Terni, malati truffati: Proietti ai domiciliari

Primi interrogatori di garanzia: scarcerato il medico ternano. Romani non risponde e resta dentro. De Silvestri verrà sentito giovedì

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L'avvocato Marco Gabriele

L’avvocato Marco Gabriele

Un’ora in tutto, in un caso per spiegare, nell’altro per fare ‘scena muta’ in attesa di affidare il proprio pensiero ad una memoria difensiva che verrà depositata nei prossimi giorni. Durante i primi interrogatori di garanzia che si sono tenuti mercoledì mattina in carcere a Terni, relativi a due dei sei arrestati – il medico Pierluigi Proietti e l’ingegnere biomedico Edoardo Romani – nell’ambito dell’operazione con cui la polizia di Terni ha portato alla luce una vasta truffa nei confronti di persone gravemente malate, il primo ha voluto spiegare il proprio punto di vista, mentre il secondo si è avvalso della facoltà di non rispondere.

PRIMI INTERROGATORI, PARLA L’AVVOCATO GABRIELE – VIDEO

Pierluigi Proietti

Pierluigi Proietti

Domiciliari Agli interrogatori ha fatto seguito la decisione del gip Simona Tordelli che, sulla base della corposa documentazione medica presentata dai legali di Pierluigi Proietti – gli avvocati Marco Gabriele e Manlio Morcella – ha scarcerato il medico, gravato da seri problemi di salute, disponendo nei suoi confronti gli arresti domiciliari. Resta in carcere invece Edoardo Romani. Per entrambi, gli stessi legali presenteranno un’istanza al Riesame per chiedere un’ulteriore attenuazione delle misure applicate: «Se sul piano umano la decisione relativa al dottor Proietti ci soddisfa, dal punto di vista delle esigenze cautelari – spiega l’avvocato Gabriele – restiamo assolutamente dell’idea che queste non sussistano. Da qui l’istanza immediata al tribunale della Libertà».

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Edoardo Romani

Edoardo Romani

«Proietti torni in libertà» In carcere erano presenti, oltre al gip, il pm Marco Stramaglia e l’avvocato Marco Gabriele del foro di Terni. E’ quest’ultimo a spiegare che «Pierluigi Proietti ha parlato per quasi tre quarti d’ora, chiarendo le proprie ragioni e precisando alcune circostanze, lette finora in chiave esclusivamente accusatoria e mai imparziale. A nostro giudizio – spiega l’avvocato Gabriele – non sussiste alcuna esigenza cautelare: non il pericolo di fuga, stante anche le precarie condizioni di salute del nostro assistito, né tanto meno l’inquinamento probatorio, visto che fra sequestri e intercettazioni è stata ampiamente cristallizzata la situazione, né il pericolo di reiterazione del reato, con il sito web e le attività del centro già bloccate dallo scorso maggio».

Scena muta Diverso il discorso per l’ingegnere biomedico Edoardo Romani che non ha inteso rispondere al gip. Probabilmente verrà depositata una memoria difensiva nei prossimi giorni: «In questa fase – afferma l’avvocato Gabriele – non abbiamo ancora contezza del materiale acquisito dagli inquirenti e qualsiasi lettura della vicenda ci sembra prematura». Gli interrogatori proseguiranno giovedì mattina, quando parleranno l’ideatore del metodo ‘Seven to Stand, Fabrizio De Silvestri, la fisioterapista Annalisa Grasso entrambi assistiti dall’avvocato Pietro Carotti – e il farmacista Giovanni Domenico Petrini, quest’ultimo difeso dall’avvocato Enrico Paroncilli di Rieti.

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