Terni, fondi all’Isrim: Bistoni a giudizio

Indagine finanziamenti Miur: processo per cinque persone

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di Fabio Toni

Gli accertamenti del nucleo di polizia tributaria della guarda di finanza di Terni si erano conclusi nel maggio dello scorso anno ed erano stati seguiti da una relazione corposa, finita direttamente all’attenzione della procura. Nel mirino degli inquirenti, attraverso un’operazione non diversa da quelle eseguite in altre realtà italiane, c’era finita l’erogazione di finanziamenti da parte del Miur – il ministero dell’istruzione, dell’università e della ricerca – nei confronti dell’Isrim, l’istituto di ricerca ternano, fallito lo scorso febbraio a causa della grave situazione debitoria.

A giudizio L’indagine avviata al tempo dagli inquirenti è sfociata in un procedimento penale che mercoledì mattina ha visto il rinvio a giudizio di cinque persone, deciso dal gup Simona Tordelli, per il reato di truffa. A processo ci sono finiti alcuni ‘ex’ dell’Isrim: l’ex magnifico rettore Francesco Bistoni (già presidente dell’istituto di ricerca), Andrea Crisanti (ex presidente del cda) – entrambi difesi dall’avvocato Francesca Cicchetti del foro di Roma -, Paolo Boccanera (ex vicepresidente), Andrea Moriconi (ex amministratore delegato) e Daniela Rossi (ex direttore generale). Tutti, ad eccezione della sola Daniela Rossi, sono stati rinviati a giudizio anche per la violazione degli articoli 2 (‘dichiarazione fraudolenta mediante uso di fatture per operazioni inesistenti’) e 8 (’emissione di fatture o altri documenti per operazioni inesistenti’) del decreto legislativo del marzo 2000 sui reati tributari.

Ipotesi truffa Per gli inquirenti ci sarebbe stata, in sostanza, un’illegittima percezione, da parte dell’Isrim, di circa due milioni di euro di finanziamenti accordati dal Miur in relazione ad alcuni programmi di sviluppo. Di questi, ne sarebbero stati effettivamente erogati poco più della metà. L’ipotesi di truffa, inizialmente incentrata su quattro episodi, si è di fatto ridotta ad un solo episodio – per alcune decine di migliaia di euro – per intervenuta prescrizione degli altri tre. Le presunte violazioni fiscali ipotizzate dalla guardia di finanza, e quindi dalla procura, sarebbero strettamente legate all’ipotesi di truffa, con l’imponibile dell’Isrim ‘abbattuto’ da fatture passive che, per i militari, non potevano essere dedotte.

L’udienza Il gup ha accolto le richieste formulate in aula dal pm Raffaele Iannella. Assente in udienza il ministero dell’istruzione, citato come parte offesa nell’ambito del procedimento. Il dibattimento è stato fissato per dicembre di fronte al tribunale di Terni in composizione monocratica. Gli imputati sono difesi dagli avvocati Luigi Zingarelli e Folco Trabalza del foro di Terni, Francesco Maria Falcinelli del foro di Perugia, Rossella Cicchetti e Alfredo Gaito di Roma. Attraverso i propri legali, tutti gli imputati ribadiscono «la totale estraneità alle contestazioni mosse e peraltro già ridimensionate». Un aspetto definito «inequivocabile e destinato ad emergere con chiarezza nel corso del dibattimento».

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