Terni, alla Cascata turisti in diminuzione

Nel 2015 sono stati 5.500 in meno, ma nella relazione ‘copia e incolla’ si continua a parlare di «notevole incremento»

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A leggere la relazione sulla gestione 2015 della Cascata delle Marmore, c’è di che essere soddisfatti: «Negli ultimi anni – vi si legge – l’offerta turistica è stata implementata nella componente dei servizi, in quella dei prodotti,
nella valorizzazione strutturale e nel miglioramento delle modalità di visita e fruizione. Grazie a queste attente politiche di gestione e pianificazione degli interventi il posizionamento della Cascata delle Marmore nel mercato turistico nazionale e internazionale è sicuramente aumentato, malgrado un andamento generale non proprio positivo che ha avuto questo settore in questi ultimi anni». Insomma, stiamo andando bene.

Le presenze Tanto che, sempre nella relazione, si legge anche che «il notevole incremento delle presenze turistiche che si è avuto negli ultimi anni non nasce sicuramente a caso, ma è frutto di un lavoro minuzioso di promozione, valorizzazione e tutela del sito naturalistico». E allora a uno gli viene la fretta di leggere subito i numeri.

La delusione E qui finisce il bel sogno: perché le fredde cifre raccontano tutta un’altra storia: nel 2015, infatti, le persone che hanno visitato la Cascata delle Marmore sono state, complessivamente, 384.737, mentre l’anno precedente erano state 390.246. Il saldo negativo, insomma, è stato di 5.509 unità. In calo, anche i paganti: 332.362 nel 2015 contro 336.107 dell’anno precedente. In questo caso la diminuzione è stata più contenuta: 3.745 biglietti ‘staccati’ in meno.

Gli utili Tanto che l’utile di gestione ha fatto registrare un calo di oltre 125 mila euro, scendendo da 849.670,61 a 724.317,87 euro (inferiore anche a quello del 2013, quando fu di 737.465,74 euro). Poi, certo, grazie ad un diverso metodo di ripartizione, l’utile per il Comune è salito di circa 20 mila euro, passando da 594,670,63 a 615.670,19, ma solo cannibalizzando quello per la Provincia, che è sceso da 254.858,88 a 108.647,68 euro.

Il ‘copia e incolla’ E allora, uno si chiede, da dove nasceva tutto l’entusiasmo che trapelava dalle prime righe della relazione per il 2015? Semplice: era un ‘copia e incolla’ da quella dell’anno precedente (questa), quando effettivamente le cose erano andate più che bene. Solo che, a pensarci, forse era il caso di ‘metterci le mani’: raccontare che «il notevole incremento delle presenze turistiche che si è avuto negli ultimi anni non nasce sicuramente a caso, ma è frutto di un lavoro minuzioso», visto che poi si chiude a -5.509, non è bello. Ma forse non c’era il tempo di rifarla, la relazione. E poi, tanto, chi vuoi che le vada a leggere, quelle cose?

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