Terni, le feste regalano tanti rifiuti alla città

Strade sporche dopo il Natale: abbandoni indiscriminati in centro e in periferia. Fra discariche nuove e altre che spuntano come funghi

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Sant'Agnese

Sant’Agnese

Qualcosa non deve aver funzionato se a tre giorni dal Natale la situazione in diversi angoli, centrali e periferici, della città di Terni è quella immortalata dalle foto che i lettori di umbriaOn hanno inviato alla redazione. Cumuli di sacchi ricolmi di rifiuti lasciati in strada – da Sant’Agnese a via dei Pressio Colonnese, da largo delle More a via Barbarasa -, accanto ai cestini, alle abitazioni, lungo i marciapiedi. Le ultime isole ecologiche, destinate ad essere rimosse, trasformate in discariche. Altre – abusive – tornate al ‘massimo splendore’ grazie alle festività. E grazie anche all’inciviltà di parecchi.

Largo delle More

Largo delle More

Discariche improvvisate C’è infatti chi ha approfittato del periodo, evidentemente segnato da scarsi controlli e da una raccolta altrettanto carente, per scaricare in ogni dove la propria immondizia. C’è poi chi, con un po’ di tempo in più a disposizione, ha pensato bene di svuotare la propria cantina per poi lasciare il materiale – è il caso di viale Brin e strada Santa Maria Maddalena, per citare due esempi – in giro, senza particolare timore e, anzi, probabilmente nella certezza di non essere ‘beccato’.

Viale Benedetto Brin

Viale Benedetto Brin

Problema-festività Il risultato è una città sporca più di prima, dove il senso di inefficienza – e di inciviltà – si percepisce nitidamente al pari degli odori che si liberano dalle discariche spuntate come funghi. ‘Doni’ del Natale appena trascorso e il timore è che anche il capodanno imminente possa portare altri ‘regali’, sgraditi e non previsti.

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Viale Trento

Viale Trento Tre settimane: tante ne sono trascorse in viale Trento, fino ad oggi, senza che nessuno sia passato a ritirare i contenitori della plastica e dell’indifferenziato. I cittadini, esasperati, chiedono ad Asm di ripristinare il servizio ed evitare altri disagi del genere in futuro. «È una situazione indecorosa – attaccano -. Se la ‘differenziata’ deve funzionare così, tanto vale tornare alle isole ecologiche».

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