Ternana, ‘rivoluzione’ tattica difficoltosa

Carbone torna alle origini: verso Salerno con la difesa a tre, ma con problematiche nella messa in atto. Addio 2016 per La Gumina. Petriccione: «Molli lunedì, serve cattiveria»

Condividi questo articolo su

di S.F.

Benito Carbone riparte da dove aveva iniziato. Da quella difesa a tre ‘ammirata’, con risultati disastrosi, in quel di Cittadella al debutto in campionato: il tecnico calabrese verso il cambio modulo in vista della sfida domenicale all’Arechi’ di Salerno contro gli ex Busellato, Vitale e Zito. Delineate anche gran parte delle scelte per il tecnico calabrese che, tuttavia, nella seduta di giovedì pomeriggio non ha avuto vita facile nel cercare di far capire i nuovi dettami tattici. Dall’attacco nel contempo arrivano pessime notizie.

Benito Carbone osserva il riscaldamento dei suoi

Benito Carbone osserva il riscaldamento dei suoi

Addio 2016 infatti per Antonino La Gumina. La punta siciliana è stata operata giovedì a Monza – su indicazione del Palermo, come specifica via Aleardi nel comunicato – per un intervento di plastica ricostruttiva del collaterale mediale del ginocchio sinistro dopo l’infortunio patito contro il Novara: per lui girone d’andata finito in anticipo e saluti al 2017. In rampa di lancio c’è Simone Palombi. Curiosità: presente al ‘Taddei’ il procuratore ternano Luca Urbani, che ha assistito all’intera seduta accanto ad Andrea Turi Vasile, parlandoci a lungo. Magari via Aleardi ha in mente di piazzare un colpo in attacco tra gli svincolati per sopperire alla lunga assenza di La Gumina.

Il trio con Masi, Meccariello e Contini

Il trio con Masi, Meccariello e Contini

Il trio Lavoro differenziato sul manto erboso del ‘Liberati’ per Valjent – tornato dal test amichevole disputato dalla Slovacchia ‘Under’ 21 contro la Scozia – e Dugandžić, assenti gli infortunati Coppola e La Gumina, a mezzo servizio Simone Tascone, in nazionale ‘Under’ 20 Sernicola. Intera seduta dedicata alla partitella per testare i movimenti del 3-4-1-2 contro il 3-5-2 (ma Sannino ha in mente di utilizzare il 4-3-1-2) granata: davanti a Di Gennaro spazio dunque a Masi, Contini e Meccariello, con il ligure provato in posizione centrale nelle battute finali. Ipotizzabile tuttavia una soluzione con l’inserimento di Valjent al posto dell’ex Bari. Al gruppo si è unito anche il capitano della ‘Primavera’, Alberto Roscioli.

GUARDA L’INTERVISTA A JACOOPO PETRICCIONE

Palombi verso la maglia da titolare accanto ad Avenatti

Simone Palombi verso la maglia da titolare accanto ad Avenatti

Carbone e la difesa alta La difficoltà sostanziale emersa giovedì pomeriggio è relativa ai movimenti in fase di transizione offensiva. Carbone è stato costretto a richiamare più volte la difesa – Contini per lo più, occupato centralmento con Masi e Meccarielo ai lati – a causa del mancato avanzamento per mettere in fuorigioco gli avversari: il tecnico calabrese, in un paio di circostanze, è parso contrariato per il ripetersi dello stesso errore durante l’ora e mezza di allenamento.

La voce del leader Non le manda a dire Damiano Zanon. E anche giovedì pomeriggio, dopo lo ‘sfogo’ di lunedì sera, l’aquilano si è fatto sentire sia con Masi che con Carbone: nel primo caso per l’approccio soft del ligure nel giocare la palla, quindi a fine seduta con il 45enne di Bagnara Calabra in un confronto di circa dieci minuti sull’organizzazione della difesa. Una retroguardia che preoccupa e non poco: domenica c’è da fronteggiare un tridente composto da Rosina, Coda e Donnarumma. Davanti invece è tutto deciso in linea di massima: Falletti agirà alle spalle di Avenatti e, con ogni probabilità, Palombi, favorito su Surraco dopo la pessima attuazione dell’uruguaiano lunedì sera. Zanon e Germoni occuperanno le corsie laterali.

Damiano Zanon e Benito Carbone a fine seduta

Damiano Zanon e Benito Carbone a fine seduta

Inizio convincente Un campionato in Lega Pro con la casacca della Pistoiese di Massimiliano Alvini e il salto in B con la Ternana. L’avvio è stato più che convincente per Jacopo Petriccione, per rendimento tra i migliori delle ‘Fere’: «Devo ringraziare il mister, mi sta dando sempre fiducia. A livello personale non voglio aver rimpianti quando esco dal campo e quindi do tutto me stesso: poi è Carbone a decidere chi schierare, se finora mi ha scelto significa che ha visto qualità in me. Il ruolo che ho fatto più spesso – aggiunge sul posizionamento da interno o da regista – e che sento mio è quello di playmaker davanti alla difesa, ma la cosa più importante è avere continuità. Va bene così».

Inferno granata Sannino sul lastrico a Salerno. Senza vittorie da cinque turni e senza gol da oltre 300 minuti: «Domenica andiamo – sottolinea il talento friulano – e sarà un inferno, l’Arechi’ fa paura: dobbiamo essere cattivi, ciò che ci è mancato nel primo tempo con il Benevento, nel nostro mestiere se si vuol giocare ad alti livelli è necessario togliere l’emozione e scendere sul terreno di gioco sempre nello stesso modo . Siamo in un momento brutto perché siamo in quella posizione di classifica e il mister in queste sedute sta provando il 3-4-1-2, non so se giocheremo così o, come sempre, con il 4-3-1-2. Mi trovo bene in tutti i ruoli comunque». A giocarsi una maglia da titolare accanto all’ex ‘Primavera’ viola saranno Di Noia e Bačinovič, con Palumbo defilato.

Jacopo Petriccione contro il Novara

Jacopo Petriccione contro il Novara

La ‘protezione’ dei tifosi Gira male in casa rossoverde. Lunedì sera qualche coro di protesta verso Simone Longarini è partito, oltre a fischi qua e là per i giocatori: «Contro il Benevento siamo stati molli. In B è fondamentale andare in campo ed essere più cattivi degli avversari: giorno dopo giorno cerchiamo di essere il più uniti possibili e darci una mano. Il tifo? Ci ha sempre sostenuto, poi magari ti fischiano e si arrabbiano dopo un primo tempo come quello di lunedì. Tuttavia – conclude Petriccione – sento l’affetto delle persone quando sono in giro per la città, mi fanno spesso complimento e a Terni sto bene».

Vecchia conoscenza All’Arechi’ sarà Daniele Minelli della sezione di Varese ad arbitrare. Striscia negativa aperta con il ‘fischietto’ lombardo: cinque sconfitte consecutive – l’ultima a Vicenza ad aprile, in precedenza contro Bologna, Latina, Carpi e Spezia -, quindi tre vittorie ed un pareggio.  Intagliata e Villa gli assistenti, quarto ufficiale Vito Mastrodonato di Molfetta.

Condividi questo articolo su
Condividi questo articolo su

Ultimi 30 articoli