Terni: «Centrodestra diviso e perdente»

Impietosa l’analisi che fa Stefano Olimpieri, presidente di Polis – Progetto Civico, dopo il voto per le elezioni in Provincia

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di Stefano Olimpieri
Presidente di Polis – Progetto Civico

Al di là dell’assurdo sistema per l’elezione del Consiglio provinciale (ricordiamo che il voto ponderato crea la matematica certezza che siano esclusivamente i Consiglieri Comunali di Terni a determinare il risultato, mentre tutti quelli degli altri 32 Comuni della Provincia sono solamente delle comparse) prendiamo atto che la lista PROGETTO CIVICO, all’interno della quale si riconosceva con propri candidati l’Associazione POLIS, non ha raggiunto per un soffio il risultato sperato, quello – cioè – di eleggere un membro nel Consiglio provinciale.

Pur avendo preso 33 voti, molto più del 10% di coloro che si sono recati alle urne, la nostra lista con il voto ponderato non è riuscita a centrare l’obiettivo. Nel prendere atto del risultato, constatiamo per l’ennesima volta come i vertici apicali del centrodestra provinciale (con il supporto di qualche bella testa romana) abbiano dimostrato di “giocare” per essere non competitivi e per impedire la creazione di una classe dirigente diffusa sul territorio: ripicche personali, veti e contro veti hanno impedito di poter costruire una aggregazione unitaria e coesa che fosse alternativa al PD, tanto che a poche ore dalla scadenza del termine per presentare le candidature la nostra Associazione ha dovuto prendere atto di non essere gradita ed ha dovuto necessariamente attivarsi per costruire, prima, e presentare, poi, una lista autonoma da quella del centro destra ufficiale.

Nel fare questo POLIS, insieme agli altri amici e all’appoggio della Lega Nord Provinciale in questo momento vera forza di opposizione, ha dimostrato di avere una sua forza ed una sua autonomia, mettendo in azione decine e decine di Amministratori comunali – tra i quali la stragrande maggioranza degli Amministratori di quei Comuni che non sono a guida PD – al fine di strutturare una squadra dignitosa e competente.

Aver diviso il campo nell’area alternativa al blocco di potere del PD ha avuto conseguenze gravi, sia sotto il profilo politico che sotto quello concreto. Sotto il profilo politico perché ancora una volta i vertici del centro destra non hanno ragionato per vincere e per creare una seria e reale alternativa al PD, ma solo per mettere delle piccole bandierine e per cercare di farsi le scarpe a vicenda; sotto il profilo concreto perché la somma dei resti delle due liste avrebbe assicurato la matematica certezza di eleggere il terzo Consigliere, se non il quarto.

E’ un fatto politicamente grave e rilevante che esigerebbe un dibattito ed un confronto per comprenderne le ragioni e per evitare di fare altri errori in futuro. Ma fino a quando la politica viene fatta per esclusivo spirito di autoconservazione ed ha come elemento principale la autoreferenzialità, tutta un’area politica sarà obbligata a soccombere.

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