Terni, degrado urbano: «E il Comune? Muto»

Per il Giubileo l’amministrazione ha obbligato gli abitanti del quartiere Duomo a ripulire dalle scritte i loro palazzi. «Ma chi si occupa degli edifici pubblici e degli altri quartieri?»

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di A.V.

degrado, via del vescovadoIl Giubileo della misericordia è finito, le porte sono state chiuse, ma il degrado a Terni è sempre lo stesso e i cittadini non ci stanno più. Via Aminale, via dell’Arringo, via del Vescovado, via XI febbraio e via del teatro romano sono le zone colpite dalle ordinanze municipali di gennaio scorso, con le quali si chiedeva agli abitanti di provvedere alla rimozione delle scritte abusive sulle facciate dei loro palazzi.

L’ordinanza Il 12 gennaio ad alcuni condomini del quartiere Duomo arrivò la notifica da parte del Comune, secondo la quale avrebbero dovuto provvedere, a loro spese, al ripristino delle condizioni degli edifici in cui abitano. Il tutto in ottemperanza all’ordinanza municipale ex articolo 40 e 32 del Regolamento edilizio comunale che prevede, per l’appunto, che siano i cittadini a mantenere in buone condizioni gli edifici. Fin qui tutto bene, se non fosse che la notifica arrivò sparsa nel ‘territorio’ a macchia di leopardo. E addirittura nello stesso palazzo ci fu chi la ricevette e chi no. È proprio da questa anomalia che inizia la nostra storia.

degrado, scritte muriIl Giubileo «Sono anni che le facciate dei nostri palazzi vengono imbrattate – raccontano – e siamo stati sempre noi a ripulirle, senza chiedere niente a nessuno, e soprattutto senza nessun ‘ordine’ da parte del Comune. Ora solo perché c’è stato il Giubileo dobbiamo provvedere in tempi strettissimi e solo noi che abitiamo in zona Duomo? Se il decoro vale per il periodo del Giubileo deve valere sempre. L’amministrazione non può svegliarsi solo in queste occasioni e soprattutto non può far ricadere tutto sulle spalle dei cittadini. Noi facciamo il nostro e ripuliamo, ma gli edifici pubblici? Chi ci pensa a quelli?».

degrado, liceo artistico«Discriminati» Ma non è solo questo che non va, è tutto il modo in cui il Comune ha agito. «Oltre al fatto che non si deve pensare al decoro solo per il Giubileo, dove si è visto mai che le lettere vengono inviate a qualcuno si e a qualcuno no?, dice. «Ma non parliamo del quartiere, parliamo dello stesso palazzo. E poi i tempi. Sono decisioni che deve prendere tutto il condominio. La lettera va mandata all’amministratore, con giusto anticipo, e sarà lui a pensare ad organizzare. È stata un’azione amministrativa contraddittoria, iniqua e discriminatoria».

degrado, scritte muroPubblico e privato «Inoltre il decoro urbano nel pubblico non esiste», continuano. Hanno allora mandato una lettera al Comune corredata di foto, senza limitarsi alle scritte abusive e senza limitarsi al quartiere, ma facendo un giro di tutta la città documentando anche le buche sul manto stradale, il verde pubblico e tutto quello che prevede il regolamento edilizio.

degrado, scritte muro, quartiere duomoAbuso di potere Da tutto questo nasce l’accusa da parte dei cittadini della zona di ipotetico abuso di potere. Loro dicono di «ripulire continuamente i palazzi», ma anche che «i vandali continuano a esserci. I ragazzi il sabato sera escono, fanno scritte sui muri, l’amministrazione investe per mettere i fiori nei vasi e cosa succede? I vandali arrivano svuotano le fioriere e tirano i pezzi sulle macchine. Non c’è videosorveglianza, non passa una pattuglia, niente di niente. Ma invece di mettere le telecamere solo per la ztl non potrebbero controllare quello che succede il sabato sera?».

degrado, buche stradaLe lettere I cittadini non si sono però fermati neanche per una attimo, eleggendo una ‘portavoce’ che non si è limitata a mandare una sola lettera all’amministrazione. Ha iniziato quello che potrebbe definirsi uno scambio epistolare, se non fosse per il fatto che il Comune non ha mai dato una risposta. O meglio, di fronte alla richiesta di fare qualcosa per gli edifici pubblici, hanno detto: «prenderemo in esame la documentazione fotografica, vedremo». Ma oggi, dopo quasi 10 mesi, la situazione è sempre la stessa. Niente hanno potuto le lettere inviate quasi mensilmente dalla signora. Giovedì mattina ne ha inviata un’altra, consapevole che in questo momento sono impegnati con cose ben più grosse, ma non si perde d’animo e nella sua ultima epistola chiede: «al termine del Giubileo, l’amministrazione ha provveduto in proprio al ripristino del degrado urbano pubblico? Ha intimato con le identiche ordinanze, a tutti gli altri cittadini della città comunale (fornendone apposito elenco)di cancellare le scritte abusive?». Aspettiamo e vediamo cosa avrà da ridire il Comune, se risponderà.

 

 

 

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