Terni, bando mense: «Vittoria parziale»

Il Comitato Commissari Mense attacca Uil e CoSec: «Assenti al tavolo partecipativo, non sanno. Corpi estranei nei piatti, dove erano Asl e Comune?»

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Mense e bando per la refezione scolastica, il clima si riscalda di nuovo. Dopo l’infinita battaglia di inizio anno sui tavoli di partecipazione, ecco che, a poche settimane dalla scadenza dell’appalto, torna a ‘tuonare’ il Comitato Commissari Mense. Che ne ha per tutti: nel mirino – mai stata liaison amichevole tra loro – il CoSec, ma non solo.

MENSE, PROTESTE E RICHIESTE

Gli attacchi Il Ccm ‘calma’ in prima battuta Uil e CoSec: «A meno di due mesi dalla scadenza dell’attuale appalto, finalmente tutto è pronto per la nuova gara per il servizio di refezione scolastica, ma questo epilogo per quanto ci riguarda non è soddisfacente. Ci dispiace deludere la Uil, non capendo come possa celebrare la sua vittoria, visto che, come il CoSec, non ha partecipato al tavolo di lavoro e perciò non è a conoscenza di come si è svolto il percorso che ha portato a questo capitolato»

Le rappresentanti del Comitato Commissari Mense

Le rappresentanti del Comitato Commissari Mense

La ‘rivendicazione’ Il Comitato Commissari Mense sottolinea infatti che « il nuovo capitolato è stato presentato giovedì scorso, ai soli soggetti che avevano partecipato ai lavori di marzo e aprile: presidi, rappresentanti di Cgil e Cisl e delle associazioni di consumatori, genitori rappresentanti delle Commissioni Mensa e del nostro Comitato. Molte delle buone proposte scaturite nel tavolo di lavoro sono state recepite, a partire dall’obiettivo principale del mantenimento delle cucine in loco, per seguire con la garanzia sulla qualità degli alimenti, l’uso di stoviglie ecocompatibili, maggiori controlli e sanzioni più chiare, orari minimi degli addetti, manutenzione di cucine e attrezzature, trasparenza e accessibilità tramite un portale web, istituzione di una Commissione Mensa Cittadina».

L’ALTA TENSIONE AD INIZIO ANNO

Vittoria parziale C’è qualcosa che non va tuttavia: «Non è stata però una vittoria su tutti i fronti. L’amministrazione è rimasta sulla posizione già preannunciata, anche se fortemente criticata: sarà una concessione di servizi. Ceduta quindi, oltre all’acquisto delle derrate e la preparazione dei pasti, anche la gestione delle iscrizioni e della riscossione delle rette. Resterà invece al Comune la definizione delle rette, dei criteri di agevolazione, dei menù e della qualità degli alimenti».

La preparazione del 2° tavolo tecnico, 30 marxzo 2016

La preparazione del 2° tavolo tecnico, 30 marxzo 2016

La critica Il Ccm ritorna poi a evidenziare la diversità di comportamento durante il percorso di partecipazione: «Visto che alcune parti parlano di “incontri blindati in cui si decide”, ricordiamo – spiegano – che quando è stato aperto il tavolo di lavoro, è stata concessa a tutti la possibilità di partecipare, ma molti non hanno voluto partecipare, per protesta o scelta politica. Noi come Comitato Commissari Mense abbiamo deciso di sfruttare l’occasione e partecipare, e alcuni altri lo hanno fatto in qualità di genitori commissari mense dei plessi scolastici, perché abbiamo scelto il dialogo, perché valeva la pena provare, e in parte siamo riusciti, a far valere le nostre ragioni».

DISSAPORI AL GAZZOLI A MARZO

Giochi politici Tra marzo e aprile le tensioni non erano di certe mancate: «Siamo convinti che il raggiungimento dell’obiettivo di un servizio di qualità sia il frutto della nostra determinazione; sapevamo che il confronto con l’amministrazione sarebbe stato arduo, ma certo non ci aspettavamo di essere continuamente tirati in mezzo a liti e giochi politici che non ci appartengono, offesi da ogni parte come cittadini e genitori, quando la nostra lotta per la difesa del diritto alla salute e ad una corretta alimentazione in realtà avrebbe dovuto mettere tutti d’accordo».

Disinteresse «Siamo stati lasciati completamente soli – aggiungono – nel nostro confronto con l’amministrazione, e anzi, primi ed unici che si sono preoccupati di fare un sopralluogo anche nel centro unico di cottura, da cui partono i pasti per diverse scuole, quando abbiamo pubblicato l’esito dei nostri controlli, e le irregolarità riscontrate, nessuno si è interessato, di nessuna parte politica. Abbiamo scritto all’ufficio Scolastico del Comune sollecitando sanzioni alla ditta, abbiamo ripetuto i sopralluoghi, ripubblicato i risultati, ma tutti allora non se ne sono curati».

Terni mense servizi sociali7I pasti Nel mirino finiscono anche Comune e Asl: «Eppure oggi qualcuno si sveglia e denuncia vecchi casi di corpi estranei nei piatti dei bambini; perché queste notizie continuano ad essere contenute in fogli sventolanti e non vengono rese pubbliche come abbiamo fatto noi in tempo reale? Ma la dirigente del Comune e la Asl in questi anni che hanno fatto? Ci aspettiamo che venga fatta chiarezza».

No rinvio Il Comitato Commissari Mense, infine, chiede che non si rallenti il processo: «La soluzione oggi non può essere il rinvio ancora della nuova gara, visto che si mette in dubbio anche la regolarità dell’ultima proroga dell’attuale appalto. Il nuovo bando va approvato subito, seguendo il corretto iter amministrativo. E vanno subito chiarite la questione delle agevolazioni per le diverse fasce Isee, e convocare le parti per scrivere sia la nuova Carta dei Servizi che il regolamento per la Commissione Mensa Cittadina; il confronto su questi temi non va rimandato e noi, come sempre, ci saremo con le nostre proposte. E soprattutto saremo ancora a vigilare sull’effettiva gestione del servizio, sperando che ancora più genitori prendano coscienza dell’importanza del ruolo che, tramite le commissioni mensa, possiamo svolgere – concludono – per garantire ai nostri bambini una mensa di qualità».

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