Terni, con ‘RiFiorita’ staffetta di solidarietà

Una serie di eventi, dal 13 dicembre al 25 febbraio, organizzato dall’associazione ‘Tracce’ insieme ad altre realtà del territorio

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Un progetto di rinascita: dei luoghi e delle comunità umbre colpite dal terremoto, ma anche personale di tutti coloro che, coinvolti nel progetto, daranno vita alla costruzione di una rete di relazioni solidali che possa fronteggiare la sempre più diffusa tendenza allo scontro e alla sfiducia verso l’altro. Una staffetta di eventi, dal 13 dicembre 2016 al 25 febbraio 2017 organizzato dall’associazione ‘Tracce – Terni accessibile’, in rete con le associazioni del territorio.

La lotteria benefica Lo strumento utilizzato per raccogliere fondi è una lotteria benefica ‘partecipata’, attraverso un percorso di attivazione della cittadinanza che, coinvolgendo un’estesa rete di associazioni nell’organizzare iniziative tra loro correlate, contribuisce alla vendita dei biglietti. Si tratta di una vera e propria staffetta di eventi, azioni e iniziative declinate a seconda dei linguaggi, della sfera di interesse e delle attività specifiche di tutte le associazioni, attività produttive ed enti coinvolti, con l’idea di rendere virale il prezioso messaggio di solidarietà e collaborazione alla base del progetto, veicolandolo con ogni strumento convenzionale o innovativo a disposizione.

IL PROGRAMMA DELLA STAFFETTA

La staffetta prenderà avvio il 13 dicembre 2016 e si chiuderà in coincidenza dell’estrazione pubblica dei premi, sabato 25 febbraio 2017 dopo la festa di San Valentino. È previsto un incontro di apertura, presso la sala consiliare del Comune di Terni il 13 dicembre, in cui sarà lanciato ufficialmente il progetto, gli eventi e le azioni proposte dai tanti soggetti aderenti, che avranno occasione di incontrarsi e presentarsi coralmente. Nel corso dell’iniziativa ci sarà la consegna del testimone (simbolicamente rappresentato da un fiore) al soggetto che realizzerà il primo evento in programma.

La comunicazione Lo sviluppo della staffetta vedrà la promozione e l’attuazione delle iniziative già programmate nonché l’inserimento delle ulteriori nuove proposte che potranno essere avanzate in itinere. La gestione dell’iniziativa sarà supportata da opportuni strumenti di comunicazione necessari ad animare, aggiornare, diffondere il progetto, anche tramite elementi che ‘contrassegnino’ viralmente i partecipanti, sia sui social (utilizzando il logo del progetto come immagine del profilo), che nella realtà (adesivi e gadget da applicare su oggetti di uso quotidiano) moltiplicando così la visibilità del progetto. Elemento cardine dell’immagine e della comunicazione di ‘RiFiorita’ è il testimone, e cioè quell’oggetto (un fiore) che attraverserà di evento in evento l’intera staffetta, fino a essere riconsegnato all’organizzazione nella serata di chiusura.

Serata conclusiva Il programma si chiuderà con una serata conclusiva, prevista per il 25 febbraio 2017 al teatro Secci di Terni, animata da esibizioni di musica, danza e teatro, una grande festa collettiva delle associazioni aderenti, in cui saranno invitati i beneficiari della lotteria, saranno premiati i vincitori dei vari premi della lotteria, riconsegnato il testimone e saranno raccontati e condivisi gli esiti della staffetta dai suoi stessi protagonisti.

Relazioni virtuose Con il passaggio di testimone da un evento all’altro, da un’azione a quella successiva ‘RiFiorita’ «vuole affermare che insieme si rinasce, che aiutare la ricostruzione aiuta anche noi tutti a promuovere nuovi rapporti fra le persone», spiegano dall’associazione. «Noi siamo il seme e questo è il tempo propizio per rendere fertile la nostra terra. La cultura dell’inclusione, la valorizzazione dell’uomo e dei diritti, così come del territorio, sono idealmente l’acqua del fiume che, come il Nera, collega Terni a Castelluccio di Norcia, in un percorso a ritroso nella valle verso la sorgente». Valorizzare un patrimonio di virtuose relazioni e collaborazioni ternane e non solo, così come recuperare un antico legame culturale e affettivo con i luoghi e i paesaggi colpiti dal sisma, «ha il significato di irrorare di nuova vita l’idea di comunità, di espanderla dalla pianura fino alle montagne, innescando così processi fecondi di conservazione della vitalità di quei luoghi, di ripresa delle attività produttive e turistiche e creando un’ampia rete di relazioni umane, progettuali ed imprenditoriali volta a una ricostruzione comune che si perpetui anche oltre l’emergenza».

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