Ternana salva: festa e tempi d’addio

Chiusa una turbolenta stagione con la salvezza diretta. Tesser si defila: «Credo che la mia esperienza rossoverde sia finita»

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di S.F.

L’obiettivo comune è raggiunto, ora è tempo di bilanci e di addii. Che saranno molti e di ‘peso’ in casa Ternana: a partire da Attilio Tesser, comandante silenzioso di una squadra capace, tra problemi tecnici, austerity sul mercato e vicissitudine societarie, di conquistare per il secondo anno consecutivo una salvezza tutt’altro che scontata. Adesso si festeggia, poi la ‘resa dei conti’.

L’ultimo sforzo Una vittoria davanti al pubblico amico, per salvarsi bene e non ‘deludere’ di nuovo il ‘Liberati’. Questo il desiderio finale di Tesser che, per l’epilogo in rossoverde, è tornato a schierare il ‘suo’ 4-3-1-2. Falletti tra centrocampo e attacco e coppia difensiva composta da Fazio e Valjent: semplice per le ‘Fere’ avere la meglio di un Varese giunto a Terni in formazione molto rimaneggiata e, da retrocessa, senza particolari ambizioni. La volontà del tecnico veneto ha trovato riscontro sul campo, permettendogli di poter vedere un ‘Liberati’ in festa nella sua sfida d’addio: il tanto invocato traguardo dei 50 – 51 il bottino definitivo, lo stesso dello scorso anno – punti è stato tagliato.

Avenatti, Brignoli e Gavazzi tra i migliori della stagione

Avenatti, Brignoli e Gavazzi tra i migliori della stagione

I ‘soliti’ Brignoli, Gavazzi, Avenatti, Ceravolo. I quattro ‘big’ della Ternana per efficacia e rendimento, i veri trascinatori della squadra: se la Ternana è salva lo deve in gran parte alle parate del numero 22 rossoverde e alle giocate del trio offensivo, anche venerdì sera incisivo nel computo delle realizzazioni delle ‘Fere’. Per Gavazzi e Ceravolo – rigore procurato – una partita di spunti, dribbling e accelerazioni per creare spazi ai compagni, l’uruguaiano poi ha suggellato la propria – positiva – serata con lo splendido assist per il 2-0 di Bojinov. Zero i tiri in porta del Varese e Brignoli inoperoso, ma la personale firma dell’estremo difensore sulla permanenza in B della squadra c’è, e molto pesante. Ultima in ordine di tempo la risposta d’istinto sul colpo di testa di Cionek a Modena, di fatto il gesto che ha regalato la salvezza diretta alla società di via Aleardi. Il problema, e bello grande anche, è un altro: dei quattro l’unico che potrebbe rimanere è Ceravolo. La sensazione è che in casa rossoverde si vada verso un corposo ‘repulisti’, con anche il capitano Fazio – contratto non rinnovato – a rischio addio. Con o senza nuova proprietà.

Una salvezza meritata Nemmeno i giocatori per comporre un undici di base. Così era partita la stagione delle ‘Fere’ a Norcia, tra incertezze societarie, un mercato più povero che mai e le contestazioni dei tifosi verso la politica della società. Tesser, pur con qualche momento di confusione e smarrimento, è riuscito a portare a termine il compito con un gruppo con tanta gioventù e poca esperienza: «L’abbiamo raggiunta all’ultimo, con merito. La squadra è rimasta fuori dai playout per 39 partite su 42, c’era tutto il diritto di salvarsi. Abbiamo avuto solo un momento di difficoltà nel girone di ritorno e siamo riusciti a recuperare tanto finendo 12°. Dispiace – il rammarico del tecnico veneto – aver fatto il record negativo al ‘Liberati’, anche se dall’altro lato c’è stato quello positivo in trasferta: mi sarebbe piaciuto che fosse avvenuto il contrario».

GUARDA L’INTERVISTA AD ATTILIO TESSER

65 le panchine ufficiali di Tesser a Terni

65 le panchine ufficiali di Tesser a Terni

Onore e addio Quella con il Varese è stata la 65° panchina ufficiale per Tesser alla guida delle ‘Fere’. Una partita che ha regalato all’allenatore di Montebelluna la seconda salvezza in altrettante stagioni con i rossoverdi. Una 66° partita però non ci sarà: «Penso di aver chiuso con la Ternana, non ho mai parlato con la società in merito.  Non vado in cerca di ingaggio, ma solo dove c’è fiducia e ti vogliono, quindi – la deduzione di Tesser – credo che per me finisca qua. Felice di essere stato a Terni e di aver indossato questa maglia, spero di essermelo meritato. Ringrazio i miei collaboratori: ci abbiamo messo tutto noi stessi, chiaramente anche i giocatori. Tanta passione e cuore sincero per ottenere anche quest’anno la salvezza. Poi vedremo nei prossimi giorni, in linea di massima posso dire che l’esperienza sia giunta al suo termine». Un addio da vincitore.

Un triennio da ricordare Ha chiuso bene Alberto Brignoli il suo triennio rossoverde. 106 presenze e una crescita costante hanno accompagnato il portiere lombardo nella sua avventura da ‘Fera‘. Il ciclo è ora concluso e per lui si aprono le porte della serie A: «Finalmente si festeggia, abbiamo meritato. Soffrendo nel momento più difficile dell’anno e così facendo la salvezza assume ancora più valore. Il mio sogno – commenta Brignoli sul futuro – è quello di giocare nella massima serie, tuttavia se dovessi rimanere a Terni sarei felice. Se tre anni avessi pensato di poter fare oltre 100 partite in B con la Ternana avrei riso, invece ci sono riuscito grazie al lavoro. Un nuovo punto di partenza per me».

GUARDA LE INTERVISTE AD ALBERTO BRIGNOLI, NICOLAS VIOLA E VALERI BOJINOV

Apertura e chiusura C’è anche lo zampino di Nicolas Viola nella salvezza rossoverde. Fu lui ad aprire la stagione realizzativa della Ternana con la punizione di Crotone, venerdì ha invece spianato la strada del successo trasformando il calcio di rigore dell’1-0: «Annata positiva, dove siamo cresciuti molto. Un campionato travagliato per noi, poi sono arrivate le gioie, specie nella gara di Modena: ora penseremo a riposarci, è stato veramente duro. Diciamo che anche a livello personale sono migliorato molto, fuori e dentro il campo, siamo tutti contenti e devo fare i complimenti a squadra e mister per essere stati in grado di uscire da momenti difficili. Dipenderà – chiude Viola parlando delle prospettive future – da quello che faranno Ternana e Palermo, poi deciderò».

L'esultanza dopo il gol di Bojinov

L’esultanza dopo il gol di Bojinov

Il ‘segno’ bulgaro Non segnava da più di due mesi Valeri Bojinov, protagonista di una seconda parte di stagione in ombra: l’infortunio alla caviglia, il lento recupero e il poco minutaggio concesso da Tesser hanno contraddistinto il girone di ritorno del bulgaro, sofferente per le continue panchine. Il sesto gol in campionato ha permesso a Bojinov di chiudere positivamente il legame tra l’ex City e i colori rossoverdi: «Volevo segnare nel derby e l’ho fatto, mi ha consentito di entrare nella storia della Ternana. Ho potuto esultare con i tifosi, per me è stato fondamentale. Sono arrivato con gli applausi e vado via con gli applausi, meglio di così non si può. Ringrazio la città, i supporter e la gente, felice di aver lasciato il mio segno dentro il cuore della tifoseria». La Ternana si ritroverà martedì, quindi le ultime sgambate e il ‘rompete le righe’ previsto per metà settimana.

 

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