Ternana, alta tensione: Palumbo ‘cacciato’

Il 20enne campano allontanato dalla seduta: «Atteggiamenti del cavolo». Ancora out Avenatti, dubbi in difesa. Aresti: «C’è tensione giusta e voglia. Abbiamo cambiato marcia»

Condividi questo articolo su

di S.F.

Un caso isolato e improvviso, certo, ma che denota un pizzico – «giusto, vuol dire che c’è voglia di rifarsi e fame», commenterà Aresti – di tensione in casa Ternana. Protagonisti Antonio Palumbo e Benito Carbone: il calabrese, a brutto muso, ha cacciato dall’allenamento il playmaker campano per un comportamento sopra le righe durante la seduta di mercoledì pomeriggio. Strascichi della sconfitta con il Vicenza? No, ‘giura’ il portiere sardo, che crede in un’immediata risposta sul campo dei rossoverdi nell’ostica trasferta nella tana della Spal di Mirco Antenucci.

SIMONE ARESTI SU PALUMBO, LA SFIDA ALLA SPAL E IL GIOCO ROSSOVERDE: VIDEO

Benito Carbone dà indicazione a Jacopo Petriccione

Benito Carbone dà indicazione a Jacopo Petriccione

Carbone non perdona Alle 14.30 via alla seduta pomeridiana. In gruppo non ci sono Avenatti, Bačinovič, Cason (il centrale poi sarà chiamato in seguito alla cacciata del 20enne napoletano), Coppola (palestra e blanda corsa al ‘Taddei) e l’infortunato La Gumina. Tutto tranquillo in partenza, poi i primi richiami del 45enne di Bagnara Calabra nei confronti del numero 28 e, poco dopo le 15, l’apice del confronto.

«Atteggiamenti del cavolo» Un paio di battibecchi tra Palumbo e Contini, il tecnico delle ‘Fere’ decide di intervenire e dare un taglio alla faccenda: «Fuori, hai sempre questi atteggiamenti del cavolo (la parola è un’altra, più colorita)». Il centrocampista rossoverde, già rivolto verso l’uscita del campo, abbozza una replica a distanza, ma Carbone ascolta e chiude la questione: «Devi stare zitto». Breve presa in consegna da parte di Donato Lomonte e partitella terminata per lui (alla scena ha assistito anche il consulente manageriale Andrea Turi Vasile). Per proseguire la partitella l’allenatore calabrese ha chiamato Cason.

Valjent testato davanti alla difesa nel 4-3-1-2

Valjent testato davanti alla difesa nel 4-3-1-2

Idee meno chiare del consueto per Carbone in vista di sabato, almeno a giudicare dalle modifiche – anche tattiche – durante la partitella. 3-4-1-2 e 4-3-1-2, con prevalenza per il secondo: provati a destra (squalificati Zanon e Di Noia in terra emiliana) Meccariello e Sernicola, con Masi, Valjent e Germoni a completare il reparto. A centrocampo invece il tecnico rossoverde aveva iniziato con il trio composto da Defendi, Palumbo e Petriccione, poi lo stop al napoletano ha cambiato le carte in tavola: il playmaker di proprietà Fiorentina (in tal caso con Di Livio interno sinistro) e il centrale slovacco sono stati testati da registi. Il 20enne è poi rientrato per pochi istanti al ‘Taddei’, senza essere coinvolto nel prosieguo della seduta.

Palombi e Dugandžić: molto lavoro di Carbone su loro

Palombi e Dugandžić: molto lavoro di Carbone su loro

«Giocate insieme» Problemi anche nella linea offensiva in settimana. Avenatti ha svolto differenziato a causa di un risentimento al flessore e Carbone giocoforza ha potuto schierare solo il duo composto da Palombi e Dugandžić: più volte il calabrese si è diretto nei loro confronti per fargli trovare un’intesa migliore. «Dovete – ha ribadito in una circostanza – lavorare insieme, altrimenti non la prendiamo mai», il monito lanciato. Alle loro spalle ha giostrato Falletti. Ha abbandonato – nessun guaio muscolare – anzitempo la seduta Germoni.

