Ternana dalla leader, caccia all’impresa

Rossoverdi al ‘Matusa’ al cospetto della capolista Frosinone: «No presunzione, ma andiamo per vincere». Sui rinnovi: «Sto cercando di forzare con Avenatti e Falletti»

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di S.F.

La classifica è ancora ‘precaria’ nonostante il 3-0 alla Virtus Entella e la Ternana, per sperare di arrivare in una posizione più comoda al termine del girone d’andata, deve iniziare a vincere anche in trasferta. Sotto la gestione Benito Carbone il bottino pieno fuori dalle mura amiche non è arrivato e l’occasione di sabato non è di certo la migliore per tentare di sbloccarsi: al ‘Matusa’ c’è il Frosinone leader del campionato e sempre vittorioso nell’ultimo mese. Il calabrese, predicando umiltà, lancia la squadra: «Si va per vincere, ma guai ad essere presuntuosi». Il tecnico rossoverde – Simone Longarini, martedì, aveva alzato il muro in merito alla questione – dà un aggiornamento in riferimento ai rinnovi contrattuali e agli scenari legati al duo Falletti-Avenatti. Intanto, a tre giorni dal confronto con i tifosi, altra presa di posizione – contro l’amministratore unico – di un gruppo di supporter.

Simone Palombi in azione giovedì: ci sarà a Frosinone

Simone Palombi in azione giovedì: ci sarà a Frosinone

Stesso undici Recuperato Palombi, fiducia rinnovata a Palumbo in seguito al doppio assist collezionato con la Virtus Entella. Carbone, salvo defezioni nelle ultime 24 ore, conferma il 4-3-1-2 (in settimana provato a lungo, in assenza del talento di Tivoli, il 4-4-2): «Conferma della squadra in blocco? Sì, probabile. Sarà una battaglia fino alla fine e dobbiamo affrontarla a viso aperto. Nessuna barricata, altrimenti si fanno brutte figure: andiamo per vincere la partita, senza essere presuntuosi dopo il 3-0 di sabato scorso. Di certo loro non ci sottovaluteranno, Marino conosce bene le dinamiche del campionato». Biagio Meccariello in panchina – da disponibile – per la prima volta.

BENITO CARBONE IN CONERENZA STAMPA

Passi in avanti Il rotondo successo sui liguri ha portato un pizzico di serenità all’interno del gruppo e dello staff tecnico. Senza continuità però la zona playout resta lì: «Un match che sotto l’aspetto motivazionale si prepara in un altro modo, d’altronde si incontra una squadra fortissima e che è prima in classifica. Marino – aggiunge Carbone – è un ottimo allenatore, mi piace molto come lavora: hanno giocatori di rilievo e fa buon calcio. Da parte nostro dobbiamo ripartire dalla gara con l’Entella: sarà una gara molto difficile, ma niente paura. Credo che sia livello mentale che di gioco abbiamo fatto dei passi in avanti, continuo a dire che arriveranno risultati importanti».

Prove di 4-4-2 per Carbone in settimana

Prove di 4-4-2 per Carbone in settimana

Irrinunciabile Da ‘mistero’ – per lui anche la tribuna in qualche circostanza – a giocatore chiave. Vuoi per l’infortunio di La Gumina, vuoi per l’ottimo impatto sul gioco offensivo della Ternana, Simone Palombi è diventato imprenscidibile: 1JC’è stato un grande lavoro dello staff medico, lo ha rimesso in buone condizioni per la partita di Frosinone: diamogli merito, lavorano sempre con altissima qualità. Simone in questo momento ci permette di andare avanti sul nostro modulo e i concetti di squadra».

Rinnovo complicato Falletti e Avenatti come Ceravolo (e non solo). Rischio concreto considerando che il quadriennale firmato nel 2013 è in scadenza e di rinnovo nemmeno l’ombra: Simone Longarini ha preferito glissare martedì nel post confronto con i tifosi e allora è Carbone ad aggiornare la situazione: «Stiamo in continuo contatto con i procuratori e gli agenti. Cercheremo, prima dell’apertura del mercato, di avere certezze: le parti sono sempre stati lontane, chiaro che avevano altre idee prima che arrivassi. Sto cercando di forzare la mano per convincerli del fatto che la Ternana ha un progetto serio e la società vuol fare le cose per bene: se loro hanno fiducia in me si può arrivare ad un lieto fine, altrimenti a giugno si vedrà».

ternana bari 01 - A.Mirimao falletti avenatti‘Padroni’ e coltelli «E non a gennaio, perché siamo – prosegue Carbone – ‘padroni’ della situazione fino al termine della stagione: non posso fare a meno di loro, come è altrettanto chiaro che il coltello dalla parte del manico non c’è l’ho io visto che sono in scadenza. Gli agenti si stanno guardando intorno, i giocatori hanno richieste da altre categorie».

