Terni, caso-Comune: indagine entra nel vivo

Fra riesame e interrogatori le difese iniziano a comporre il puzzle. Alcune posizioni appaiono più ‘centrali’ ma l’indagine è aperta e non si escludono colpi di scena

Condividi questo articolo su

Il percorso di avvicinamento ai contenuti ed alle ragioni dell’indagine ‘Spada’ – emersa lo scorso 17 novembre con gli oltre trenta decreti di perquisizione eseguiti da polizia di Stato e guardia di Finanza – procede inesorabilmente e presto condurrà all’acquisizione, da parte dei legali di alcuni dei principali indagati, delle ‘carte’ messe a disposizione dalla procura.

I legali di alcuni indagati

I legali di alcuni indagati

‘Riesame’ in vista Una delle strade principali, scelta ad esempio dagli avvocati Massimo Proietti e Roberto Spoldi – che difendono, il primo Carlo Andreucci (coop Alis) e il secondo l’assessore Stefano Bucari, Sandro Corsi (coop Actl) e Stefano Notari (coop Alis) – è quella del riesame ‘reale’, ovvero l’istanza di dissequestro degli atti acquisiti lo scorso 17 novembre dagli inquirenti, di fronte al tribunale di Terni in composizione collegiale. L’udienza, per tutti, è stata fissata martedì 29 novembre e va detto che l’esito, in un senso o nell’altro, non sembra così rilevante nel contesto dell’indagine né delle singole posizioni, alcune delle quali sono più rilevanti (ed altre meno) a prescindere da ciò che sancirà il ‘riesame’.

operazione-spada-a-terni-17-novembre-2016-12Le ragioni In realtà il passo compiuto consentirà, e in qualche caso ha già consentito, alle persone coinvolte ed ai rispettivi difensori di avere finalmente qualche elemento in più sulla strada percorsa dalla procura nel portare avanti il proprio lavoro, ma anche sulla ‘genesi’ dell’indagine, costituita da più esposti ma probabilmente partita da una denuncia in particolare. ‘Carte’, quelle messe a disposizione dal pm, che contengono stralci di intercettazioni (telefoniche ed ambientali), riferimenti chiari alle denunce da cui si sono poi sviluppati i sette filoni dell’operazione ‘Spada’ ed altri elementi certamente utili per chi sta studiando la propria linea difensiva.

operazione-spada-a-terni-17-novembre-2016-2Interrogatori Altri – il dirigente comunale Renato Pierdonati, il funzionario Federico Nannurelli, l’assessore comunale al bilancio Vittorio Piacenti D’Ubaldi e il commercialista Goffredo Maria Copparoni – hanno per il momento scelto una strada diversa in accordo con i propri difensori, l’avvocato Francesco Donzelli per i primi due, il collega Attilio Biancifiori per il terzo e l’avvocato Carlo Orsini per il quarto. La strada è quella degli interrogatori che devono essere ancora fissati e in cui gli indagati contano di chiarire, se non del tutto almeno in larga parte, la propria posizione nel contesto dell’inchiesta.

L’idea La procura di Terni, sulla base degli elementi acquisiti, è convinta che alcune gare di appalto pubbliche – in parte completate e in parte no – siano state ‘indirizzate’ dal Comune per favorire determinate realtà della cooperazione ternana, giudicate vicine all’amministrazione. Un costrutto teorico che gli inquirenti sono convinti di poter cristallizzare e consolidare con il passare dei giorni e il procedere di un’indagine assolutamente aperta e che, per forza di cose, non può escludere ulteriori passi anche clamorosi.

Notari, Cimadoro, Corsi e Sabatini

Notari, Cimadoro, Corsi e Sabatini

«Serve equilibrio» Intanto Sandro Corsi della coop Actl ha diffuso, nella serata di sabato, una breve nota in cui ribadisce la propria posizione rispetto all’indagine ‘Spada’: «Ringraziando per l’equilibrio e l’attenzione con cui state seguendo le nostre, spero temporanee, vicende – scrive – voglio però sottolineare la mia e nostra assoluta estraneità a titolazioni quali ‘procura costretta’, ‘pressing’, poiché riteniamo che gli organismi inquirenti debbano fare con serenità e senza giudizio alcuno il loro lavoro, con i tempi e le modalità che scelgono e parimenti invito i nostri legali nell’avere e consolidare il rapporto con l’informazione, mantenendo un profilo di assoluta asetticità».

Condividi questo articolo su
Condividi questo articolo su

Ultimi 30 articoli