Terni, Comune e Atc: un credito a rischio

Manca un milione e 175 mila euro per la gestione dei parcheggi di superficie, ma il timore è che quei soldi non arrivino

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Un pateracchio. E una situazione, l’ennesima, nella quale il Comune di Terni si sarebbe andato a cacciare sapendo di cosa si trattava e dalla quale uscire sarà praticamente impossibile. Perché, recita la relazione della commissione ‘controllo e garanzia’ del Comune di Terni, «il monte crediti vantato dal Comune verso Atc, legato alla riscossione dei parcheggi di superficie» ammonta a un milione, 175.706,63 euro oltre interessi e spese.

LA RELAZIONE SU ATC 

Atc Parcheggi Ma la cosa più inquietante, sempre secondo la relazione, è che «il credito vantato dall’amministrazione nei confronti di Atc Parcheggi, portato tra i residui attivi, è di difficile riscossione creando non poche difficoltà all’amministrazione che è in grave crisi di liquidità e fa costantemente ricorso ad anticipazioni di cassa. Al riguardo c’è da rilevare che le somme dovute da Atc non sono crediti per servizi resi ma riscossioni in nome e per conto del Comune di Terni. Che l’ingegner Corradi, presidente della società ha dichiarato che tali somme andrebbero in compensazione dei lavori svolti da Atc alla Aviosuperfice, non tendo in alcun conto che non è possibile una eventuale compensazione tra poste contabili ascrivibili a due diverse società. Su tutta la sopra descritta partita si sono accumulati, nonostante segnalazioni scritte da parte di taluni uffici, ritardi, inazioni che hanno compromesso ogni regolarità nei rapporti istituzionali e contabili. A tutt’ora, infatti, non è stata avviata nessuna procedura di riscossione coattiva con il concreto rischio che si delinei una evanescenza del credito».

Partite di giro La relazione della commissione, infatti, dice che «il credito per i mesi di esercizio dell’anno 2015, da versare in favore del Comune di Terni, è ancora da quantificare ma stimabile in circa 140 mila euro, secondo quanto riferito dall’Ufficio Ragioneria del Comune» e che «la società Atc Parcheggi sta trattenendo incassi dovuti al Comune con la motivazione che tali crediti dovranno andare in compensazione anche dei lavori svolti presso Atc Aviosupeficie», mentre è emerso che «Atc Parcheggi non può trattenere le quote di credito spettanti al Comune di Terni a nessun titolo».

La struttura La commissione spiega poi che «si è appreso inoltre che, avendo l’Atc un’architettura societaria molto variegata, vale a dire che per ogni servizio espletato – dal trasporto pubblico, ai parcheggi interrati e di superficie, all’Aviosuperficie – esiste una diversa ragione sociale, con un nome diverso e con un assetto societario differente, si evidenziano soggetti giuridici dissimili, con sfere di imputazioni giuridiche dei crediti e dei debiti disuguali l’una dall’altra, assoggettati al rispetto di convenzioni diverse. È quindi impossibile pensare all’assolvimento dei debiti attraverso la compensazione. Rimarrebbe infatti difficile dimostrare come soggetti giuridici diversi possano compensare i loro crediti e debiti. L’inegner Maurizio Galli ha affermato dunque che con il trattenere l’incasso da parte di Atc si configura una operazione impropria».

Gli interrogativi Ma il documento della commissione ‘controllo e garanzia’ va oltre: prende in esame i passaggi relativi all’ipotesi – che pure era emersa – di internalizzazione del servizio, mettendo ‘nero su bianco’ che «resta inattuato il punto che prevedeva che in caso non ci fossero stati riscontri positivi per la internalizzazione, sarebbe stata presentata al consiglio comunale entro il 2015 una proposta per esternalizzazione mediante gara, cosa mai avvenuta». Mentre in relazione all’affidamento della gestione dei parcheggi a Terni Reti la commissione scrive che «un affidamento in house providing non implica automaticamente che l’affidamento possa essere completato mediante provvedimento di giunta comunale e successivo atto del dirigente che dovrebbero definire anche i contenuti economici della convenzione di affiamento. La quantificazione e la modalità di erogazione del corrispettivo deve necessariamente essere una competenza del consiglio comunale, in quanto inciderà direttamente sui futuri equilibri del bilancio dell’ente».

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