Terni, apre la bretella: ma solo per una parte

A dicembre l’apertura parziale della ‘Gabelletta-Maratta’. L’assessore Bucari: «Al lavoro per l’intervento sul ponte»

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di S.F.

Il primo ‘tronco’

Il primo ‘tronco’

«Ma quando apre?». Se lo chiedono in molti tra gli abitanti dei quartieri di borgo Rivo e Gabelletta, perché con l’apertura del nuovo centro commerciale Coop il problema traffico in una delle zone più popolose di Terni è tornato alla ribalta: a dare un aiuto in tal senso sarà il collegamento viario Gabelletta-Maratta. Che finalmente, seppur in modo parziale, sta per vedere il ‘semaforo verde’.

L’ASSESSORE STEFANO BUCARI SUL COLLEGAMENTO ‘GABELLETTA-MARATTA’, VIDEO

La prima rotonda (strada di Lagarello)

La prima rotonda (strada di Lagarello)

Ad oltre quattro anni dalla posa della prima pietra, 21 settembre 2011, la strada sta per prendere vita. Ma non nei suoi 2,470 chilometri totali: i mezzi potranno transitare dallo svincolo di via del Centenario fino alla seconda rotonda del percorso che permette il collegamento con strada di Casanova e, a poche centinaia di metri, con l’aviosuperficie ‘Leonardi’. Due dei tre ‘tronchi’ del collegamento, per un totale che sfiora i 2 chilometri: a bloccare l’apertuta totale è la solita questione, il ponte conclusivo. Niente 2015 insomma per il perfezionamento dell’intera opera, ma questo era già noto.

‘GABELLETTA-MARATTA’, APERTURA PARZIALE VICINA: FOTOGALLERY

Il rettilineo di 800 metri verso la seconda rotonda e strada di Casanova

Il rettilineo di 800 metri verso la seconda rotonda e strada di Casanova

Apertura e criticità Il piano originale prevedeva la realizzazione completa in poco più di anni. Ne sono trascorsi quattro per l’apertura parziale, tra proroghe continue e nuove problematiche: «A dicembre aprirà – spiega l’assessore ai lavori pubblici Stefano Bucari – un tratto importante, tra via del Centenario fino alla zona dell’aviosuperficie. Resta in piedi anche l’ipotesi dell’intervento strutturale sul ponte che attraversa – dislivello di oltre 50 centimetri con il percorso – la superstrada e fa sfociare il tracciato sulla Marattana: stiamo definendo con la Regione le modalità d’intervento. Dobbiamo stabilire se fare una nuova gara – aggiunge in merito – per la realizzazione del nuovo ponte o far continuare l’impresa che è attualmente all’opera: ci sono alcune criticità da superare e, una volta fatto, saremo in grado di quantificare sia il costo del progetto esecutivo del ponte che la data definitiva dell’apertura completa». A riguardo intanto, martedì scorso, il responsabile unico del procedimento, l’architetto Mauro Manciucca, ha autorizzato l’emissione di uno stato di avanzamento di lavori di importo ridotto.

Il collegamento con strada di Casanova

Il collegamento con strada di Casanova

La segnaletica «Il manto stradale è finito, si stanno facendo – aggiunge Bucari – le ultime verifiche per quel che concerne la segnaletica orizzontantale e verticale, in modo tale che si possa fare il collaudo e aprire i primi due tratti del collegamento. Siamo agli sgoccioli: in pochi giorni saremo in grado di dire la data di apertura del collegamento».

Il dislivello tra il nuovo percorso ed il ponte

Il dislivello tra il nuovo percorso ed il ponte

L’ipotesi E a fare ulteriore chiarezza sull’aspetto legato alla costruzione del ponte è Mauro Manciucca: «Stiamo facendo internamente il progetto, dopo di che ci sarà la perizia: per il momento siamo alla fase iniziale e vedremo se riusciremo a trovare un accordo con l’impresa – Giubilei S.r.l. in associazione temporanea con Forti S.r.l. – che si è aggiudicata originariamente l’appalto: sono lavori – prosegue il responsabile unico del procedimento – che superano le quantità dell’appalto stabilito all’inizio e quindi c’è da risolvere questa cosa. Se riusciamo a raggiungere questa intesa il collegamento potrà essere completato a metà 2016, altrimenti in caso di nuova gara i tempi si allungherebbero di un paio di mesi. In definitiva ciò che ha fatto slittare in maggior misura le tempistiche è stato il ritrovamento di reperti archeologici nell’ultimo tratto». Non resta che attendere, ma non un ulteriore rinvio possibilmente.

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