Terni, il liceo ‘Tacito’ festeggia 80 anni

Il 28 ottobre del 1936 il liceo ginnasio si trasferì nel nuovo edificio: «Una scuola che vive e ha vissuto le crisi come metamorfosi»

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di Fra.Tor.

Era il 28 ottobre del 1936 quando il liceo ginnasio si trasferì nel nuovo edificio costruito dall’ingegner Guazzaroni nell’area dei Camporeali, secondo uno stile tipico dell’architettura fascista. In occasione del trasferimento, il liceo ha assunto la denominazione di ‘Cornelio Tacito’ che tuttora conserva. Festa grande quindi, venerdì, per il liceo classico di Terni, che ha celebrato gli 80 anni dall’inaugurazione della sua sede.

terni-liceo-classico4Le celebrazioni «Una giornata che vuole ricordare quella di 80 anni fa», ha spiegato il dirigente scolastico, la professoressa Roberta Bambini, agli ospiti presenti. «Il liceo classico ‘Tacito’ è una scuola che educa, che presenta un piano di studi aperto e flessibile, grazie anche alla politica scolastica avviata in passato. Una scuola che sa coniugare la tradizione con l’innovazione, questo anche grazie ad un’attenta e illuminata progettazione educativo-didattica. Una scuola aperta anche a nuove prospettive e coerente alla vocazione più nobile e più antica di formare le future generazioni, che vive e ha vissuto le crisi come metamorfosi».

L’INTERVISTA AL DIRIGENTE SCOLASTICO ROBERTA BAMBINI – IL VIDEO

terni-liceo-classico3Gli ospiti Il presidente della fondazione Carit, Luigi Carlini, non ha potuto partecipare alle celebrazioni, ma ha voluto comunque fa recapitare le sue «più sincere congratulazioni nei confronti dell’istituto scolastico, esempio di eccellenza e prestigio per l’intera città». Il viceprefetto della provincia di Terni, Andrea Gambassi, ha portato i saluti del prefetto Angela Pagliuca, sottolineando «il bel traguardo raggiunto da un istituto che ha formato gran parte della società civile di Terni. Una scuola di grande formazione che si è saputa adeguare ai tempi». Presente alle celebrazioni anche la professoressa Maria Rita Chiassai, ex dirigente scolastico dell’istituto, molto legata al ‘Tacito’. «Sono convinta – ha detto – che gli studi umanistici aprano la mente, formino le persone, aiutino nell’autonomia, ad essere creativi e critici. Studiare lingue, come il greco e il latino, è importante, come è importante vedere gli studi classici dal punto di vista storico; ci aiutano a leggere il passato per conoscere bene il presente e per riuscire a conoscere bene noi stessi e diventare veri uomini e vere donne».

terni-liceo-classico7La storia Nel 1936 il liceo ginnasio si trasferisce nel nuovo edificio costruito dall’ingegner Guazzaroni nell’area dei Camporeali, secondo uno stile tipico dell’architettura fascista. In occasione del trasferimento il liceo ha assunto la denominazione di ‘Cornelio Tacito’ che tuttora conserva. La scuola, però, vive il travaglio della storia: passa attraverso la guerra, la crisi del dopoguerra, il fascismo; sperimenta la riforma Gentile e i ‘ritocchi’ dei ministri che gli succedono; partecipa dei rituali imposti dal regime; subisce le leggi razziali. La vita della scuola è come sospesa nel 1943-44, a seguito dei gravi bombardamenti aerei che colpiscono la città: riprende nel dopoguerra, anche grazie alla dedizione del preside Arcangelo Petrucci. L’ambiente è sereno, il ritmo di vita lento, lo stile severo e sobrio, il tipo di sapere umanistico e teoretico: tutto come vuole la tradizione. A scuotere improvvisamente il liceo classico, come le altre scuole di Terni,  è la contestazione studentesca del ’68, che ciclicamente riesplode nel decennio successivo, mettendo in crisi antiche certezze e soprattutto il rispetto del principio d’autorità e il culto del sapere disinteressato. Negli ultimi decenni il sistema scolastico italiano è divenuto sempre più complesso e difficile da gestire. Anche il liceo ginnasio di Terni si è trovato a dover gestire una realtà complessa in un regime di ‘autonomia’ non ancora ben definito. Ha attraversato crisi strutturali e culturali che ricordano epoche lontane della sua storia. Attualmente, però, sembra aver ritrovato un equilibrio interno, sia in termini demografici che didattici.

terni-liceo-classico-pirroVincenzo Pirro Le celebrazioni di venerdì sono state anche l’occasione per ricordare «un attento, acuto e intellettuale della città. Uno storico e ricercatore quale è stato il professor Vincenzo Pirro, che peraltro è stato docente di storia e filosofia dal 1969 in questa istituzione scolastica», ha ricordato il dirigente scolastico. «Vogliamo ricordarlo nel contributo che ha dato nella ricostruzione della storia del liceo classico ‘Tacito’ di Terni. Una ricerca realizzata in maniera molto attenta, articolata e dettagliata che, come ricorda in una delle sue molteplici pubblicazioni, voleva essere il risultato di due esigenze: una oggettiva, per poter restituire alla città la memoria storica di questa nobile istituzione culturale, e una soggettiva, di valore affettivo, perché aveva insegnato appunto per lungo tempo in questa scuola».

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