«Terni ama i cani, però li chiude fuori»

La denuncia è di ‘Terni città futura’: «Alcuni parchi, l’area del Caos fino anche al civico cimitero sono vietati al loro ingresso»

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di ‘Terni città futura’

L’annuale rapporto di Legambiente sugli animali nelle città pone la nostra in vetta della classifica che rapporta i cani registrati all’anagrafe e il numero dei residenti.

Terni insieme a Forli vanta il maggior numero di cani per abitanti, pari a un cane per ogni 3,5 cittadini, laddove la media nazionale è di un cane registrato ogni 7,8 cittadini. Dietro a noi Bologna, Ferrara, Parma, Cremona, Lecco, Monza e Perugia.

parco abbandonatoA questo però sembra non corrispondere un’adeguata attenzione e considerazione amministrativa verso i nostri fidati amici. Alcuni parchi pubblici (peraltro oggi vere e proprie foreste abbandonate!), l’area del Caos fino anche al civico cimitero sono vietati al loro ingresso.

In questi anni molti Comuni hanno promosso il libero accesso agli animali di compagnia a tutti i luoghi pubblici o aperti al pubblico compresi i cimiteri; tenendo conto del fatto che molti cittadini considerano i propri animali d’affezione come componenti a pieno titolo della propria famiglia. Si tratta di una scelta di profonda sensibilità, se pensiamo al caso in cui il cane apparteneva al proprio genitore quando era in vita e con il quale il defunto stesso ha trascorso molti anni della propria esistenza; numerose le storie di cronaca di cani che per settimane si sono recati sulla6 tomba del proprio padrone.

terni divieto caniInvitiamo per questo l’amministrazione e il consiglio comunale, i consiglieri più sensibili, a promuovere la modifica dei regolamenti o delle ordinanze in vigore perché i cittadini abbiano “facoltà di accedere accompagnati dal proprio cane o da altri piccoli animali d’affezione”.

Questo fatto salvo naturalmente l’obbligo di utilizzare il guinzaglio (con museruola per quelli di grande taglia) e l’obbligo per i conduttori degli animali di vigilare sul comportamento degli stessi ed evitare la deposizione di deiezioni rimuovendole immediatamente l’addove ciò avvenga; magari anche inasprimendo la sanzione amministrativa e pecunaria da comminare. Togliere questo divieto sarebbe un segnale di attenzione dell’amministrazione nei confronti dei nostri amici a quattro zampe e al tempo stesso, verso i cittadini che amano i propri animali; un atto di rispetto dei profondi sentimenti che legano persone e animali.

 

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