Tensione ‘giusta’ Uno dei leader del gruppo è Simone Aresti. Tanta panchina nei primi due mesi e mezzo, poi la svolta ‘grazie’ alla trasferta di Salerno. Il 30enne di Carbonia, nel commentare il fatto che ha coinvolto Palumbo, fa passare un messaggio positivo: «Dobbiamo andare a Ferrara per vincere. Sono una grande squadra e si conoscono da tanto, ma la nostra mentalità deve essere quella di cercare la vittoria, li possiamo prendere. La tensione? Ben vengano questi momenti, vuol dire – il pensiero di Aresti – che la squadra ha voglia, si ‘rosica’ negli allenamenti, c’è voglia di lottare e c’è fame. La sconfitta di sabato è stata dimenticata: purtroppo contro il Vicenza abbiamo peccato di ingenuità, nel senso di troppa generosità nel cercare di vincere. Bisogna accontentarsi talvolta, ora si guarda avanti senza piangersi addosso. Intanto pensiamo alla Spal, poi parleremo dell’Ascoli: siamo in grado di rendergli molto dura la vita».

A fine seduta breve colloquio tra Carbone e i centrali difensivi

A fine seduta breve colloquio tra Carbone e i centrali difensivi

Il rosicamento, la competizione e il morale Aresti-Di Gennaro, il duello per una maglia da titolare è sempre aperto: «Chi non gioca sta lì e ‘rosica’, chiaro, però si allena bene per farsi trovare pronto come è accaduto a Raffaele nella sfida di Carpi. Tra di noi – commenta in merito – c’è un bel rapporto. Il gruppo? Ho visto un cambio di marcia nelle ultime gare, all’inizio abbiamo fatto un po’ di fatica perché il gruppo è nuovo e giovane. Penso che abbiamo assimilato ciò che chiede Carbone, lo dicono anche i numeri: non esiste buttarsi giù per una sconfitta, come lo è altrettanto allenarsi duramente per invertire la rotta. Non siamo scoraggiati».

Il gioco rossoverde Palla lunga e pedalare. No, la Ternana 2016-2017 ha un’altra impostazione e Aresti avvisa: «Non dobbiamo – in riferimento a come portar via punti da Ferrara – chiuderci dietro, non è nel nostro dna e non sappiamo farlo. Ho vinto un campionato a Pescara dove giocavamo bene a calcio e stavamo alti, quindi ci si può salvare con palla a terra,  senza lanciarla in avanti e pregare il signore che facciano gol davanti. Normale poi che ci si esponga a gare come quella di sabato, ma stiamo lavorando nella giusta maniera e i risultati arriveranno. Col Vicenza la volevamo vincere e abbiamo sbagliato tutti».

Antonio Palumbo

Antonio Palumbo

Incubo scontri diretti Tre punti con il Pisa, buon gioco a tratti e poco altro. Punto debole, soprattutto, delle ‘Fere’ nel girone d’andata sono stati gli scontri diretti: «Abbiamo vinto contro squadre più forti sulla carta e perso contro le meno forti, il calcio è questo. Se loro pensano che vinceranno facilmente non è così: dobbiamo migliorare negli scontri diretti perché sono troppo importanti. Intanto – conclude Aresti – giocheremo contro una formazione di alta classifica e visti i precedenti spero che andrà bene, anzi, ci credo». La Ternana si è unita al cordoglio per la scomparsa di Giorgio Santini, scomparso domenica scorsa mentre assisteva al match tra Porchiano e Penna Calcio: «La società – il messaggio fatto recapitare alla società di Penna in Teverina – vi porge le più sentite condoglianze perla scomparsa del vostro caro dirigente».

Sebastiano Siviglia

Sebastiano Siviglia

‘Primavera’, via in tre Poco più di dieci giorni e si aprirà, per la prima squadra, la finestra invernale del calciomercato. In casa ‘Primavera’ ci sono già i primi addii: tre ‘Ferette’ della formazione di Sebastiano Siviglia sono stati inseriti nella lista degli svincolati e per loro l’esperienza rossoverde è terminata. A salutare sono il portiere Fontebuoni, l’attaccante Olivetti (entrambi classe ’99) e il 18enne centrocampista offensivo Novello. Intanto, lunedì sera, si è svolta la festa del settore giovanile: protagoniste, in un locale della periferia, le diciannove squadre – dai primi calci alla ‘Primavera’, passando per le tre squadre femminili – del panorama rossoverde.

Condividi questo articolo su
Condividi questo articolo su

Ultimi 30 articoli