Terni: «Ast in attivo, ma niente premi»

Entro febbraio 2017 ThyssenKrupp dovrebbe affidare i lavori per la realizzazione dell’impianto per il recupero delle scorie: Harsco e Tapojarvi in lizza

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Momento delicato, per i sindacalisti della ThyssenKrupp Ast di Terni e soprattutto per quelli che frequentano i social.

Il ‘dibattito’ Marco Bruni, della Fismc, ha addirittura deciso di aprire un gruppo su Facebook e venerdì, al termine del vertice al Mise – al termine del quale i sindacati, anche il suo, si sono detti soddisfatti – ci aveva scritto: «Siamo alle solite. Tutto bene. Allora c… da domani riparte la piattaforma integrativa. Soldi ai lavoratori che hanno messo la parte più importante». Pronta la replica di un lavoratore, con relativa richiesta: «Mettetela sul piatto adesso e vedete la reazione». Altra domanda «Se l’azienda non è più in crisi, come mai noi facciamo sempre cassa integrazione? Come la giustificano?». Il sindacalista deve dare la brutta notizia, che ‘gela’ il dibattito, riportando la versione aziendale: «Dobbiamo consolidare l’attivo prima di parlare di premi».

La ‘cassa’ Quella a cui si fa riferimento è l’ennesima fermata di fine mese che è ormai tradizionale in acciaieria, che a novembre chiuderà con una produzione 88 mila tonnellate, che ha interrotto il lavoro venerdì 25 alle 6 e ripartirà alla stessa ora del 1 dicembre.

I commenti E di consolidamento parlano anche il vice presidente della Regione Umbria, Fabio Paparelli e il sindaco di Terni, Leopoldo Di Girolamo, i quali concordano sul fatto che «è sicuramente un fatto molto positivo che il bilancio dell’Ast di Terni sia tornato a produrre un utile nell’anno fiscale 2015-2016 tanto da far uscire l’industria ternana dalla lista delle Aziende italiane in crisi. Vogliamo esprimere tutto il nostro apprezzamento per il risultati raggiunti, che sono coerenti con gli impegni assunti dall’azienda rispetto al Piano industriale che avevamo concordato con tutte le parti interessate. L’auspicio è che questo risultato si consolidi e si rafforzi ulteriormente anche grazie alle opportunità che saranno offerte dalle misure previste nel programma per l’area di crisi complessa Terni-Narni insieme a quelle che vengono dai provvedimenti dedicati all’industria ‘4.0».

Le scorie Nell’incontro al Mise, peraltro, i manager dell’Ast avrebbero assicurato che entro il mese di febbraio del 2017 sarà finalmente conclusa la lunga trafila di selezione – il progetto era stato presentato ufficialmente praticamente un ano fa – che porterà all’assegnazione dell’incarico di realizzare l’impianto di bonifica delle scorie che vengono accumulate sulla collina di Pentima e nella quale, poi, dovrebbe sorgere l’altrettanto famoso ‘parco’, annunciato subito dopo il progetto precedente.

La scelta Ad essere rimaste in lizza sarebbero due aziende: la statunitense Harsco, che con il ‘terminale’ Ilserv opera già all’interno di Ast – pur se ha recentemente perso importanti commesse – e la finlandese Tapojarvi, che ha ottimi rapporti di collaborazione con la connazionale Outokumpu.

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