«Giocatori stiano tranquilli» In scadenza non ci sono solo gli uruguaiani, ma gran parte della rosa. Giovedì Zanon, a tuttomercatoweb, ha parlato di «Ternana che non si sta muovendo sul fronte dei rinnovi». E allora ecco che anche su questo fronte Carbone spiega: «Ho già delle idee, loro lo sanno. Possono stare tranquilli: se ci sarò io, e probabilmente andrà così, i vari Zanon, Coppola, Aresti e tanti altri li vorrei rinnovare. I giocatori con il trascorrere del tempo stanno assorbendo sempre di più il concetto che vogliamo giocare di squadra, in maniera collettiva e palla a terra». Stefano Cason e Simone Tascone, di fatto ai margini – soprattutto il 21enne di proprietà Atalanta, spesso seduto in panchina senza far nulla mentre il gruppo si allena – da settembre, verso l’addio: «Sono due casi diversi, e comunque non saranno gli unici eventualmente a partire».

Pasquale Marino

Pasquale Marino

Frosinone come l’Atalanta 22 punti su 24 nelle ultime otto giornate e cinque vittorie – striscia aperta – consecutive. La Ternana affronterà sabato pomeriggio la squadra più in forma del panorama professionistico italiano: per i ragazzi di Pasquale Marino una rincorsa al primo posto concretizzata con l’1-2 di Novara. Il tecnico siciliano è passato nell’ultimo periodo al 4-4-2 di ‘stelloniana’ memoria, mettendo in soffitta il suo 4-3-3: il 54enne di Marsala può contare su una rosa ben amalgamata e coesa, visto che ben 14 elementi ( Zappino, Bertoncini, Russo, Crivello, Matteo Ciofani, Paganini, Gori, Preti, Soddimo, Sammarco, Gucher, Frara, Daniel Ciofani e Dionisi) furono protagonisti nella storica promozione in A di due anni fa. Squalificato il numero 17, in pole per sostituirlo – ballottaggio con il 26enne tedesco Kragl – c’è Frara.

Lo striscione esposto dalla nord durante Ternana-Entella

Lo striscione esposto dalla nord durante Ternana-Entella

I ‘Dissociati’ contro Longarini «Non ci siamo – il comunicato del gruppo ‘Dissociati de mente 2012’ – mai esposti pubblicamente. Soprattutto perché ci siamo sempre considerati un gruppo d’amici, ancor prima che da stadio. Ci siamo sempre lasciati una libertà vicendevole sui più disparati aspetti, sentendoci accomunati unicamente dall’amore per i colori rossoverdi.
Avendo però mosso, nel recente passato, anche un centinaio di persone, vorremmo rendere pubblica la nostra posizione su un annoso problema: il rapporto tra la città e la proprietà della Ternana Calcio. Il momento è importante, visti gli sviluppi di questi giorni. Noi siamo sempre partiti da un presupposto: il Liberati è lo specchio di ciò che si semina. Potrebbe essere una polveriera, come l’abbiamo visto mille volte, ma è da tempo ridotto a un triste deserto. Questa piazza non ha perso solo generazioni di nuovi tifosi, non ha perso solo migliaia di spettatori e occasioni di rilancio. Non ha perso neanche la passione. Ha perso piuttosto la speranza, perché senza progettazione, senza programmazione, non si costruisce nulla. Terni ha ancora nelle corde gli 8, i 10, i 12 mila che ha recentemente portato allo stadio nei momenti topici. Che potrebbero essere normalità e che invece sono fiammate isolate. Rammarica, dopo più di un decennio d’arrabbiature, vedere ancora aperture di credito a una ‘nuova’ espressione della famiglia Longarini che ricorda in tutto quella della vecchia. Che si è già, insomma, ampiamente confermata sugli standard di sempre, con scelte incomprensibili, inspiegabili e aggiungete gli aggettivi che volete. In questo momento condividiamo il comunicato degli ultras della curva nord, i quali hanno intrapreso l’unica strada rimasta da percorrere. Nessuna strada, in 13 anni, ha cambiato il corso delle cose. E allora siamo convinti che la migliore sia quella a nostra tutela, per la maglia e la città ma in opposizione a questo modo di fare, sostenendo però l’ennesima squadra allestita male. Curioso che il ritorno dell’amministratore unico sia avvenuto quando gli ultras della curva nord stavano chiamando a raccolta la tifoseria, con iniziative ed espressioni di dissenso. Riteniamo che l’amministratore unico non debba essere fino in fondo l’artefice dei nostri destini, incontrando la stampa e i tifosi quando vuole lui, come vuole lui e con la cadenza che spetta decidere a lui. Una volta senza farsi inquadrare, una volta senza far parlare, poi senza più apparire. Domani cosa deciderà di riservarci? Rispettiamo le la posizione di tutti ma noi non ci stiamo! Terni è casa nostra, la Ternana è nostra. Progetti seri non ne abbiamo mai visti, le chiacchiere cadenzate se le porta via il vento. Come la polvere sugli scalini vuoti del Liberati».

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