Terni, mense: «Giusto compromesso»

‘Tavolo tecnico’ con gli assessori Piacenti D’Ubaldi e Riccardi: «Non abbiamo fatto nulla di quello che non avevamo detto». Apertura su scaglioni Isee e tariffe

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di S.F.

«La giunta si impegna a rivedere la modulazione delle tariffe». Parole di Vittorio Piacenti d’Ubaldi su specifica richiesta di Lucia Diamanti della Cisl, durante l’ulteriore ‘tavolo tecnico’ chiesto dal CoSec per approfondire in particolar modo i dati disaggregati – non l’unico argomento trattato – del servizio di refezione scolastica. E, tanto per chiarire se ancora ce ne fosse bisogno, l’assessore al bilancio ha ribadito che «il ‘modello’ sarà esternalizzato al 100%, ci sarà una gara di appalto unica per i 34 locali in loco e i pasti saranno cucinati da terzi, senza iil coinvolgimento di dipendenti comunali». Insomma, la partita è chiusa e tra due settimane nuovo aggiornamento per l’atto di indirizzo conclusivo della vicenda. In attesa del capitolato d’appalto. L’input generale è chiaro: «C’è necessità di trovare un giusto compromesso».

mense refezione_5377 D'Ubaldi FilipponiAl tavolo hanno preso parte le rappresentanti dell’Usb, Cisl e Cgil funzione pubblica, gli assessori Piacenti D’Ubaldi e Carla Riccardi, il presidente della II° commissione consiliare Francesco Filipponi, il funzionario del Comune Corrado Mazzoli e diversi membri del CoSec. Hanno deciso di non partecipare la vice sindaco Francesco Malafoglia, la Uil e il Comitato Commissari Mense.

Tre le domande pressanti nei confronti di D’Ubaldi. Il perché la giunta abbia approvato le nuove tariffe nonostante l’accordo’ per bloccare l’iter in attesa dei dati disaggregati, il motivo del ritardo d’azione sulla modifica degli scaglioni Isee, già richiesto a gran voce a partire da dicembre, e le ragioni per le quali il Comune abbia avviato tardi un percorso di partecipazione per la riorganizzazione della refezione scolastica. Con tanto di attacchi qua e là – l’assessore non era ancora presente essendo arrivato solo alle 15.48, in ritardo – da Graziella Cetorelli (Usb) e il CoSec: «Piacenti D’Ubaldi in consiglio comunale ha detto che le nostre proposte sono arrivate fuori tempo massimo, questo significa voler delegittimare i passaggi fatti in commissione. Si tratta di un problema politico dell’assessore e se volete continuare a prenderci in giro ditelo pure, siamo qui. Noi volevamo solo un iter di condivisione vero, come fatto in altre circostanze dal Comune». In merito al ritardo dell’avvio del percorso partecipativo il CoSec ha incassato l’ammissione’ di Filipponi: «Vero, si doveva iniziare prima». Ormai è andata e il Pd può, di fatto, festeggiare.

Gli assessori Riccardi e Piacenti D'Ubaldi durante l'intervento di Lucia Diamanti

Gli assessori Riccardi e Piacenti D’Ubaldi durante l’intervento di Lucia Diamanti

Le risposte Piacenti D’Ubaldi, tra un messaggio e l’altro, ha poi risposto punto per punto: «Va bene discutere e costruire un percorso, ma poi qualcuno deve decidere. Fa parte della natura fisiologica di un’amministrazione comunale. E non si può fare senza rispettare le tempistiche che ci impone la legge: la nuova tariffazione era da definire entro il 30 aprile, non abbiamo fatto nulla di quello che non avevamo detto. Ho sempre specificato che l’obiettivo è quello di avvicinarsi in maniera progressiva a una percentuale delle contribuzioni private del 50% della spesa complessiva per il servizio. Le strade erano due: aumento delle tariffe o diminuzione dei costi». E ha prevalso la prima.

PIACENTI D’UBALDI: «LA PRESSIONE FISCALE DIMINUIRÀ»

Il giusto compromesso E in merito l’assessore ha sottolineato che «abbiamo valutato che fosse ragionevole una tariffazione minima di almeno il 30% inferiore rispetto a quella – sempre minima – delle altre città. E nel percorso avevo il dovere di trovare un giusto compromesso: c’è un servizio superiore rispetto alla media italiana, per dei costi mediamente più bassi».

I rappresentanti del CoSec

I rappresentanti del CoSec

Gli scaglioni Isee Altro argomento ‘caldo’ è quello relativo alle quattro fasce che comitati – e non solo – vorrebbero aumentare: «Finora non abbiamo avuto – ha replicato Piacenti D’Ubaldi – tempo di studiarle. Ora lo faremo, perché ritengo che sia una scelta ragionevole. Ma prima dobbiamo studiarle».

Strumentalizzazioni Non poteva mancare l’ennesimo accenno alle traversie politiche della vicenda. Ad attaccare per primo Piacenti D’Ubaldi: «In alcuni passaggi dell’iter hanno prevalso le strumentalizzazioni politiche rispetto al merito della questioner. Voglio ricordare che 60-70 emendamenti al Dup presentavano la scritta CoSec». La risposta del comitato non si è fatta attendere: «Gli atti sono stati mandati a tutti i consiglieri comunali e non solo ad alcuni. Non c’è stata nessuna strategia politica da parte nostra».

Il foglio con i dati disaggregati

Il foglio con i dati disaggregati

Vessazione e conti Nel difendere le scelte della giunta Piacenti D’Ubaldi ha cercato di mettere un punto al tavolo dichiarando che «non voglio vessare né i cittadini né i bambini, ma solo costruire un sistema mediato ed equilibrato. Non mi sottraggo sulla discussione dei numeri, ma non capisco alcune richieste che mi fate». Il tempo di tirare fuori un foglio ed ecco che spuntano fuori i dati disaggregati tanto invocato dal CoSec: «Fatti in due minuti».

I dati disaggregati Si passa dunque alla vera questione per la quale era stato convocato il tavolo, i dati disaggregati dell’anno scolastico 2014-2015: il Comune ha speso 103 mila e 337 euro per la carne, 187 mila e 402 per i generi alimentari, 96 mila e 504 per la frutta, oltre 154 mila per il personale amministrativo, 32 mila per le utenze e 452 mila e 465 euro per il personale Ati di cucina. Numeri e addizioni: alla fine Piacenti D’Ubaldi ha spiegato che (106 mila pasti forniti nelle cucine in loco nel periodo preso in considerazioni) all’amministrazione ogni singolo pasto è costato 11,67 euro. «Eccoli qua, i costi sono questi».

mense refezione_5381 datiLa ‘lite’ E via dalla sala di maggioranza del Comune, non prima di aver assistito all’abbandono del tavolo da parte di Lucia Diamanti a causa di un diverbio con i rappresentanti del CoSec: «Non sto difendendo l’operato dell’assessore, sto solo tentando di chiedere atti concreti». E ‘fuga’. Il tutto poco dopo aver incassato la risposta affermativa di Piacenti D’Ubaldi in merito all’impegno della giunta nel rivedere la modulazione delle tariffe. Sì anche per quel che concerne la conferma delle commissioni mensa: «L’importante è che siano fissate delle regole. E ho letto – risponde a Graziani del CoSec – la vostra proposta sul tema». E si va avanti. Tra polemiche, vittorie politiche e conteggi.

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