Terni, malati truffati: «Noi l’avevamo detto»

Nel dicembre del 2015 la prima denuncia del sito anti-bufale Butac: «De Silvestri ci aveva accusato di essere dei cialtroni. Ma la giustizia esiste»

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Il loro mestiere è denunciare bufale, soprattutto in ambito medico, e i fatti – dopo il ciclone che si è abbattuto sul metodo ‘Seven to Stand’ con l’arresto di sei persone da parte della squadra Mobile di Terni – rendono merito al loro lavoro. In particolare di chi – il suo pseudonimo è il Ninth – già nel dicembre del 2015, attraverso il sito web Butac.it, aveva denunciato l’inconsistenza della cura messa in piedi dall’avvocato Fabrizio De Silvestri.

Il protocollo 'Seven to Stand'

Il protocollo ‘Seven to Stand’

L’inizio «Noi di Butac.it – racconta il collega – ci dedichiamo a ‘stanare’ bufale in rete, soprattutto di tipo medico, pseudo cure e pseudo santoni come in questo caso. Tutto è partito da una segnalazione anonima relativa a questa nuova cura con De Silvestri che sosteneva di aver trovato la soluzione per malattie neuro degenerative come la sclerosi multipla. Insieme ad un team scientifico ho iniziato a studiare la cosa ed abbiamo presto capito che lo studio era completamente fasullo, senza prova alcuna della sua reale efficacia, supportato dalla pseudo università (Homo & Natura, ndR) creata da De Silvestri per autofinanziarsi».

«Noi accusati» «Il punto – racconta Il Ninth – è che con il tempo abbiamo scoperto che le persone pagavano cifre importanti per accedere alla pseudo cura, salvo poi essere abbandonate a sé stesse. Una volta pubblicato l’articolo, De Silvestri ci accusò di essere noi dei cialtroni perché, così sosteneva, la cura era stata riconosciuta in America da persone che, però, solo loro della ‘Seven to Stand’ sapevano chi fossero. Nessuno li aveva mai sentiti nominare. Il tutto è poi andato avanti, con pubblicità e il classico passaparola che finisce per alimentare false speranze».

operazione-mobile-truffa-malati-gravi-seven-to-stand-terni-27-settembre-2016-3«Analogie con il metodo Stamina» «Ciò che abbiamo scritto noi di Butac sul metodo ‘Seven to Stand’ – spiega il collega – è assolutamente vero, provato e comprovato. Non abbiamo mai ricevuto minacce per quei contenuti, ma giustificazioni del tipo ‘non siamo imbonitori’, ‘non diamo false speranze’ e ‘le persone sono più importanti del camice che indossano’. Il tutto condito da accuse all’industria farmaceutica e la politica, non molto diverse da quanto abbiamo già avuto modo di vedere con il metodo Stamina di Vannoni. Mi auguro – conclude Il Ninth – che i tribunali facciano il proprio corso e per tutto ciò vorrei ringraziare un’amica, Laura, e dirle che la giustizia esiste. Lei è stata una delle prime che mi ha ringraziato per aver denunciato tutto ciò».

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