – venne costruito, cioè i primi anni 2000. Ora può aiutarci solo l’architetto del Comune di Terni, Mauro Cinti, che all’epoca si occupo di questo. Lavori che, tra l’altro, non sono mai stati completati. Anche perché, secondo me, è proprio sbagliata l’impostazione, perché costruire un ascensore all’esterno prevede, poi, un presidio di vigilanza fisso. Per questo motivo, infatti, stiamo studiando un’ipotesi alternativa, ovvero quella di istallare delle telecamere collegate con la centrale operativa della polizia municipale. Ma non è detto che questo verrà autorizzato». Tornando alla documentazione, ha concluso Nannurelli, «all’architetto Cinti abbiamo scritto a dicembre 2015, dopo che anche la Provincia di Terni aveva sollecitato più volte (fin dal 2001; ndr), ma da lui non abbiamo ancora ricevuto nessuna risposta».

La documentazione c’è, va solo trovata umbriaOn si è, quindi, messa in contatto con l’architetto Mauro Cinti. «La documentazione – ha spiegato – è in archivio, ma dobbiamo verificare che fine abbia fatto. Mi sono già messo al lavoro per ritrovare tutto quello di cui necessitiamo. E garantisco che ci metteremo nella condizione di far funzionare tutto per il giorno di San Valentino». Cioè domenica prossima.

Funzionari fannulloni «Domenica mattina – ha esclamato Gianfranco Colasanti – andrò alla basilica di San Valentino per verificare se tutto funziona. Se, come immagino, così non sarà, lunedì tornerò in Comune e chiederò di sollevare dal proprio incarico l’architetto Mauro Cinti per manifesta incapacità. I contribuenti ternani sono stanchi di pagare dirigenti e funzionari fannulloni».

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